delirio

La saggezza scorre nelle vene di questo pianeta, prima ancora che nelle nostre, forse è per questo, essendo troppo fonde le vene, che si fa tanta fatica ad affiorare........Grazie di cuore con un abbraccio di luna novella e l'augurio per una notte di sogni felici.......

Tra un po si svelerà il mistero. La nebbia scomparirà, lasciando il posto a una nuova sfida. Coraggio Woode! Non è ancora tempo di deporre le armi.

No che non è ancora il tempo, mia dolce e combattiva scrivana: alla fine anche la nebbia saprà farsi nostro strumento: per una maggiore comprensione ed una aumentata consapevolezza.........Grazie di cuore più che mai, con una carezza di caldo sole e l'augurio per una notte di sogni felici.......

La nebbia ha il suo fascino anche se di solito veniamo messi sempre in guardia a causa della nebbia specie quando guidiamo la macchina. Si produce cosi un senso "negativo" nei confronti della nebbia quando invece vista sotto altri occhi ci insegna tante cose belle. A me la nebbia ha insegnato che nella realta' e nella verita' c'e' sempre un filo trasparente di "nebbia" e che devo guardare oltre per capire o almeno tentare di capire. Inoltre mi ha insegnato ad andare cauta ad avanzare un passetto alla volta perche' se si avanza cosi si "vede" si vede solo quel poco davanti ma almeno lo si osserva bene! E per finire trovo eccitante ed avventuroso camminare nella nebbia! Un sorriso e tanti auguri per una allegra giornata della Befana.

Gran belle considerazioni le tue, mia cara amica, non posso che condividerle e farle mie: la nebbia come metafora è ottima e immergendosi in essa ci si può arrivare a vederci chiaro, molto più che in una giornata di cielo terso.......Grazie di cuore anche per gli auguri che ricambio con un abbraccio caldo empaticamente e l'auspicio che, la notte, possa esserti generosa di sogni felici.........W....

Anche se fascinosa, la nebbia, talvolta, induce a dubbiosi pensieri...Buona festività e un caro saluto, Sal,silvia

La nebbia, come metafora fascinosa del dubbio, mi piace molto. Sì, trovo molto stimolante questa tua considerazione, mia carissima Silvia. Te ne sono infinitamente grato, come anche per gli auguri che ricambio con grande amicalità con un abbraccio di petali vellutati e l'auspicio per una notte che possa coccolarti con sogni felici.........

https://youtu.be/WaRlmClmEy8 Son così fredde le stelle in queste notti... Però come tu ben scrivi: "...E se di notte abbiamo dei dubbi e cerchiamo rassicurazioni, possiamo dialogare con le stelle, che di noi conoscono tutto da sempre: passato, presente, futuro." E se non le vediamo, le stelle, perchè la nebbia ce le nasconde, ecco che possiamo contare sulla nostra fantasia per andare oltre, anzi per usarne le sue volute per farne mezzo, strumento per andare oltre sulle ali della fantasia di un'astronave diretta ai confini del cosmo, ai confini dell'immaginario, per ritrovarci noi stessi e le nostre stelle: emblema di una umanità che ritrova il proprio senso e la sua indomabile consapevolezza........Grazie di cuore con un abbraccio e l'augurio per una serata d'incanti....

Lode alla nebbia, dunque... e io che la detesto così tanto resto senza parole...leggo, mi compiaccio ma non riesco a trovare una metafora positiva per la coltre che raggela dentro e fuori. Buon pomeriggio,...W... :)

No, mia cara edel: non lode, bensì osservazione forzatamente imparziale: nemmeno io amo la nebbia, sebbene essa si presti alla grande ai voli più sfrenati di fantasia, anche quelli più inquietanti. L'anno scorso di questi tempi, mi ritrovavo al balcone fumando una sigaretta. Le feste erano andate, però in giro per i giardini luccicavano ancora le luminarie. Ecco, la scena mi provocò delle emozioni.E queste ho cercato di imprimere in questi miei modesti versi........Grazie di cuore sempre con un abbraccio di caldo sole e l'augurio per una serata d'incanti invernali........

Io non amo la nebbia,mi pare che rappresenti una mente offuscata...non fa' per me.Buon pomeriggio Wooden,spero che la tua si diradi...Divina.

