Banalità

Sapere cosa è giusto fare e non farlo è codardia.


Confucio è un filosofo cinese che ha analizzato l'etica dei rapporti sociali e politici, quelli che enuncia sono principi di lealtà onestà rispetto delle persone e delle tradizioni (e in realtà probabilmente anche di sottomissione della donna all'uomo, ma sorvolerò per il momento su quest'aspetto vergognoso del suo pensiero :P).E' vissuto in un periodo di turbamento degli equilibri del proprio paese, la Cina era divisa in molti stati rivali e dilagava la corruzione (vi ricorda qualcosa? :P).Come tutti i giovani idealisti, ha cercato di apportare il proprio contributo alla risveglio (perlopiù etico) del proprio paese. I suoi strumenti erano l'osservazione dei fatti e il consiglio; viaggiò di Stato in Stato, ma in tarda età, disilluso, fece ritorno nella sua terra d'origine per dedicarsi all'insegnamento.Il titolo dell'articolo è un suo aforisma, che esprime un concetto molto forte, quasi provocatorio letto in contesto occidentale. Io stessa non sono completamente d'accordo, e sono un paio di giorni che mi interrogo sulla possibilità di estendere questo concetto anche a noi occidentali.A questo punto vorrei sentire l'opinione di qualcun'altro, la domanda è questa:è codardia sapere cosa è giusto fare e non farlo?;)