Creato da woodenship il 23/08/2010

delirio

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Tardo l'affondo

Post n°502 pubblicato il 16 Giugno 2019 da woodenship
 

Arrivo in ritardo non perchè lenta
sia la bracciata. E' che, spesso, le cose
un ritardo richiedono: soffuse
tanto sono fonde, più che nel cuore
l'abisso. A seconda, ci vuole il tempo
giusto, per allacciarci zavorra ai piedi
per arrivarci a stringerle nitide  
ove uniche s'attardano sommerse:
sì da non essere mai meno oniriche
di quelle vere immaginate a notte
e che, verosimili, ci restano 
cicatrici arse sul corpo che affonda.

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Commenti al Post:
lascrivana
lascrivana il 16/06/19 alle 19:24 via WEB
Non si può essere sempre primi; e non si può essere sempre in perfetta forma.Il tempo impiegato è forza che cresce; ostinazione e caparbietà; vita e speranza. Bacio woode
 
 
woodenship
woodenship il 18/06/19 alle 01:18 via WEB
... di mio non posso che aggiungere tanta curiosità. E che possa sempre manifestarsi viva e frizzante verso le cose del mondo.....Grazie di cuore con un abbraccio e l'augurio per una notte di sogni dorati.......
 
lorifu
lorifu il 16/06/19 alle 21:09 via WEB
I tuoi versi mi hanno fatto pensare a quanto, spesso, la fretta e l’impulsività ci nuocciono, impedendoci di valutare a ragion veduta i pro e i contro delle nostre decisioni o dei nostri impulsi. Quante volte vorremmo tornare sui nostri passi per goderci quei momenti che ci sembravano inutili, tempo perso…quando capiamo che la misura del tempo siamo noi.
 
 
woodenship
woodenship il 18/06/19 alle 01:28 via WEB
Necessita tanta forza e tanta volontà di non restare in superficie,mia cara lori. Come tu ben dici: la misura del tempo siamo noi. Dunque commisurassimo il nostro tempo al desiderio di approfondire la conoscenza del mondo, al fine di averne grande consapevolezza, è certo che le scelte e considerazioni relative a fatti ed accadimenti,sarebbero ben altre di quelle dettate da pregiudizio e frettolosità.........Sempre felice di leggere di te, ti abbraccio,augurandoti una notte serena e grazie di cuore....
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 17/06/19 alle 13:25 via WEB
Non arrivi in ritardo, ma nella consapevolezza dell'interpretazione delle parole.La contemplazione non è la Verità,ma è il limite.
 
 
woodenship
woodenship il 18/06/19 alle 01:33 via WEB
Appunto per questo la contemplazione non deve consistere in una mera osservazione di superficie: ci vuole il coraggio di immergersi nel loro essere sostanza, al fine di comprenderne trame ed implicazioni....
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 17/06/19 alle 13:25 via WEB
Una buona giornata caro Wood..
 
 
woodenship
woodenship il 18/06/19 alle 01:34 via WEB
A te una notte di sogni dorati con un abbraccio di brezza serena e grazie di cuore.........
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mr.Loto il 17/06/19 alle 14:50 via WEB
Come dice il proverbio, ogni cosa al suo tempo. :)
 
 
woodenship
woodenship il 18/06/19 alle 01:37 via WEB
...A noi sta di trovarci modalità per l'esecuzione a tempo......Grazie di cuore......
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/06/19 alle 17:40 via WEB
"...rari nantes in gurgite vasto...". Beh, ti ha visto lui per primo, Virgilio, in quel vasto mare agitato dibatterti con vigore per evitare di essere inghiottito. Solo pochi marinai in questi casi, vuoi perché inesperti, vuoi perché intimiditi dalle onde spaventose dei mare in tempesta, ci restano secchi. Le tue bracciate sono vigorose e sollecitate dalla voglia di nuotare, quindi nuota e vai, non temere non sei sprovveduto! Mi ricordi anche un altro caso più recente: padre e figlio che nuotano affiancati nel mare aperto e ad un tratto, il figlio chiede: "Ma papà, è lontana l'America?" e il padre severo: "Zitto e nuota!!!!!". Buona sera Wood.
 
