Rosario Zingone

Rosario Zingone


Neve al soleGermania, seconda guerra mondiale, in un laboratorio situato alla periferia della capitale, gli scienziati preparavano le armi chimiche per l’attacco decisivo che avrebbe segnato la fine della guerra e la tanto attesa e anelata pace. Il sogno di tutti i tedeschi era un mondo perfetto popolato da persone perfette che solo la grande madre Germania poteva creare. I superuomini che stavano dando vita in laboratorio erano forti e soprattutto immuni da qualsiasi malattia. E quando avrebbero lanciato le armi chimiche solo il popolo germanico sarebbe sopravvissuto.Il laboratorio era un edificio di tre piani con vetrate ermeticamente sigillate. Al suo interno l’esperimento di purificazione era già in corso. L’aria pulita era il fattore indispensabile per creare il farmaco che avrebbe sconfitto le malattie. Il conflitto atomico si concluse inaspettatamente, la Germania aveva perso, le armi atomiche e chimiche furono smantellate. Tuttavia non si conosceva l’esistenza del laboratorio, che inconsapevole degli avvenimenti continuava a lavorare a quel suo folle progetto.L’esperimento riuscì con successo, gli scienziati erano pronti, aspettavano solo gli ordini dei loro superiori che non vennero mai dati. Nello stabile lavoravano quindici persone, era stato dato loro tutto quello che gli occorreva, ma non potevano assolutamente uscire dall’edificio.Tramite una connessione sicura ad internet potevano sapere cosa accadeva nel mondo, ma qualsiasi cosa riuscivano a sapere non dovevano fare assolutamente niente, dovevano solo attendere le istruzioni sul da farsi.   Passarono sessantatre anni, gli scienziati guardavano con interesse e curiosità il cambiamento che si era avuto dopo la seconda guerra mondiale. Seguivano la metamorfosi come se non facesse parte di loro, era tutto così irreale e fantastico. Sta di fatto però che non dovevano e non potevano partecipare, ma solo aspettare un ordine, dopo di che  la Germania sarebbe tornata  di nuovo a brillare, come prima o forse di più.Il farmaco che avevano creato lo sperimentarono su di loro, ma inaspettatamente aveva dato degli effetti collaterali del tutto inspiegabili e inimmaginabili. Nel periodo della guerra quando avevano creato il medicinale avevano di media sui venticinque anni, ora erano trascorsi sessantatre anni, ma grazie al farmaco erano rimasti immuni non solo dalle malattia, ma anche dalla vecchiaia.Come ogni mattina si recarono nel lato del edificio dove c’era una palestra e iniziarono la giornata eseguendo alcuni esercizi ginnici che sarebbero stati impensabili per una persona di quasi novant’anni di età, ma vedendoli non ci avrebbe creduto nessuno.  Qualcuno aveva finito e si accostò alla finestra, un gruppetto di ragazzi armati di mazze da baseball e sassi attraversavano la strada, quando furono giunti davanti all’edificio, dove stavano gli scienziati, credendolo abbandonato lanciarono le pietre contro le vetrate, che si ruppero andando in mille pezzi. Quelli che stavano alla finestra si spostarono, dopo un po’ l’aria esterna toccò i loro corpi che nel giro di pochi minuti si sciolsero come neve al sole.  Fino a quella mattina guardarono tutte le cose e gli avvenimenti con distacco, perché si credevano immortali, ma non fu così, la vita eterna purtroppo o per fortuna non è di questo mondo.