delirio

Salutare l'estate è sempre duro. Le sedia sulle terrazze e nei giardini sono sempre occupate nelle fresche sere di agosto, e se la stagione promette bene anche a settembre. In ogni caso hai ragione, il sedere ne risente di più sulle dure panchine, vuoi mettere il morbido divano? Bacio woode

Ottima proposta quella del divano, mia cara scrivana, credo che la si tenga molto in considerazione. Solo che, in assenza di un più comodo divano, bisogna rassegnarsi a socializzare su una bella panchina... A parte gli scherzi: son cose da ragazzini, amoretti che sanno della fresca brezza marina a sera.....Grazie di cuore con un bacio calda sabbia e l'augurio per una notte serena.....

L'estate (finalmente) finisce? Comincia l'autunno...

Sono molti i segnali,ciascuno sceglie il suo...A proposito: oggi, mentre camminavo, tutto intorno era uno svolazzare di foglie secche. forse che tu abbia ragione?......

Su quella panchina, parole e ricordi che si allontanano nel venire della sera

Una letteratura particolarmente sentimentale,quella sulle panchine: non ci fossero,bisognerebbe inventarle...

A te una notte di sogni felici, mia dolce Jole e grazie infinite di esserci...

Io nelle panchine mi siedo nel tornare a casa lungo la strada.Ne trovo almeno 2 e le provo entrambe perchè la salita è ripida e mi stanco parecchio.Guardo sempre i punti di riferimento che mi avvicinano ad esse e provo sollievo.Sono situate sotto gli alberi ed è ancora più piacevole restare al riparo dal sole.Poi vorrei una panchina per un'ora per parlare ad una persona ma questo e tutto un altro discorso.Buon martedì Wooden e grazie del passaggio....Divina.

Debbo confessarti che, anch'io, amo le panchine. Soprattutto quando faccio i miei giri cerco sempre di prevedere dei 9ercorsi che ne comprendano. Anche perchè, come tu ben dici: ci si stanca. Ma questo non è solo dovuto all'età. Bensì anche al fatto che quando fai dei giri lunghi delle ore, averci una panchina a portata di mano è vitale. Almeno adesso che fa caldo e non si ha voglia di starsene al chiuso di un locale.Per quanto poi riguarda la socializzazione, siccome sono alquanto solitario, non amo condividere la panchina con alcuno. La voglio tutta mia. E da lì potere contemplare il mondo...Anche a te una notte di sogni felici con un abbraccio tenero di luna novella e grazie di cuore sempre......

Un passaggio per un caro saluto.La mia notte è fatta di pisolini ed intervalli.Tutto va bene se trovo qualcuno con cui chiaccherare,viceversa ascolto musica,preparo post e per essi faccio ricerche.Alle volte scrivo di mio ma devo essere ispirata.Adesso avevo l'impegno di svegliare il mio compagno alle 3 e l'ho portato a termine.Adesso cosa farò?Cercherò una panchina al fresco:)Un abbraccio di luce Wooden da Divina.

Un compito arduo,quello di svegliare qualcuno alle 3 di notte, ma credo che per nottambuli come noi non sia poi così difficile. Soprattutto perchè ci viviamo sempre sulle panchine e di notte, quando dormirci è una scommessa con le ombre...grazie di cuore anche per il saluto prezioso che ricambio con una carezza di sole nascente....

Le panchine un posto di riflessioni in solitudine ammirando ciò che c i circonda, in compagni diventano attimi di condivisione, l'estate ci saluta? le stagioni si susseguono ma le panchine restano ad ascoltare i nostri pensieri silenziosi. Buongiorno Wooden sempre lieta di leggerti.

"Le stagioni si susseguono ma le panchine restano ad ascoltare i nostri pensieri silenziosi."Permettimi di incorniciare questi tuoi versi che sento tanto i miei,mia carissima Serenella. Proprio l'altra notte pensavo a quanto tempo ci ho passato e quante vite ci ho visto passare: quasi come fossero un pu to di passaggio per dimwnsioni altre. Dimensioni che ci richiamano stimolando una curiosità immortale.......Più che mai felice di tornare a leggere di te,ti abbraccio d'immenso augurandoti un nuovo giorno ricco di grandi soddisfazioni.....

Grazie Wooden........

A te e di cuore sempre...

