delirio

Europa come non mai


 E' l'unico di cui si abbia notiziaquesto mondo. L'unico che si possacalpestarne opulenza e felci, affermidovizia. Il solo di cui travisarnecerti della redenzione, nequiziad'alluvione sanguinosa in siccitào scossa di terremoto in guerra aspracome frutto di orgogliosa ereditàda una generazione all'altra astrusa.E pure di tenersi sempre prontial prossimo terremoto a cambiarsicasacca: ma tu fammelo saperedall'angolo di piazza a braccio tesopure con aria dimessa e confusase domani ci sarà ancora Europa.Oppure se, i muri nuovi, acclamatofilo spinato, urlo dalle piccolepatrie, populista furbizia bieca...l'avranno fatta trista: barricatiin casa orchi, afasici e psicoticiarmati tutti, chiusi i porti e sbocchigià tutti prigionieri a cielo aperto.