Ma, la nebbia, è un fenomeno naturale, sempre che non ci si fermi alle proprie sensazioni. Del resto neanch'io la amo: non sopporto l'umidità che appiccica alle ossa. Ma ricordo quando ero in altra vita che essa era assai presente ed io non ne pativo i rigori. Allora l'affrontavo spavaldo, affascinato, come tutti i fenomeni naturali, del resto. Dunque, pure non amandola, non posso negare che esista,di conseguenza non dirne.......Grazie di cuore con un abbraccio di vapori caldi di nebbia da una sauna confortante e l'augurio per una serata d'incanti nebbiosi.......

Sarà un fenomeno esistente ma io non la tollero come del resto la neve.Molti amano sciare a me manco passa per la capa.Il primo incontro con essa lo ebbi nelle Marche dove vivo,nella mia terra natale mai viste nebbia e neve.Resto legata all'amore per il sole della mia Sicilia.Notte.

Non credo che ci sia qualcuno,qua, che cerchi di farti sciare sulla neve, se non ti piace, o "andare a fari spenti nella nebbia, per poi vedere se è poi così facile morire!"...Per quanto riguarda poi il sole... scherzi a parte:come si fa a non amare il sole? Anche se, spero ammetterai che, quando in estate è troppo caldo ed insistente, magari un po' di nebbia non sarebbe poi sta gran brutta cosa.....Notte serena a te.......

Per par condicio un ultimo saluto notturno,di solito mi piace pareggiare i conti:)Io mi ritiro,magari ricorro alle mie gocce soporifere perchè questa spina no ne vuole sapere di staccarsi.Inoltre dicono che con l'età si dorme meno e ragazzina non sono;)Altra leggenda (forse) scienziati dicono che dormire poco è sinonimo di buona intelligenza.Vedi tu,io le notizie te l'ho date!ahahahahah!!!!!!!!!!Namastè!!

Così mi lasci l'opportunità di augurarti una buona serata, mia cara divina: non credo che, con l'età, si tenda a dormire di meno. Dipende dalle abitudini che si è maturate nel tempo. Per quanto mi riguarda, ho sempre dormito abbastanza poco, dal momento che ho sempre preferito la notte al giorno. Anche se questo ha un prezzo...Grazie di cuore per "le notizie": sono sempre benvenute......

Sono diventata un'abitudinaria della notte anche perchè trovo sempre qualcosa da fare o trovo un nottambulo come te.Il silenzio è totale(solo la ventola del pc sento),il nero che adoro è fitto e nessuno che rompe nella realtà,manco il postino:)Il popolo di Libero dorme e io faccio la zingara:)))Grazie per Marley,deduco che anche tu sia un estimatore.Artista poco ricordato,credo meriterebbe di più ma per questo ci sono io!ahahahaha!!!!!!Buon riposo per quando avverrà...Divina.

Diciamo che ho scoperto Robert Nasta Marley in epoca non sospetta, quando ascoltarne i messaggi d'amore, di speranza, libertà e tolleranza erano ancora in pochi. E' stato un esempio d'impegno sociale e politico...Per il resto: sono anch'io un fan delle ore notturne, come già detto da qualche parte: ne amo il silenzio, la magia delle ombre...Ma occorre un disinteresse pressochè totale per la luce del giorno. Purtroppo ciò non mi è possibile. Dunque devo bilanciare: tanto di giorno e tanto di notte, sperando di reggere fisicamente. Il lavoro logora, ancor più se si è sbilanciati in un senso o nell'altro. Quindi, fa molto piacere sapere che ci sia qualcuno, come te, che viva la notte e la apprezi per quanto può rivelarsi scrigno di tesori inestimabili.........Una serata d'incanti a te...........

Sarà che dalle mie parti, non si presenta quasi mai e quando si forma non è mai fitta e inviolabile. Ne ho goduto da giovane quando era bella fitta, densa e corposa da avvolgere completamente tutto e tutti. Dico da giovane perché a quei tempi si presentava spesso e volentieri, si manifestava in banchi opachi che precludevano alla vista chi ci stava avvolto. Bei tempi allora, a scuola tra quei "banchi" ci stavamo bene e quando v'erano le interrogazioni, il prof aveva difficoltà a trovarci per interrogarci. Alla fine ci riusciva sempre, era la nostra fantasia che ci imboscava...altro che nebbia. Scherzi a parte, da ragazzo quando in tv passava il celebre brano di Domenico Modugno "Un uomo in Frack" era trasmesso con un bel video che raccontava la storia triste di quel galantuomo in frak che camminava avvolto dalla serata dominata da folate di nebbia. Mi piaceva seguirlo, la canzone mi affascinava e ogni volta mi commuovevo. Un cilindro per cappello poi, era il segno definitivo quando lo si vedeva scorrere sul pelo dell'acqua del fiume. La gardenia accanto al cilindro, fluttuava e si faceva trasportare anche lei dalla lenta corrente. Lui invece non lo si vedeva più. Elegante e raffinato girava senza meta e altrettanto è scomparso in acqua. Da allora non amo tanto la nebbia, specie guidare avvolto da essa. Posso camminare ma titubante e accorto perché il senso di disagio è forte e mi rende nervoso. Ho fatto un bel salto indietro grazie alla tua nebbia, tra banchi di scuola e tv in bianco e nero, non ho dimenticato nulla, nemmeno un uomo in fak: Ha il cilindro per cappello Due diamanti per gemelli Un bastone di cristallo La gardenia nell'occhiello E sul candido gilet Un papillon Un papillon di seta blu S'avvicina lentamente Con incedere elegante Ha l'aspetto trasognato Malinconico ed assente Non si sa da dove viene Né dove va Chi mai sarà Quell'uomo in frack.... Ance questa è poesia caro amico. Buona serata.