 
woodenship
woodenship il 18/06/19 alle 01:44 via WEB
Ahahahahahah!!!...Buona questa: poi ci arrivarono? A parte gli scherz, come sempre arrivi con un tocco sooraffino:bella davvero questa immagine di Virgilio. In fondo lui non è che una guida, nel cammino verso la consapevolezza umana,sociale e spirituale: una sorta di voce interiore che ci indica come non lasciarci intimorire dagli orrori della vita, come anche di non lasciarci inebetire dalla bellezza in modo da mantenere sempre viva la curiosità, la volontà di conoscere e di comprendere......Grazie di cuore, vecchio mio, anche per questo tuo essere onda spumeggiante.....Grazie di cuore con un abbraccio e l'augurio per una notte delle più serene..........
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 17/06/19 alle 19:57 via WEB
Leggo più volte i tuoi versi e mi pare, dico mi pare, che nella tua vigorosa nuotata, abbia voluto riassaporare,(piedi legati)per metabolizzarlo, un incubo del passato e provare a ripetere, nella realtà, ciò che una volta, in una notte,forse lontana,sognavi di fare per lenire un bruciante dolore.Buona serata.
 
 
woodenship
woodenship il 18/06/19 alle 01:55 via WEB
Mia cara Mariateresa,per quel poco che ne sappia,solo chi non rinucia a fare i conti con il proprio passato,può sperare di andare incontro al futuro con la serenità che dà la coscienza leggera. E, per farli, spesso ci si deve sprofondare nella disamina senza sconti, sia del passato che del presente. Così come per il mondo intero che ci circonda:se non impariamo a camminare anche nelle scarpe degli altri, come possiamo sperare di ritrovarci a tempo e nel tempo per procedere in armonia? E in questo ci trovo un po' di quel "bruciante dolore" da te richiamato con grande acutezza. Si, perchè nel nostro profondo c'è sempre un grande dolore legato al puro e semplice esistere......Grazie di cuore con una carezza di brezza soave e l'augurio di sogni fiabeschi......
 
ninograg1
ninograg1 il 17/06/19 alle 20:27 via WEB
dovrebbero essere connaturali ai primati il galleggiare nelle acque o sbaglio?
 
 
woodenship
woodenship il 18/06/19 alle 02:02 via WEB
"connaturato" di certo, del resto, si dice che la vita e noi pure dunque,si arrivi dal mare. Per conseguenza dovremmo averci anche dimestichezza con gli abissi.E nuotarci a nostro agio:ogni cosa ha una sua specifica profondità, un po' come il mare. Sta a noi averci la forza e la volontà di approfondirne conoscenza,anche a costo di finire incompresi da parte di chi,rimasto in superficie,galleggia...Ed è questo che si tratta di fare ogni giorno,vero?
 
   
ninograg1
ninograg1 il 18/06/19 alle 20:48 via WEB
in un certo senso a volte il galleggiare può tornar comodo a qualcuno, soprattutto se... non ha altri motivi di agitarsi inconsultamente!!! Rimane il fatto che si è vero che proveniamo dal mare ma ce ne siamo liberati e abbiamo iniziato a camminare con le nostre gambe mentre dal punto di vista strettamente culturale siamo rimasti negli abissi!
 
     
woodenship
woodenship il 19/06/19 alle 03:17 via WEB
Siamo vittime di un passato che non passa mai:conservatori per sopravvivenza ed innovatori per esigenza:non è che siamo culturalmente arretrati,è che troviamo la cultura troppo avanzata rispetto al gusto che ci conforma e pacifica nei gangli di società che ondeggiano, come erbe al vento,alla ricerca dell'uomo forte che ci dica che fieno restiamo,rassicurandoci...
 
donadam68
donadam68 il 17/06/19 alle 22:02 via WEB
Nel cuore il ricordo passato, nei battiti Sordi attese e speranze, delusioni e dolori sono quanto vive ancor pur se domani bussa a quell'ieri
 
 
woodenship
woodenship il 18/06/19 alle 02:18 via WEB
Il "domani bussa a quel ieri"perchè si ha consapevolezza di come non possa esistere un domani senza un ieri.......Grazie di cuore con un abbraccio di brezza soave e l'augurio per una notte di sogni felici.....
 
lacey_munro
lacey_munro il 18/06/19 alle 13:51 via WEB
Ti offro una zattera, Wooden... http://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/pater/data/modena/mo067/mo067_01/_o5h0139.jpg
 
 
woodenship
woodenship il 18/06/19 alle 16:07 via WEB
https://images.app.goo.gl/RCxPAg6MUvPW6ZhAA Ad andarci al fondo delle cose,così fosse,non sarebbe poi così male.......Grazie e di cuore anche per la zattera: ho sempre amato le zattere, hanno un che di improvvisato che sa di fascino per l'avventura...ciao....
 
