Rinascitalibri....

Post N° 2


Questo è il classico libro che si ama o si odia. Se dalla Kirghisia l’autore scrive ai suoi amici di aver trovato una popolazione che sta sviluppando un nuovo modo di lavorare (“…In Kirghisia nessuno lavora più di 3 ore al giorno e il resto del tempo lo dedichiamo alla vita.”), di esistere (“…Quando un qualsiasi cittadino compie 18 anni gli viene regalata una casa.”), e di amare (“…E se qualcuno desidera fare l’amore, mette un piccolo fiore azzurro sul petto in modo che tutti lo sappiano”), il lettore può accettare queste frasi o ritenerle ridicole. In entrambi i casi i pensieri spiegati in maniera semplice, quasi scolastica, ci pongono i seguenti quesiti: è così difficile che possa esistere una realtà diversa da quella che viviamo? Abbiamo così paura di credere possibile un mondo migliore? Ai molti sembrerà pura utopia, irritante a volte per i modi in cui viene proposta. Ma leggere quelle parole così elementari e così ricche di significato, riscoprire come la semplicità delle cose non sia sinonimo di superato o incompleto, ti fa sognare… Vorresti almeno una volta nella vita capitare tu a Kirghisia, e non avendo paura di cambiare, vivere un sogno. Pazienza che il libro sia di poche pagine, che venga letto tutto d’un fiato, alle grandi verità non servono molte parole.  Acquistatelo leggetelo...regalatelo...vi resterà nel cuore, Cri