delirio

Era di giugno***


Erano questi gli arbusti, sicurone sono: sapevan tanto di morte,così vizze le foglie sui rami stecchiti,avvolti in sudario candido e densodi ragnatele. Poco più in là staval'uomo in pietra sotto il ginko biloba:stanco e sordo agli schiamazzi di finescuola, in quell'andare di gavettoninel viavai di sole e luna di giugno.Ora, che il solstizio s'appressa invernoe le pupille tornano a spandersi,verdi li trovo che brillan radiosicome non fossero mai morti invero. Mi direte: che c'entra giugno con dicembre e le festività in divenire? Nulla all'apparenza, ma se si tiene conto della circolarità delle stagioni, ecco che può sembrare fulmineo andare da giugno a dicembre in un batter di ciglia, ritrovandosi a farsi gli auguri di buone feste.Auguri tanti e di cuore: possano queste festività essere occasione di rinascita e serenità.Un abbraccio a stretto giro d'orizzonte........w.....