Momenti di vita - quel che passa nella testa di una donna
« Precedenti Successivi »
 

i piedi

Mi manca tutto di te ma soprattutto mi mancano i.... tuoi piedi sotto la coperta.D'inverno quando ti raggiungevo a letto, tu avvicinavi i tuoi piedi freddi ai miei caldi ed io ridendo ti cacciavo e avveniva uno scherzoso combattimento.Ricordo le nostre litigate, tu ti chiudevi nel tuo silenzio ed io soffrivo ma la sera tu…
 

rottura cordone ombellicale

Mi scruti negli occhi, gonfi di pianto,indosso una maschera col sorriso sulle labbra,mi sento attanagliata da un dolore che mi lacera, vorrei lanciare un grido.Perchè?Il mio essere trema, la ragione è svanita, il cervello cammina per conto suoin una strada dove non vedo nessuno.Mi lasci, ti distacchi e io piango, non appartieni più a me,adesso…
 

il mio primo Natale senza te

Da quando ero piccola  il Natale è stato sempre una magia… mia mamma addobbava la casa con luci, palline colorate, decorazioni classiche e originali, , musiche natalizie facevano da sottofondo a quel buon profumo di dolci che pervadeva tutta la casa. Regali, riti, tradizioni, pranzo, sorrisi, gentilezze… eh già, perché si sa, a Natale si…
 

amore

Vorrei che tu sapessi che tutte le notti dormite accanto a te, tutte le inutili discussioni, i nervosi mutismi, i dolci silenzi,gli sguardi parlanti, le carezze, i buffetti sulla guancia e le mani sui nostri corpi, tutto era ed è semplicemente, puramente, profondamente AMORE.
 

il mio uomo

L'uomo che ti telefona solo per sentire la tua voce....l'uomo che ride e piange con te....che sei il suo ultimo pensiero prima di addomermentarsi con le gambe incrociate alle tue...che ti pensa durante la giornata...che ti abbraccia all'improvviso mentre lavi i piatti..che accetta tutto di te senza volerti cambiare...che ti ama come sei e non…
 

flash memory

          Accendo la radio. Il ritmo rock di “Dancing in the Dark” riempie il silenzio della casa.Ricordo….  Avevi  sedici- diciassette anni e ti chiudevi nella tua camera con la musica a tutto volume e i lunghi capelli color mogano che cadevano sulla fronte e sugli occhi neri penetranti .Non entravo, rispettavo i tuoi momenti.Tra il…
 

mamma

Una madre non è una vecchia felpa da stropicciare e calpestare. Non è il secchio dove buttare gli avanzi del tempo. Non è un tempo perso. Non è la parola vana. Non è il rimasuglio di un sorriso. Una madre è un silenzio pronto a raccogliere le parole nascoste. È un fiore che vive anche…
 

la solitudine

La solitudine La stanza aveva i muri giallini, era misera con vecchi mobili. Vi era: una credenza dai cui vetri si intravedevano piatti  ornati con fiorellini rosa, antichi bicchieri a calice e piccoli bicchieri da rosolio; un mobile scuro su cui troneggiavano fotografie in bianco e nero: un bel giovane in divisa, due bimbi al mare,…
 

Il finto crollo

I L   F I N T O    C R O L L O Sono nata in un antico palazzo signorile che si affacciava su una piazza con una grande e bella fontana, sul lungomare di Taranto.                      La proprietaria dell’intero palazzo era una distinta e affabile signora di ottant’anni, amica di famiglia.Quella casa mi riporta alla mente…
 

Romeo

                                                                Il cancello dalle inferriate alte si apre e si accede ad un colorato e ordinato giardino completamente, recintato da un muro alto; alcune panchine sono poste all’ombra, sotto alberi d’alto fusto.S’intravede un edificio bianco con persiane verdi socchiuse dietro sbarre di ferro lavorato: Villa Serena,un nome apparentemente tranquillo ma in realtà triste e misterioso;…
 

« Precedenti Successivi »