delirio

Sibilo***


 Scrivere di  certi giorni è cosa arduatanto doloroso ne senti vacuol'andar per strade con pensiero innocuo. E questo pare proprio uno di quelli:c'è il sole ch'è tiepido sulla pelle,sì luminoso t' abbacina gli occhi. Ma rimorde al cuore esserne felici,sorridendo nel viavai di piccionio nel prender parte di bacche in sboccio:            c' è come un sibilo nell'aria tersache rasenta e schizza a fil di profilo.Forse è uno scompenso all'udito;  oppure, dalla lama di una falce,Il sibilo minaccioso per campivuoti di messi, dall'oblio sommersi per come ancora giacciono assetati,che te lo chiedo che ragione a mietereabbia il contadino. Mi guardi seria:  magari è solo  aria gelida dall'est,falciare anime è usa nei tempi lunghid'assenze ed essenzialità dissolte. 17/04/2014 ***aggiornata e corretta