Bellissima la canzone di Modugno, una delle più belle mai scritte, ragazzo mio. Per quanto riguarda la nebbia, sono davvero felice che ti abbia ispirato tanti ricordi. Nella nebbia i ricordi ci si conservano a meraviglia. Ad esempio: a viene alla mente lo sceneggiato, mi pare degli anni '60"I promessi sposi". Ricordi? C'era Renzo che giungeva a Milano in un nebbione di quelli che s'affettano...La nebbia si potrebbe dire che finisce per essere un espediente letterario, prima ancora che un fenomeno atmosferico. Per non dire della metafora che rappresenta quando ci si immerge in essa poeticamente... Grazie di cuore come sempre superlativo, vecchio mio.....Un abbraccio d'immenso con l'augurio per una notte di sogni felici......

A Milano anni fa c erano dei nebbioni da paura... adesso di meno Wood ma conservo dei bei ricordi. Ciao bei versi amico

E'cambiato il clima sul serio, amico mio. In questi ultimi anni le città hanno maturato un microclima che fa sì che, difficilmente certi fenomeni come la nebbia, si verifichino con l'intensità e la durata di un tempo.....Grazie di cuore anche per averli condivisi i tuoi ricordi,oltre che per l'apprezzamento assai lusinghiero.......Un abbraccio con l'augurio per una notte di sogni felici.......

Qualcuno può non amarla, ma a me piace, seduce e conforta. Come per ogni cosa, dipende da cosa ci lega a lei. Io ho ricordi belli, fin da piccola ne sono innamorata, nonostante questa amica dei complotti goda di una fama non troppo lusinghiera; perché ci ho convissuto e ci convivo, stando a Torino. Per me le luci tra la nebbia sono promesse di segreti che si svelano in un'intimitá magica, ma sono anche promesse di casa che si avvicina, di caminetti accesi e di tepore pronto a scaldare mani con le dita viola sotto i guanti e nasi ghiacciati sotto le sciarpe che questa romantica amica ha contribuito ad ammantare di freddo. Per me è bella, anche - per quanto mi renda conto possa essere pericolosa - con il punto di vista della strada così poco chiaro da non poter vedere oltre il viadotto successivo, costringendoti ad avanzare cauta, guardinga come un gatto, in un intercedere sospettosamente erotico, al passo del Bolero di Ravel "come se il mondo si fosse creato in quel momento e subito si fosse cancellato". Si dice che sia l'incertezza che affascina. Non per tutto. Per alcune cose far finta di avere una certezza serve, ma per altre io sono fautrice della poetica del vago e dell'indefinito. La nebbia rende le cose meravigliose, affermava Wilde, ma forse, come me, anche lui l'amava perché ci ha vissuto dentro...

La prima volta che mi capitò di vedere la nebbia, mi ci tuffai sparato in bicicletta. Lo so, era folle: ma l'entusiasmo di correre tra le nuvole, in un'atmosfera ovatta, era troppo invitante. Poi era una magia sentirsi i capelli gocciolare che non pioveva... E le infiorature di brina ovunque! Quale incanto. E che divertimento andare in giro la notte che dovevi tenere il finestrino abbassato per riuscire a guardare oltre il parabrezza, perchè sembrava che offuscasse ancor più la vista.Poi tutti quei films del mistero, dell'horror...Tutti con quei nebbioni a celare insidie... Insomma: ci si potrebbero riempire enciclopedie con questo ch'è un fenomeno atmosferico ma che finisce per stuzzicare le fantasie come anche i ricordi, per finire come metafora di stati d'animo interiori, oppure espressione di una società che vive lo stato confusionale d'una paura che viene esorcizzata, piuttosto che affrontata in modo da renderla meno paralizzante ed incarognente...E qua mi fermo, anche perchè non so nemmeno dove sono andato a parare: l'ora è tarda e la stanchezza spegne l'occhio. Però ti ringrazio di cuore, anche questo tuo raccontare di te, del tuo rapporto con "la signora velata" che alle volte avvolge il paesaggio nel suo velo. Ma grazie pure per la citazione del Bolero di Ravel: un brano da me amato moltissimo.......Una carezza di caldo sole con l'augurio per una notte che possa coccolarti con sogni dorati......