several1
several1 il 18/06/19 alle 15:23 via WEB
s.profonda.mente
 
 
woodenship
woodenship il 18/06/19 alle 16:38 via WEB
Affondata_mente
 
incomparabile6
incomparabile6 il 18/06/19 alle 20:50 via WEB
Tempo al tempo..:-) ciao amico mio..
 
 
woodenship
woodenship il 19/06/19 alle 03:21 via WEB
Quanto son felice di tornare a leggere di te, mia dolce amica!Lo so:"tempo al tempo". Ma cominciavo a temere che il vento ti avesse spinta lontano........Grazie di cuore di esserci ancora con un abbraccio d'immenso affetto amicale e l'augurio per una notte di sogni felici.......
 
FLEURBLUE1
FLEURBLUE1 il 19/06/19 alle 08:33 via WEB
Sicuramente l'affondo farà SPLASH... Le cicatrici temprano l'Anima. Buon ascolto, signor Wooden... Fleurblue https://youtu.be/DtR0HLpH-pw
 
 
woodenship
woodenship il 19/06/19 alle 18:55 via WEB
https://youtu.be/JaTUASZJhqE Felicissimo di tornare a leggere di voi, mia incantevole madame.....A voi un fiore con l'augurio per una serata di magie.........
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 19/06/19 alle 17:08 via WEB
Certe zavorre vanno buttate, non legate ai piedi. Non si risolve nell'affondare, ma nello stare a galla, consapevoli che certi fardelli che pur hanno pesato ci hanno lasciato cicatrici ma anche vigore nuovo. Un sorriso...W... :)
 
