rinnegata

san valentino


         MA IO SONO ESCLUSA????????Miei teneri e profumatissimi fiorellini di mandorlo, ecco un nuovo S. Valentino che mi trova senza amore….o almeno senza qualcuno su cui riversare le mie oltremodo stucchevoli e melense romanticherie!!!!! Nel manifestare la mia livida invidia verso tutti coloro che amano e sono ricambiati dal medesimo soggetto, colgo l’occasione per porre anche a voi la domanda che da tempo mi pongo tra me e me senza sapermi dare una risposta: Ma S. Valentino è la festa degli innamorati e basta o degli innamorati corrisposti???? Mi spiego meglio…per “ essere innamorati”s’intende amare qualcuno???Nel senso …che se io sono innamorata di qualcuno che non mi caga di pezza(scusate il francesismo ma per San Valentino è d’uopo un linguaggio romantico), è anche la mia festa?? E se io sono innamorata di qualcuno che a sua volta ama pazzamente un’altra, ma sta con un’altra ancora alla quale magari vuole solo bene…..e se magari anch’io fingo di stare con un altro al quale sicuramente voglio molto bene….ma che non amo……e che anche lui mi vuole molto bene ma non mi ama…..E’ ANCHE LA MIA FESTA?????? Insomma per rientrare nei festeggiamenti bisogna essere una coppietta felicemente e reciprocamente innamorata???? E’ così vero??????E’ inteso che le mie sono domande suscitate da interesse   puramente scientifico quindi disancorate da qualunque esperienza di vita reale….(sigh!)Comunque, qui nel tunnel sono assolutamente vietati i festeggiamenti di S. Valentino……. Ma violando le regole, voglio scrivere una poesia d’amore…… anzi un sonetto….in caso i poeti veri dovessero offendersi …..al mio amore perduto, per fargli sapere quanto mi manca………Buon S.Valentino a chi può festeggiarloPERDUTO AMOREC’è chi l’amore l’ha sempre sognatoChi per amore è stato anche in prigioneIo l’amore l’avevo e l’ho lasciato E più non me ne faccio una ragioneQuanto mi manchi tu non puoi capireTi penso ogni secondo della vitaIl tuo odore mi sembra di sentireNon mi rassegno che tra noi è finitaVivo a metà senza averti vicinoNon gusto come prima l’esistenzaNon sei il primo buongiorno del mattinoE della sera l’ultima presenzaEro tua schiava eppure ero feliceCiascuno infondo sceglie le sue peneOra che sono libera e infeliceOra so quanto ti ho voluto beneMi avevi in pugno e non l’ho mai negatoMa era per me soave il tuo tormentoPer mantenerti ho anche lavoratoE a ripensarci ancor non me ne pentoTutti mi consigliavan di lasciartiche prima o poi  mi avresti rovinatocosì senza nemmeno salutartiun giorno,  io sciagurata, ti ho lasciatoE con me ora ciascuno si compiaceD’avere infine rotto la catenaMa senza te non sono stata paceLa mia esistenza è stata una gran penaPer una volta ancor vorrei il tuo fuocoMa già lo so che non lo posso fareNon mi accontenterei di così pocoAd alla morte mi farei portare  Ma grazie a te restavo sempre bellaCon la mia voce roca e sensualeMagra e slanciata come una modellaEd ora sembro un misero maialeOra che più nessuno si stupisceOra che più nessuno mi da rettaOra che più nessuno mi capisceORA CHE VIVO SENZA SIGARETTA