"Egli è sempre nella mia mente: non come gioia, come io non sono una gioia per me stessa, ma come il mio stesso essere."
(Cime Tempestose)
Post n°3 pubblicato il 22 Marzo 2013 da ri_incontrandoti
Chi siamo, se non un insieme di "brandelli di incredibilità" ghermiti dalle moltitudini di genti che per noi sono, o sono state, incredibili e che ora continuano a camminare sulle nostre gambe? In origine siamo un blocco di rovente ferro vergine, che nel corso del nostro essere viene modellato da migliaia di lievi o violente martellate, sferzate, appunto, da persone che per noi sono incredibili. Nessuno è uguale per questo, perché ognuno di noi è venuto a contatto con vari e diversi modelli: viaggiando, osservando, ascoltando....concedendo poi, più o meno consapevolmente, ad altri "blocchi sterili di materia" la sua elaborazione, ossia quel mix di ritagli di incredibilità, che ha, che HAI carpito e che SEI. Per qualcuno insomma, sei tu, la persona alquanto incredibile. |
Post n°2 pubblicato il 10 Marzo 2013 da ri_incontrandoti
"Mani aperte per donare pensieri impressi nella tela della memoria. L’inchiostro tra le dita, il viso tra le mani, mani che ancora una volta si “aprono” per accogliere i silenzi dell’anima. Quel silenzio assordante che avvolge spesso la solitudine di colui che vive cercando di “volare” al di là dell’umano orizzonte..… Somiglia questa vita al volo di quel gabbiano che scelse di “partire” alla ricerca del “volo perfetto” e scoprì che l’unico vero intralcio, l’unico vero limite al suo “sentire diversamente” era comprendere il vero significato dell’amore. Quell’amore che con le mani ed il cuore aperti aspettiamo di ricevere senza riserva alcuna, quell’amore capace di sollevare la fragilità del nostro spirito verso cieli inesplorati, quell’amore che non conosce tempo e spazio perché in sé racchiude il passato ed il futuro riempiendo il presente, quell’amore che è cura ed antidoto all’inesorabilità del destino stesso. Di quell’amore straordinario si ciba l’anima di quel gabbiano che credeva di dover cercare altrove il senso del suo migrare per poi di colpo accorgersi che il vero orizzonte dimorava dentro di lui e l’aveva già raggiunto senza quasi accorgersene divenendo egli stesso quella linea immaginaria che unisce il cielo alla terra, conforto e speranza di chi ha smarrito il suo volo...." |
Post n°1 pubblicato il 12 Agosto 2012 da ri_incontrandoti
Ombre remote nella mente Si può andare e venire, oltrepassando il muro della distanza e sfogliare col pensiero le pagine della nostra vita. Resta soltanto l'incredibile follia di amarsi oltre i recinti dell'indifferenza, degli affanni ed egoismi in questo piccolo granello di tempo. La tua voce è un sussulto del cuore, tenero giaciglio di parole a ristorar il mio esile incedere tra sogni e speranze. Io, spirito errante ebbro di sole, dall'inequivocabile certezza di amare riemergo come un'onda a carezzar conchiglie sulla rena dorata. Nelle pagine dell' anima attraversiamo insieme la memoria del tempo. Un divenire di istanti ci ha fatto trovare l'uno nell'altra, incredibilmente uniti. frammenti di eternità. |
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