 
woodenship
woodenship il 19/06/19 alle 19:06 via WEB
Purtroppo sono necessarie le zavorre, se si vuole andare a fondo, come ci insegnano coloro che praticano immersioni in apnea: bisogna svuotare i polmoni e poi, afferrata la zavorra, sprofondare il più a lungo possibile,fino a raggiungere abissi insondabili...Dicono che, i buchi neri, non siano altro che le porte per altri universi.Chissà che, a lasciarcisi sprofondare, davvero non ci si possa arrivare alla conoscenza, checchè ne possano dire tutte le cicatrici di questo mondo. A questo proposito, voglio citarti la trama del film tratto dal libro di M. Yourcenair"L'opera in nero" rama Zenone nasce a Bruges agli inizi del Cinquecento in una famiglia nobile, che lo avvia alla carriera ecclesiastica sotto la guida del canonico Bartolomeo Campanus. Il ragazzo, spronato dall'amore del canonico per la letteratura, si dedica con passione ai libri e allo studio, trovando nei classici gli strumenti utili al ragionamento e allo sviluppo del pensiero, ma allontanandosi sempre più dalla dottrina cristiana. Dopo i primi tempi alla scuola di teologia, dove non ha difficoltà a ottenere ottimi risultati, Zenone decide di partire per un viaggio senza fine in giro per il mondo alla ricerca di sé. Per mantenersi fa un po' di tutto, ma le sue principali attività erano medicina e, segretamente, alchimia e filosofia, ragione per cui si sposta di città in città e di corte in corte, alla ricerca di nuovi saperi. Scrive di scienza e di alchimia, subendo sospetti e condanne a causa delle sue teorie, considerate ateistiche ed eretiche. Vive d'altronde in un'epoca in cui, tra riforma e controriforma, l'Europa è attraversata da forti tensioni religiose e il solo sospetto di eresia può portare al rogo; un intero capitolo del libro è dedicato alla rivolta anabattista di Münster, avvenuta tra il 1534 e il 1535. All'età di quarant'anni Zenone decide di tornare sui suoi passi e di trascorrere un po' di tempo a Bruges sotto il falso nome di Sebastiano Theus. Qui incontra l'istruito e lungimirante priore dei Cordiglieri che gli offre un posto come medico presso l'ospizio del suo ordine. Lo stato di immobilità e di monotonia del suo nuovo lavoro non gli fa rimpiangere la vita movimentata fino allora trascorsa, anzi è l'inizio di una nuova stagione della sua vita. Zenone continua la sua fervente attività intellettuale che però non si rivolge più alle grandi tematiche, ma alla riflessione sul rapporto tra il corpo e il mondo. Ne risulta un radicale distacco dalla propria particolarità umana, Zenone si immerge nell'oceano delle forme abbandonando ogni preconcetto filosofico. È in questo momento che Zenone capisce che si sta compiendo in lui l’opus nigrum ((LA) "opera nera"), ovvero la fase alchemica di spoliazione delle forme, della dissociazione degli elementi e di purificazione della materia: egli stesso è la propria opera, e deve attraversare la fase della 'nigredo' per purificare la propria sostanza dalle filosofie e teologie imperfette del suo secolo e accedere così a una diversa cognizione del mondo e di se stesso. Una nuova svolta nella vicenda di Zenone avviene quando il priore dei Cordiglieri muore dopo una lunga malattia e con essa anche parte della sua copertura. Poco dopo, un grave scandalo trapela dalle mura del convento: alcuni frati si riuniscono nottetempo in stanze sotterranee e insieme a una giovane conversa celebrano riti orgiastici. Uno degli adepti è frate Cipriano, aiutante nell'ospizio di Zenone che al momento di difendersi coinvolge il medico accusandolo di complicità. Il finto dott. Theus si trova allora costretto a rivelare la sua vera identità e con essa vengono ricordate tutte le imputazioni d'eresia che fino ad allora gravavano sul suo nome. A nulla gli valgono le sue tesi difensive e dopo settanta giorni di agiata prigionia, la sua fine è ormai segnata: Zenone dovrà morire sul rogo, da eretico. Ma la sera prima dell'esecuzione, la ferrea disciplina mentale mantenuta durante tutto il periodo del processo si spezza improvvisamente. Zenone allora decide di mettere fine alla sua vita di propria mano prima che gli diventi impossibile una fine razionale. La sua morte deliberata si tingerà, negli ultimi istanti dell'agonia, dei colori alchemici dell''albedo' (bianco) e della 'rubedo' (rosso), adombrando la conclusione della sua opera umana e il passaggio ad una sostanza superiore. Temi Nel personaggio di Zenone si racchiude la sintesi dell'uomo rinascimentale e in particolare quell'esemplare di passaggio fra Medioevo ed età moderna. Le teorie alchimistiche e quelle ermetiche sono un'eredità medievale che si intreccia alla modernità delle ricerche scientifiche, dello studio oggettivo dei classici e della posizione centrale dell'uomo. Per costruire questo complesso personaggio l'autrice si è ispirata alle storie reali di persone vissute in quei secoli come il chimico Paracelso, Michele Serveto, Leonardo da Vinci, Erasmo da Rotterdam e il filosofo Tommaso Campanella. Come tutte queste grandi personalità, anche Zenone ha dovuto patire il fatto di anticipare il pensiero del tempo. La sua figura di martire si spiega durante il suo processo quando si accorge, discutendo con i teologi, che non esiste accomodamento durevole tra coloro che cercano, pensano, analizzano e si onorano di essere capaci di pensare domani diversamente da oggi, e coloro che credono o affermano di credere, e obbligano con la pena di morte i loro simili a fare altrettanto Il libro offre anche una visione ampia della società del tempo, la varietà dei personaggi spazia dalle famiglie nobili a quelle di mercanti, da figure religiose ad altre politiche e si incontrano anche personaggi di basso rango: protestanti, artigiani, mendicanti, prostitute. Il tutto crea un affresco complesso e dettagliato di cui solo Zenone è capace di avere una visione razionale. Grazie di cuore con un abbraccio d'immenso e l'augurio per una serata fascinosa d'incanti.
 
   
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 21/06/19 alle 18:49 via WEB
Un film che mi intriga, grazie,...W..., per avermelo segnalato.
Io comunque preferisco non andare a fondo :)) ciaoooooooo buonissima serata e buon inizio estate!
 
     
woodenship
woodenship il 22/06/19 alle 14:02 via WEB
Anche a te un fine di settimana dei migliori, mia dolce edel,con un abbraccio dei più cari.............ps:perdona il mio essermi dilungato nella mia risposta precedente.Sai cosa mi sta venendo in mente adesso? Se volevo dimostrare a me stesso cosa vuol dire cercare di andare a fondo delle cose,ecco,credo di esserci riuscito.Quando si dice che,attraverso lo scambio e la condivisione,si cresce......eheheheheh! Bacio sempre.....
 
