delirio

Notturno


 Sono venuto sulle vostre tombetra l'altro per abbozzare due righeancora che possano dirmi di voi.Certo, cosa assai singolare questa:che tanti chilometri abbia percorsoper poi scrivervi in piedi sul marmoche fa da tetto ai vostri sogni in geloal sole impedendo di scioglierli acqua.E' che ad ispirarmi sono ossa spogliele vostre che un dì ho abbracciato e accuditorivestite da sembianze ancor caredai tendini contratti in compassione.Vero che la grafia è quel che è: diffusoerrore di tratti, confuso intrecciocome la mia vita frusta un furore.Mi vedo come riflesso allo specchiooltre andando senza prefisso alcunonon rilasciando di me che immaginipresto da occhi e da vetrine svanitequintessenze del nulla: si va framesenz'altra fame che uno scatto a vuotoprima del buio, all'accorrer di latratidall'orecchio inquadrati nel notturno.