Rinascenza

Perchè il cibo ci cambia!


La rieducazione alimentare è il primo passo verso una nuova identità. Modificando le scelte nutrizionali, imprescindibilmente modifichiamo il nostro esistere. Il cibo ci cambia perché l'atto stesso di nutrirci è, se gli attribuiamo la giusta valenza di "arricchimento", strettamente legato all'azione dell' introdurre: spiritualità del cibo.Con ciò voglio dire che la spiritualità, intesa come ricerca interiore basata sul valore personale dell'esperienza, è impossibile se il nostro organismo è "contaminato" da anni di alimentazione sregolata. Ecco perché, quando si dice "mens sana in corpore sano", oltre che intendere che mente e corpo debbano contestualmente mantenere l' obiettivo comune del  benessere, è saggio attribuire all'accezione anche un'azione consequenziale. Se non dialoghiamo in maniera corretta con il nostro organismo, e quindi non ne riceviamo i messaggi che questo ci invia quotidianamente, possiamo essere indotti a credere che la "macchina" funzioni perfettamente; perlomeno fino a quando un segnale improvviso non ci induca ad indagare e, di conseguenza, a rimediare.Ma ogni cura è sempre e comunque tardiva! Non dobbiamo ridurci a pensare a noi stessi solo quando il danno, anche se minimo, è già avvenuto. Il volersi bene, in questa società dove l'effimero troneggia, viene purtroppo spesso identificato col possesso. Che sia di cose, di persone o della propria immagine, poco cambia! Lo stereotipo dell' aspetto fisico prevale su quello della "salus" in senso lato. Magari ci si cura ossessivamente in palestra e dall'estetista, ma solo per ottenere l'omologazione all'interno di un canone di bellezza standardizzata, al solo scopo di essere meglio accettati. L'aspetto esteriore, innegabilmente importante, non è di per se portatore del messaggio “modello da imitare”, a meno che non rappresenti testimonianza di un reale cambiamento interiore,  avvenuto attraverso un percorso introspettivo. L'immagine, intesa come interfaccia di comunicazione di profonde metamorfosi, cariche di valenze  positive e, quindi, educative.Assimilare un corretto approccio al cibo nel quotidiano e farne nostra la filosofia è il target che dobbiamo raggiungere, aldilà dello scopo per cui lo facciamo. Si dice che siamo quello che mangiamo! Se è innegabile che il cibo ci trasforma, sarà grazie alla modificazione delle nostre abitudini alimentari attuali, se diverremo quello che vorremmo diventare.