delirio

Spero stia facendo bei sogni caro Wood... Come avrai notato dall'ora del commento... sono ridotta a queste ore impossibili... Perdonami perché in tutto il trambusto dell'ultima settimana non ho avuto modo di passare da questi lidi... Sì... Lidi... Perché ogni volta che sei qui e leggi quel che hai scritto... è come sedersi su di una sdraio a contemplare il mare... E io amo contemplare il mare... :)... E nel contemplare credo di capire che si spera in opere salvifiche da parte di chi è "in grado di mettere ordine" nel caos della vita quotidiana... Fossero anche i passeggeri di un'astronave aliena? Ma quell'afferrarsi al tavolo della cucina mi spinge a riflettere che , nonostante ci sia davvero bisogno di un aiuto, il nostro restare "ancorati" al tavolo che è della cucina il "principe" poiché essa è della casa la "regina"... sta ad indicare un attaccamento alle cose di ogni giorno, agli affetti, alla famiglia... La cucina, da sempre, è il luogo deputato al riunire, al condividere, al consolare, al consigliare... In "quegli spazi sguarniti di assenze" si sente tutta l'amarezza del dolore che mai abbandona chi non ha più la gioia di una "presenza"... che ha lasciato "spazi vuoti" nel focolare come nel cuore... e di cui si parla perché il ricordo a volte va trasmesso con le parole... Le gabbie attaccate ai muri, nelle quali gli ospiti non fanno che imbrattare... E quelle molliche e quel mangime attirano formiche come i fiori le api... Gesti inconsulti che sembrano solo sabbia che scivola tra le dita... Vaso che si è rotto e del quale non ci resta che parlar dei cocci... Parlando della vita che non si è vissuta o di un'altra che forse sarebbe piaciuta di più... Ma così è... E resta la consolazione, tra quelle "briciole" appese agli occhi che annebbiano la vista... facendo scorgere tra le lacrime quei volti che, tanto somiglianti, sono testimonianze di generazioni che si perpetuano... Dell'umanità che non ha mai fine ma, che in ogni essere, continua... si trasforma, per poi tornare alle origini... Per ricominciare in una sorta di moto perpetuo, incessante, inarrestabile... :) Come al solito la mia interpretazione del tuo scrivere è "strettamente personale"... Altre sensazioni ho provato nel leggere e che avrei voluto scrivere... Ma credo che quel che ho commentato sia già così... "troppo"... e non vorrei essere "invadente e visionaria" più di quanto non lo sia già... Non prima di farti i complimenti, ti abbraccio caro Wood... Nonostante l'ora, è stato piacevole cercare di "entrare nella tua poesia"... Forse non sarà stato il modo giusto, quello che tu intendevi... ma a me è piaciuto tanto "leggerla" così... :) Spero continui a fare sogni belli... E che il giovedì appena iniziato sia sereno per te e in famiglia... Un beso con todo mi carino mi querido amigo... Disculpa el retraso... He tenido una semana difìcil...:(... Hasta pronto! Rosa