COLLEPARDONUOVO
quando la mano dell'uomo saggio trasmette il buonoIl costume delle donne:
"La camisola": camicetta molto ampia, con maniche corte orlate con merletto, ristretta al collo da un laccetto interno che forma molte pieguzze ornamentali sul petto. "Gli curpette": specie di corsetto di panno in prevalenza rosso, chiusu sul davanti da un laccetto nero o colorato. Non ha maniche perchè esse sono sostituite da Gli manicotti.
"Gli manicotti": specie di guaina di panno rosso, ricamata a più colori, che scende dal braccio al polso. "Gli buste": in velluto nero aderente alla vita. Si indossa sotto a Gli giacche.
"La mantila": è un piccolo rettangolo di stoffa bianca, inamidato, guarnito di merletto bianco intorno. Si poggia delicatamente sui capelli. "Le cazzette": sono calze colorate e balze di vario colore su fondo bianco.
"Gli campanacci": orecchini in oro, lunghi 12 centimetri, con perla terminale.
"Gli campanacci": orecchini in oro, lunghi 12 centimetri, con perla terminale.
"Gli curagli": collana di corallo a due file con fermaglio in oro.
![]() |
La ciocia è un'antica forma di calzatura molto usata fino a poco tempo fa da contadini e pastori in tutta quanta la Ciociaria, cioè in quella regione del Lazio meridionale bagnata dal fiume Liri che ha come nucleo principale i paesi intorno a Frosinone e che si estende, grosso modo, fino ai paesi del Cassinate, a Sperlonga e a Fondi da una parte, e dall'altra giunge fino a Filettino e Arcinazzo, arrivando a toccare Subiaco e i confini con l'Abruzzo.
Ma i confini della Ciociaria non possono essere fissati con sicurezza, così come non può essere determinata con sicurezza neanche la diffusione della ciocia all'interno delle regioni dell'Italia centro-meridionale.
![]() |
Inviato da: carpentioli
il 25/02/2010 alle 09:55