Un vero e proprio tesoretto, il tuo che leggo,e a quanto pare custodisci egregiamente. E fai molto bene: i ricordi vanno coltivati con sentimento e gusto del tempo, si che possa rinnovarne le emozioni ogni volta che ne senti la necessità. Anch'io ho veleggiato, seppure metaforicamente, su mari tropicali. Avventurandomi, talvolta, pure nell'entroterra, tra paludi e foreste di mangrovie......Grazie di cuore anche per il resoconto di questa tua stagione che sento così bella e vissuta.......Un augurio per un anno scolastico dei migliori......W......

mi viene in mente la panchina di Ale e Franz.. o quella con Raimondo Vianello e Gianni Agus.. Ciao Wood sempre bei versi

Simpatiche queste tue citazioni, mio caro alias: le panchine si prestano spesso per gustosi siparietti, oppure per incontri romantici, o per racconti esistenziali......grazie di cuore con un abbraccio sempre e l'augurio per un giorno a venire di grandi soddisfazioni.....

È vero mi hai fatto ricordare una panchina di piazza Castello a Milano... I primi baci

Ecco, vedi: in ognuno di noi è presente almeno una panchina da ricordare sempre....

Mi soffermo sul finire dell'estate ...e giá dove abito si sente giá l'autunno con il vento che scuote le foglie degli alberi lw giornate più corte le serate molto fresche. Eppure la luce che emana l'autunno è indescrivibile con le sue sfumature giornaliere ogni ora ha un suo fascino una sua bellezza unica. Si chiudono gli ombrelloni si tirano le tende da sole si ripongono tavolini sedie e sdraio mentre le prime piogge dissetano la terra. Il ciclo delle stagioni, il ciclo della vita! Un abbraccio affettuoso!

...Eppure manca ancora poco meno di un mese all'autunno! Però, dalle tue parole, colgo i segni di un autunno che è forse già nei cuori, prima che nell'aria. Del resto è un'annata molto particolare di suo, questa: la primavera sembra non esserci mai stata dalle mie parti;non fosse che per qualche scatto rubato qua e là,potrei ben dire di non avere visto primavera quest'anno.L'inverno è stato un non inverno:temperature gradevoli, assenza di pioggia...E l'estate:fresca per le maggior parte del tempo. Solo in ultima ha sfoderato il caldo che scioglie in sudore;tanto che sono proprio curioso di sapere cosa ci riserva l'autunno. Del resto, come tu ben dici: il ciclo della vita. Un ciclo che non finisce mai di meravigliarci, di regalarci emozioni pur sfarfallandoci foglie morte intorno in piena estate......Grazie di cuore anche per l'abbraccio affettuoso che ricambio con carezze dalla brezza soave di questi giorni e l'augurio per una notte d'incanti........

Fine agosto, ormai troppo tardi per rimettersi in forma per l’estate di quest’anno, ancora troppo presto per rimettersi in forma per quella del prossimo. Che periodo meraviglioso.

Concordo pure nelle virgole.

Le panchine lungo la via o nei parchi mi fanno tanta tristezza. Che sia sul finire di un'estate dal sapore aspro e arcigno o d'inverno ricoperte di foglie secche. Buon pomeriggio,...W... :)

Perchè, perchè, perchè!.Ti fanno tanta tristezza? Le panchine sono forse la più bella invenzione dell'essere umano. Le panchine sono quei sedili che ti permettono di riposare quando sei stanco del camminare; di riflettere, quando sei in ambasce; di farci l'amore(in senso platonico o anche carnale)...Le panchine sono un monumento al piacere della contemplazione, ma anche dei sentimenti frizzanti di giovani e meno giovani...Insomma: grazie per questi tuoi versi che mi dicono che sei tornata, cosa di cui sono assai felice e ti abbraccio augurandoti un nuovo giorno di luminosa serenità.....

Mi fai venire in mente un gradevolissimo libro mi pare di Beppe Sebaste il cui pensiero sulle panchine si accosta al tuo,...W..., e a quello di tantissime persone. Perchè è vero che le panchine sono state oggetto o soggetto di molteplici interpretazioni. Anche nei film. Penso a Forrest Gump o a Caos calmo.
A me danno tristezza perché ci vedo dormire i senza tetto, ci vedo stesi ragazzi fatti e strafatti mentre la gente incurante passa e va. Le vedo tristi nella loro staticità con il legno o la plastica usurate nel e dal tempo e imbrattate di cuori trafitti che sanno di non amore. Le vedo tristi perché ci vedo seduti uomini e donne di solito vecchi che guardano immobili lo scorrere del tempo.
Una bella serata a te, ciao :)

