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Post n°8 pubblicato il 01 Giugno 2009 da valery98
Ciao a tutti, vi presento Kyro1, non è un robot, ma una lampada a energia solare. E' bella, poco invadente, ha un pannellino facilmente mimetizzabile, non richiede fili interruttori, scavi in giardino e altre problematiche varie di installazione. Possiamo metterla noi direttamente in giardino o a parete abbattendo gli altissimi costi di manodopera. Questi sono tanti dei lati positivi di questa nuova lampada da esterno a energia fotovoltaica,ma soprattutto non consuma nulla è completamente autonoma si ricarica di giorno e funziona di notte con una autonomia di circa 15 ore. Pertanto si ammortizza in poco tempo, ci permette di risparmiare energia (tanto preziosa oggigiorno) e di riflesso ci permette di abbattere emissioni di Co2 in atmosfera in maniera direttamente proporzionale all'energia che risparmiamo. Cosa si può volere di più da una lampada, cominciamo dal giardino a risparmiare la NOSTRA preziosa energia. Ecco dove puoi trovare notizie sul prodotto in questione, http://www.smartlight.it/prodotti.htm |
Post n°7 pubblicato il 17 Dicembre 2008 da valery98
Ciao a tutti, vi segnalo questo articolo del quale allego traduzione e qualche commento perchè questa è veramente una buona notizia, speriamo che qualche ns. politicante la prenda in considerazione. What=object&enVersion=0&enZone=Technology& Per il Dr. Etan Bar, CEO di EWA, è una questione di priorità. La sua società, che è indirizzata sia verso l’energia solare che sull'estrazione dell’ acqua potabile dall'aria, ha già sviluppato un nuovo condizionatore ad energia solare che ha suscitato molto interesse nell'industria, ma Bar crede che l'acqua potabile sia una necessità più urgente. Ha messo quindi da parte l'aria condizionata ed ha iniziato a lavorare su una nuova tecnologia che raccoglierebbe l'umidità, presente in modo naturale nell’aria, per trasformarla in acqua pulita. Sembra un’idea inverosimile, ma è in realtà è vecchia migliaia di anni. Viene menzionata nella Bibbia e nelle antiche preghiere ebraiche, e gli archeologi trovano ancora le pietre che venivano usate dagli agricoltori israeliti, migliaia di anni fa, per raccogliere la rugiada per l’irrigazione dei loro raccolti. In pratica Ewa (che significa dalle iniziali in lingua inglese, Estrazione dell’acqua dall’aria), ha sviluppato una tecnologia pulita che estrae l'acqua dall’aria, utilizzando poca energia nel processo. La chiave è nell’unicità della sua tecnologia di assorbimento dell'acqua - che impiega un essiccante solido per intrappolare l'acqua - e uno speciale condensatore a risparmio energetico che riutilizza oltre l'85 per cento dell’energia di ingresso al sistema. Le fonti energetiche rinnovabili, quali l’energia solare, biocarburanti, energia termica dei rifiuti o anche il riscaldamento da materiale organico, sono compatibili con il sistema. La società, che è stata fondata nel 2006, si basa sui nove anni di ricerca di Bar, un ex ricercatore presso l'Università Ben Gurion. L'azienda ha attualmente rappresentanti negli Stati Uniti, India, Giordania, Cipro, Australia e nell’Africa occidentale dove EWA sta aiutando gli agricoltori a generare carbon credit e soprattutto a fornire loro acqua pulita da bere e per irrigare le loro colture. La tecnologia, sostiene Bar a ISRAEL21c, si sviluppa in tre fasi: la prima è l'assorbimento di umidità dall’ aria, quindi la rimozione dell’ acqua da un solido essiccante (a base di gel di silice granulare), che trattiene l'acqua, e infine, la condensazione. L'assorbimento dell’umidità è un processo esotermico (che comporta il rilascio di calore), l'assorbimento di umidità avviene spontaneamente, e il consumo energetico è minimo e si ha quando l'aria è pompata attraverso l'unità. Tecniche di recupero del calore sono integrate nelle funzioni del condensatore e riducono il costo per la produzione dell’ acqua, ad un prezzo ragionevole, similmente ad altri processi, come la desalinizzazione. - CONTINUA - |
Post n°6 pubblicato il 17 Dicembre 2008 da valery98
