Sono le nove di un venerdì sera umido e ventoso, chiudo la porta del bar e guardo il cielo " speriamo che non piova" quasi lo sussurro, prendo la mia bici e mi dirigo verso casa, pedalo veloce in lontananza i lampi colorano il cielo, due marocchini fermi al semaforo mi salutano, il rosso non arriva più, scendono dal marciapiede e si avvicinano " ciao bella...", non gli faccio finire la frase, ho il cuore in gola e pedalo via verso casa. Nel tragitto penso a cosa mettermi per stasera, e io non ho proprio voglia di andare a ballare in quel posto, primo è pieno di ragazzini, secondo il posto è osceno, una vecchia palestra adibita a discoteca, terzo la musica fa schifo e io di bere 3 o 4 bicchieri di consumazioni per ubriacarmi e divertirmi non mi va proprio. Non ho più 18 anni, quando era ora di fare ste idiozie, e penso che ha ragione mio papà, sto diventando una bella signora, e sorrido come una pazza nella notte. E va bene, non ho voglia ma ci vado, per amore di mia sorella lo faccio, ci teneva tanto a uscire tutti insieme, ma i posti più brutti li trova solo lei! Metto la bici in garage e salgo le scale, sono sul pianerottolo e da dentro il mio appartamento si sente ridere, "boh", penso io, apro e dentro c'erano mia sorella e Elia pronti al tavolo per mangiare una bella pizza, Giuppy fa per darmi un bacio ma io non lo vedo e gli arriva una testata in pieno naso, povero tesoro mio. Mangiamo e intanto c'è paperissima alla tv e giuro stavo per farmela addosso dal ridere... Passa il tempo e io tutto vorrei tranne uscire e fuori piove anche ma mi cambio, mi faccio bellina bellina e via si parte! Arriviamo sul posto che è un vero e proprio pantano pe fortuna non ho messo gli stivali nuovi, meno male, facciamo la fila, biglietto, timbro sulla mano ed entriamo, babba mia che gente brutta che c'era, ma sorvoliamo, io e Giuppy dopo la consumazione andiamo a farci un giro ed entriamo in una stanza ricoperta di edera, e sembrava di essere dentro un camino, non so quanti cannoni giravano in quella stanza, io non sono esperta, anzi non avevo nemmeno capito cosa stavano facendo tutti li
Post N° 368
Sono le nove di un venerdì sera umido e ventoso, chiudo la porta del bar e guardo il cielo " speriamo che non piova" quasi lo sussurro, prendo la mia bici e mi dirigo verso casa, pedalo veloce in lontananza i lampi colorano il cielo, due marocchini fermi al semaforo mi salutano, il rosso non arriva più, scendono dal marciapiede e si avvicinano " ciao bella...", non gli faccio finire la frase, ho il cuore in gola e pedalo via verso casa. Nel tragitto penso a cosa mettermi per stasera, e io non ho proprio voglia di andare a ballare in quel posto, primo è pieno di ragazzini, secondo il posto è osceno, una vecchia palestra adibita a discoteca, terzo la musica fa schifo e io di bere 3 o 4 bicchieri di consumazioni per ubriacarmi e divertirmi non mi va proprio. Non ho più 18 anni, quando era ora di fare ste idiozie, e penso che ha ragione mio papà, sto diventando una bella signora, e sorrido come una pazza nella notte. E va bene, non ho voglia ma ci vado, per amore di mia sorella lo faccio, ci teneva tanto a uscire tutti insieme, ma i posti più brutti li trova solo lei! Metto la bici in garage e salgo le scale, sono sul pianerottolo e da dentro il mio appartamento si sente ridere, "boh", penso io, apro e dentro c'erano mia sorella e Elia pronti al tavolo per mangiare una bella pizza, Giuppy fa per darmi un bacio ma io non lo vedo e gli arriva una testata in pieno naso, povero tesoro mio. Mangiamo e intanto c'è paperissima alla tv e giuro stavo per farmela addosso dal ridere... Passa il tempo e io tutto vorrei tranne uscire e fuori piove anche ma mi cambio, mi faccio bellina bellina e via si parte! Arriviamo sul posto che è un vero e proprio pantano pe fortuna non ho messo gli stivali nuovi, meno male, facciamo la fila, biglietto, timbro sulla mano ed entriamo, babba mia che gente brutta che c'era, ma sorvoliamo, io e Giuppy dopo la consumazione andiamo a farci un giro ed entriamo in una stanza ricoperta di edera, e sembrava di essere dentro un camino, non so quanti cannoni giravano in quella stanza, io non sono esperta, anzi non avevo nemmeno capito cosa stavano facendo tutti li