delirio

Un attimo che non vedi


Di arrestarlo cerco sempre l'attimosi che non mi si faccia ruga in frontee raggrinzi l'ansa in gola, sul pettolasso istante assottigliandosi osceno;oppure che decori gambe e bracciamemento, affiorando intrichi venosia che non lo consideri neppure,dai capillari bluastri sparsi, assente.Ma io insisto e inesistente lo dichiaro;dicendolo leggenda non lo colgo:fiato dai denti è, di poeti ed amantifinanzieri, militari e corsariche sempre lo declamano fortunareclamandolo per sé a proprio amore.Un attimo è per legarcisi eternie sognarsi immortali. Ma l'attimonon ci sta, non esiste, anzi: è già andatotant'è fuggente che manco lo vedi.