Tutto inizia e tutto finisce... a volte la nebbia copre ciò che deve...un abbraccio di nebbia

Sì, mia dolce Nuvola: come tu ben dici, così è"a volte la nebbia copre ciò che deve..."Forse è per questo che mi è sempre piaciuta, perchè riesce a coprire l'inguardabile panorama, rendendolo appetibile per la fantasia.......Grazie di cuore, con un abbraccio di caldo sole e l'augurio per una notte di nebbia dalle volute di zucchero filato.......

Anche a me piace la nebbia... un perfetto nascondino...kiss di rugiada

E'bello sapere di averci una cosa così affascinante come la nebbia in comune.....Una carezza di sole di primo mattino.......

altro che nebbia... qui siamo all'oblio

Mi fai venire in mente il film di Woody Allen "Pallottole e nebbia"...

ma pure from paris with love....

Grandissimo Woody!

tu, che fumi alla finestra, osservando la nebbia avanzare, in un gioco ad inghiottire le luci falsamente festose di ritualità svuotate di significati, poesia. la luna di oggi la chiamano - del lupo -, significherà qualcosa? ho acceso un legnetto di palosanto, per onorare gli elementi. abbi cura poeta, un abbraccio oppure un morso. p

... Sì: è la luna che più amo, quella del lupo. E'quella che dispiega tuto il suo fascino, occhieggiando tra le nuvole di favole antiche e credenze inquietanti. E'quella durante la quale, i lupi, affamati, scendono a valle a cercare cibo. E gli ululati addobbano il silenzio notturno con paura e solitudini di rimpianti......Grazie di cuore anche per il morso che ricambio con canini accentuati e filo di sangue inebriante........

Ho sempre odiato la nebbia, non mi fa sentire "calma, tranquilla", mi sa di minaccioso, specie se non vedi nulla, ha un fare minaccioso che mi incute paura, "il non poter vedere, ma solo immaginare cosa possa esserci oltre". Sono rientrata da Lione, che ogni anno, come ben sai, nel mese di dicembre accoglie i più importanti artisti e giovani talenti della luce e la città si trasforma in un grande terreno di espressione e creatività che estasia tutti i visitatori e regala momenti ed emozioni magiche, una gita fantastica e ricca di tradizioni, buon Anno Sal.

Ah, ma che bel viaggio che mi racconti, mia carissima nina! Anzitutto sono davvero felice di tornare a leggere di te.Poi sarei molto curioso di conoscere di più riguardo l'iniziativa che hai visitato a Lione.........Grazie di cuore con un abbraccio d'immenso e l'augurio per una notte di sogni felici......

un annuncio d'inverno prevede anche un balletto in bianco che diradi lo sguardo ...

"annuncio"assai vanesio e capriccioso, quello di questi ultimi anni: più che mai rimanda il balletto per fiocchi e ghiaccioli, forse riservandolo per momenti altri.........

Un'immagine straordinaria che ci fa immedesimare in quel fitto velo di gelata umidità che chiamiamo nebbia. La nebbia di cui tu ci racconti, in questa tua originale poesia, è quella che teme lo sfavillio delle colorate luminarie festive della città e si rintana ed aggruma alta sugli alberi e tra i sassi, sul greto del fiume. Non si permette di espandersi, dilagare in piena libertà e biascica,tra sè,il proprio dissenso a queste luci che feriscono e quasi accecano buona parte del mondo... (Metaforicamente, distolgono lo sguardo dai più seri problemi del pianeta).Solo quando le luci accecanti saranno spente , la nebbia riprenderà i suoi misteriosi e affascinanti balletti sui tetti delle case. Replico per te, caro Wood, auguri sinceri per un 2020 felice. Ciao.

Grazie di cuore anche per gli auguri, mia cara amica, oltre che per la lettura che mi ha molto appassionato, ritrovandomi nelle tue parole a dir poco splendide......Un abbraccio di caldo sole con l'auspicio per una serata d'incanti e gioia........