Ti capisco, mia cara edel. Ma, come tu ben sai: bisogna sempre guardare una cosa in tutta la sua complessità, per non lasciarsi ingannare da un aspetto o l'altro. E' vero, io ci ho visto su una panchina quasi morire un ragazzo. Ci avevo pure scritto una poesia sull'apatia che ci vorticava intorno pure nella freneticità dell'andirivieni.Ci passavo davanti ogni giorno andando a fare la spesa.Era un bel ragazzo, lo ricordo con ricci biondi e di media statura. Non è che non fosse seguito. Ho visto altri giovani, forse assistenti sociali, fermarsi a parlare fon lui. Un giorno a poco che morisse, addirittura una ambulanza e qualcuno che, probabilmente stava cercando di convincerlo a desistere. Poi, una mattina, mi è capitato di vedere la panchina vuota di lui ed un foglio appiccicato. Mi pare che ci fosse scritto qualcosa al riguardo dell'insensibilità della gente...non ricordo bene. So solo che provai una stretta al cuore: quel foglio diceva anche di me. Ma io che ci posso fare, mi dissi: sono solo un testimone, per lo più invisibile ai più. Però, come dicevo agli inizi, non dobbiamo cadere nella parzialità di uno sguardo sghembo: ho visto anche giovani amarsi su una panchina in modo tenero. Ci ho letto molto e scritto ancor di più sulle panchine.Quando viaggiavo ricordo che ci ho incontrato anche persone: mi vedevano, si fermavano chiedendomi da dove venissi. E da lì nascevano discussioni molto piacevoli...D'altro?...che mi hai commosso. E non posso che essertene infinitamente grato. Anche a te l'augurio per dei sogni felici..........ps:la panchina l'hanno tolta da lì, l'hanno fatta sparire......

c'è più di un'incertezza nell'aria, w., assieme all'autunno e la panchina resta un buon punto di osservazione, per cogliere certi frammenti di addii o arriverderci. buon mattino e abbi cura

Sì, effettivamente, c'è molta precarietà di questi tempi: la si respira ovunque. Poi, da una panchina si riesce ad avere un osservatorio privilegiato, per assistere alle convulsioni di questo mondo in preda agli spasmi da incertezze accumulate e perciò incarognenti....Un abbraccio e grazie di cuore con l'augurio per un risveglio felice........

Ops…credo che il penultimo post fosse il terzultimo…me ne ero persa uno. In ogni caso ho commentato anche gli altri due. Mi era sfuggita questa panchina estiva… Eh già, sulla panchina si siede la vita. Romano Bertola nei primi anni del 2000 scriveva di lampioni accesi, ippocastani in fiore e di quella panchina dove una sera del ’61 qualcuno baciò una donna sentendosi come un re in esilio davanti alla reggia dei tempi felici. Knut Hamsun a fine ‘800, usava la panchina per pensare mentre diveniva sempre più duro verso Dio, imputandogli una serie di costanti angherie, ripetendosi che se credeva di attirarlo a sé, più vicino, e di renderlo migliore col farlo soffrire e mettendo ostacoli su ostacoli sulla sua via si sbagliava…e su Twitter, oggi, qualcuno la chiama in causa per una vita solo immaginata, scrivendo “Sai quella foto dove siamo seduti sulla panchina, inizia a piovere e tu mi baci? Non è mai stata scattata, eppure io la ricordo ogni giorno.” Ecco perché hai scelto un ottimo soggetto, caro wood. Romantica, esistenziale, rassicurante, familiare, dolorosa che sia, comunque, e sempre, la panchina è per ognuno di noi una sosta obbligata…

Ti leggo e rileggo, un po'ubriacandomi di queste tue citazioni, mia dolce Psike: mi fan sentire parte di un tutto, di un mondo che ruota tutto intorno alle panchine, mostrando nessi e ragionamenti che di esse s'avvalgono e in esse trovano la loro concretezza.......Grazie di cuore con una carezza di brezza fineagostana e l'augurio per una notte di sogni felici........

Malinconia di una fine!... La vacanza al mare, che, al suo inizio,si è goduta, con la pelle del corpo ancora chiara, si conclude, abbronzatissimi, nella tristezza degli addii: probabilmente sulla stessa panchina dove un'amicizia o un idillio è iniziato. Il sogno è svanito.Si profila il ritorno nella realtà dei giorni;si dà spazio, nel migliore dei casi, a nuove speranze. E'la vita... Ciao.

Null'altro che vita, mia cara mariateresa.....Grazie di cuore anche per la lettura..........Ciao.......