L'acqua non è uguale per tutti L’uso di fonti energetiche rinnovabili consente a EWA di poter fornire l’acqua a costi più convenienti, perché il bisogno di lunghe tubazioni e di infrastrutture (il consumatore d’acqua è il medesimo produttore dell’acqua), è azzerato da questa equazione. è scontato che le persone facciano docce prolungate. Oggi, nelle nazioni in via di sviluppo o anche in nazioni sviluppate - come Cipro - le spese per l’acqua sono talmente elevate che, anche in un hotel a 4 stelle l’acqua non arriva alla doccia perché vengono chiusi i rubinetti , ricorda Bar a ISRAEL21c, di una sua recente esperienza sull’isola cipriota. Là, un metro cubo d’acqua costa 6 euro, perché viene acquistata e trasportata dalla Grecia. Per fare un confronto - in base all’US-based Global Policy Forum -, la famiglia media americana consuma circa 480 metri cubi di acqua (127 mila galloni) nel corso di un anno. Mentre un’abitazione a Washington DC paga circa $ 350 (circa 278 euro) all’anno , per acquistare la stessa quantità di acqua nelle baraccopoli di Città del Guatemala, il costo è di circa $ 2 000 (1587 euro). umano fondamentale, per la maggior parte dei poveri del mondo è un lusso. EWA spera di cambiare la situazione: "Un chilometro cubo d’aria contiene da 10 a 40 mila tonnellate di acqua - abbastanza per rifornire almeno 100 mila persone con tutte le loro esigenze di acqua, oppure abbastanza acqua potabile per la sopravvivenza di due milioni di persone," spiega Bar . Il dispositivo EWA, può essere ridotto o aumentato proporzionalmente, per produrre ovunque da poche centinaia di litri di acqua al giorno a 1000 metri cubi di acqua in un unico impianto. nella periferia di Beersheba, in Israele. L'anno scorso per la prima volta la società ha portato i suoi utili, a circa $ 100.000, mentre si prevedono vendite per $ 5 milioni per quest 'anno e $ 100 milioni per il 2009, principalmente a causa della crescente domanda da parte di Africa, India e Australia. Il collo di bottiglia attualmente è essere in grado di soddisfare la domanda, dice Bar. A causa del riscaldamento globale del mondo e della continua crescita della popolazione, c'è meno acqua per tutti: "Grazie all'efficacia e al funzionamento in un ampio raggio di condizioni ambientali e per merito del suo basso consumo energetico, enormi impianti di acqua potrebbero essere costruiti e gestiti utilizzando l’originale tecnologia di EWA", spiega Bar. "Questa tecnologia risponde ai desideri del mondo in termini di disponibilità e di sicura potabilità - senza causare per questo inquinamento durante la produzione di energia - e costose infrastrutture ", egli conclude.
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Post n°5 pubblicato il 16 Dicembre 2008 da valery98
Ciao a tutti, tocchiamo un tasto solitamente molto dolente, la famigerata bolletta del gas. Raggiunge ormai livelli smisurati, solitamente una famiglia media di tre persone investe come minimo 2 mesi di stipendio all'anno solo su questa dolorosa voce di spesa. Oggi cominciamo solo a fare qualche accenno, poi via via vediamo perchè questa bolletta è così pesanta per il bilancio famigliare dell'Italiano medio, considerando che l'uso del riscaldamento è solitamente legato al clima ma in media si concentra in 4/5 mesi all'anno e il consumo per cottura cibo e riscaldamento acqua è una percentuale abbastanza ridotta. E' vero che siamo lo Stato che paga la percentuale di tasse più alta anche sui consumi energetici,ma è altrettanto vero che sprechiamo quantitativi di energia impressionanti, talvolta potremmo arrivare a risparmi pari al 50%, e stavolta siamo su una cifra economica che a differenza dell'acqua può significare un risparmio di parecchie centinaia di Euro all'anno. Come possiamo vedere dall'immagine della distribuzione del calore di un comune radiatore abbiamo un'altissima dispersione sulla parete verso l' esterno (solitamente essendo poi un incasso sotto la finestra la parete in questione è anche più sottile) è pertanto consigliabile schermare, con un materiale che possa anche riflettere il calore, la porzione di parete in questione. Tale semplicissima operazione ci permette di recuperare almeno 1° in quell'ambiente che corrisponde a un risparmio di combustibile del 5-7 % in meno per generare gli stessi gradi nell'ambiente stesso, mica pochi direi. Superfluo dire quello che già tutti consigliano, ma facciamolo parlando di numeri. Tenere i radiatori liberi da ostacoli (soprattutto tende e mobili vari) fa sì che quel risparmio dal 5-7 % passi al 9-11 % per ogni ambiente e siamo solo all'inizio. |
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Inviato da: Rebuffa17
il 16/05/2012 alle 17:20