delirio

A non


E'a non averci orecchie ed occhisentenza alla miseria nerapronunciata bestemmia piananei pensieri così asfitticacompressa pena nella testa. Della morte anima più aridagià che finta sei da un pezzoe ad aspettare stai sul molodimmi cosa scruti lontanofaccia dilagante di piaghe. E'immediato leggerci tedioostico afferrarci senso altroin quel tuo sguardo fisso e vuotooggi ch'è volubile il clima:ora conforta, ora sentenzia. E senza sconti è la condanna:risuona inaudita sotto archiscorticati di patii antichida una fede all'altra cecitàpeccaminoso sentimento.