delirio

Qualcosa di rosso***


Flutto d'amore dalle mille pauremi risvegliò, da una delle finestreentrando spumeggiando nella stanza,si allargò per ogni dove riflesso. Dall'altra in primavera si era sempre ma tu ancora dormivi: viva, certo,sognavi in rosso galleggiando nudasinuosa naufraga tra relitti. Fino nell'incavo tra scogli, al verded'alghe Nettuno d'occhi fulminantichiesi ragione. E pure alla nereidedi bragia che incendiò l'intrigo di onde,chiesi ove fiorivan vampe di vetro. Tornato al fremere di rosso in stanza,al muggire di risacca, al respiroassente come d'assopita schiuma,mi diedi a trovare conchiglie intere: dal suono d'oboe quelle sincerequelle di piacere arrossanti guancequelle dal rossore perché assolatecustodi ingenue d'alati risvegli. 10/03/2012***riletta