a 18 anni....MAMMA!!

Il coraggio di vivere


il coraggio di vivere...non è di tutti.... i più trascinano le giornate una dietro l'altra fino ad inanellare settimane, mesi anni...e poi accorgersi che è finito...TUTTO!Ci sono poi persone che ad un certo punto, per un qualsivoglia motivo smettono di infilare il tempo... e VIVONO.Vivere non è facile, non è semplice, il vivere porta con sè assunzione di responsabilità, prima verso se stessi e poi verso gli altri....Ma che meraviglia avere la consapevolezza che stai prcorrendo la TUA strada.!!!Ho letto i commenti al post precedente, quello un poco più giù...non ho voluto rispondere, mera e sterile polemica continuare...Vorrei ricordare che chi scappa perde ogni diritto di dire la sua...chi resta si assume le responsabilità del continuare a vivere prendendo su bene e male.Non si può giudicare, mai, se mai si è vissuto QUEL vivere.Subìre di continuo violenze, fisiche e/o psicologiche, ti rende succube, dipendente, insicuro...pensi di meritare in qlc modo quello che ti succede...e se ti ribelli, la violenza aumenta, e la confessione della violenza è pari ad un cumulo di vergogna che ti cade addosso!!!! a 18 anni, poi, che donna non sei, ma neppure più una bambina....è difficile venirne fuori.Picchiare una donna incinta è vergognoso!!!!io sono stata scippata al 5°mese di gravidanza....scaraventata per terra.... so che nel paese, quando si è saputo...hanno preso gli scippatori e li hanno menati, per l'azione indegna che avevano fatto (aggredire una donna incinta)...tutti hanno un codice d'onore......quel bastardo no. E' un senza onore.Difenderlo non ha senso nè porta decoro a chi lo fà.E' scappato, andato davanti le sue responsabilità....la nostra Rita poteva fare altre scelte.... ma sta percorrendo la strada più difficile, soprattutto per la sua giovane età...la maternità da donna sola e nubile.Non è facile, non lo sarà neppure più avanti, quante spiegazioni, quante mortificazioni, solo le braccia della figlia sapranno consolarla.E come spiegare alla bambina il comportamento del padre. Immaginate un poco tutto quanto è riservato a chi sceglie questa strada........io so...lo vivo da sei anni con mio figlio nato da una relazione extraconiugale.... lui è stato una scelta, la mia scelta di vita, non un incidente.......  io non ho avuto botte, quelle no, ma ho subito violenza psicologica ..oh! si...imposizione di volontà....oh! si....e so cosa vuole dire non riuscire a liberarsi di un vincolo  tanto forte con un uomo che in qlc modo ti domina. Solo la nascita di mio figlio ho avuto  la forza di vedere chiaramente cosa vivevo e cosa stavo facendo  e cosa lui non faceva..assumesi le proprie responsabilità....Rispondo solo questo a chi legge e pensa minimamente di puntare un dito contro Rita, contro me, o chiunque altra scelga la VITA:Bisogna vivere per capire.... VIVERE....avere il coraggio di VIVERE.....assumendosene la RESPONSABILITA' del vivere stesso, delle scelte fatte e da fare.Noi ci possiamo guardare allo specchio al mattino.....stanche, disfatte alle volte....noi si.Del padre di Francesca non posso dire altrimenti.Il padre del mio....lo può fare a capo chino, grazie a me...che per il BENE di mio figlio ho mediato...ma ho potuto agire così per la mia età matura che mi consente di ragionare sulla esperienza del vivere.Anche Rita imparerà e sarà la figlia ad insegnarle come muoversi e cosa fare...... solo lei.Scusa Rita per questo inserimento.....Un abbraccio tra persone che hanno un cuore che batte.....