delirio

Incipiente l'inverno


E' da qualche giorno che nolente urlal'occhio, ogni tanto puntando su stormi migranti più discreti del solito:fanno in sordina acrobazie ai marginia corollario di questo disastroaffliggente un quotidiano distorto.Che sia già inverno? E' domanda che in golasi strozza: la ragione è da un pezzo ariache lo sussurra. Anche a vista gli alberilo dicono. Alla pelle incontro  è vocefredda e acuta di brezza a suggerirlopure alle ossa. A orecchio stento: balbettiison giorni ch'è improbo dir ch'io cogito,più penoso ancora aggiungerci ergo sumor che mi inarco e sfrego con dolorele mani ora ghiacce tra querce smunte.