ninograg1
ninograg1 il 20/06/19 alle 22:11 via WEB
un saluto W
 
 
woodenship
woodenship il 21/06/19 alle 00:31 via WEB
Anche a te un caro saluto e grazie
 
nina.monamour
nina.monamour il 22/06/19 alle 19:38 via WEB
Quel che è certo è che da sempre, il tempo, scorre per tutti inesorabile e proprio per questo semplice motivo occorre cercare di non sprecarlo per niente al mondo, facendo per esempio cose che non ci piacciono, perché un giorno ce ne pentiremo quando sarà ormai troppo tardi.
 
 
woodenship
woodenship il 22/06/19 alle 20:18 via WEB
In tutto questo tempo che calpesto terra,mia dolce nina,ho imparato che il tempo non si spreca mai:semplicemente si fa ciò che l'indole suggerisce.Del resto non è possibile fare ciò per cui non si ha la minima attrazione.........
 
nina.monamour
nina.monamour il 22/06/19 alle 19:39 via WEB
Buona Domenica Sal (*_*)
 
 
woodenship
woodenship il 22/06/19 alle 20:19 via WEB
Grazie di cuore con una carezza di fresca brezza e l'augurio per un fine settimana di grande serenità.......
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 24/06/19 alle 20:56 via WEB
Ogni cosa ha il suo tempo, si dice. Ed il tempo che qualsiasi evento, pensiero o affezione sceglie per essere e per manifestarsi è, a discapito di tutto, sempre quello giusto. L’Ecclesiaste, fra tutti, racconta che c’è un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per serbare ed un tempo per buttar via; un tempo per stracciare ed un tempo per cucire, un tempo per tacere ed un tempo per parlare. Ed in questo senso non si è mai in ritardo. Non c’è mai un perdere, un rimpianto per non aver fatto sufficientemente in tempo per…Perché ogni cosa ha il suo tempo ed un suo senso, e come scrivi bene tu, spesso, le cose richiedono il loro ritardo per essere perfettamente puntuali…Il genio tormentato di Kierkegaard, anche grazie a quella spina nelle carni di cui il filosofo era vittima, è riuscito a nominare l’innominabile, il luogo dell’avere luogo e l’inaggirabile: la morte intesa come antidoto collocato nel cuore dell’uomo in qualità di eternità. E lo ha fatto solo perché ogni cosa ha il suo tempo. O, a dirla come Pessoa, ogni cosa, a suo tempo, ha il suo tempo.
 
 
woodenship
woodenship il 25/06/19 alle 04:27 via WEB
Vero che non si è mai ritardo, mia dolce fanciulla:è la nostra percezione codificata del tempo a far si che avvenga una sorta di livellamento,diciamo di conformismo,per quanto riguarda la percezione stessa del tempo. Chè, se andiamo a quell'orologio biologico interno all'individuo, allora si scoprirebbe che pochi tempi coincidono naturalmente, gli altri non sono che un caotico approssimarsi di frazioni temporali che fan si che,assai a fatica,si finisce per sovrapporsi e dunque coincidere........Come sempre mi sei luce, il tuo dire sprigiona luce,permettendomi di rispecchiarmi nelle tue parole, prima di immergermi nell'abisso delle cose, alla ricerca della conoscenza.........Grazie di cuore con un fine abbraccio di seta,affinchè possano essere vellutati i tuoi sogni e felici......
 
korov_ev
korov_ev il 29/06/19 alle 20:11 via WEB
Nel profondo il ritardo diviene un concetto relativo ancor più che in superficie. I contorni sfocano, ondeggiano liquidi: chiedono tempo per essere definiti.
L'importante non è il tempo che ci si impiega, ma riuscire a toccarne le forme. Poi ci sarà tempo per decidere se portarle a galla o lasciarle lì adagiate come morbide meduse vissute solo nel sogno e tenersi le cicatrici
 
 
woodenship
woodenship il 30/06/19 alle 03:39 via WEB
Mio caro Korov, permettimi di incorniciare questo tuo commento: mi pare uno splendido esempio di empatia, dal momento che mi coinvolge in queste tue considerazioni in modo molto emotivo. Indice questo,di quanto ci possa essere di comuni riflessioni, al riguardo dell'esistenza e di quanto ad essa concerne........Grazie di cuore......
 
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