Creato da riunyo0 il 11/02/2007

Confini infiniti

oltre i margini

 

 

Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 23 Dicembre 2007 da riunyo0
Foto di riunyo0

Sto camminando, insieme a tanta gente, sola.

Sto scivolando senza meta sopra un cumulo di sabbia desertica, arrivero' in fondo senza sapere a cosa e' servito.

Sono foglia autunnale, trasportata da un vento incessante che non mi da tregua,sono luna abbagliante dentro un pozzo.

E nessuno mi cattura, esisto dentro di me, con me.

Inizio una vita nuova, comincio dal corpo. Puo' sembrare facile ma quando le cattive abitudini prendono il sopravvento tutto diventa complesso. Anche semplicemente cucinare un risotto.

Ci vuole tempo, il tempo mio nemico da sempre,con quel soffio instancabile continuo, ritmico, con scadenze cicliche. Alcune naturali come le stagioni, il giorno e la notte, altre artefatte, costruite da noi, quelle che creano stress che ti allontanano dalla terra, dal tuo corpo.

E' ritmo. Il ritmo che rende  Gioia, entusiasmo. si puo' far diventare armonia il tempo che scorre. Si puo' camminare lenti senza perdersi nulla.

Sento che si puo' , che non si vive solo  un sogno........sentimenti fantasia colori suoni e profumi , lontani dissimili da cio' che siamo soliti vedere, ascoltare, sentire, vivere, ma tutto dipende da noi.

Quel gesto mai compiuto, quel faticoso compito da fare, quella frase mai detta, quella maledetta indolenza che ti paralizza, quello che pensi sia difficile, si trasforma inevitabilmente in impossibile.

Allora quando si compiono azioni diverse, quando l'esigenza, la necessita' e' piu' forte dell'abitudine allora solo allora dipende da noi. La decisione diventa volonta', passione desiderio, ricerca......

Allora tutto cambia.

 
 
 

Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da riunyo0
Foto di riunyo0

Ieri ho incontrato l'uomo dei miei sogni. Quello che che ti scuote senza fare niente. Che ti fa sentire vera.

L'uomo che vorresti abbracciare quando torni a casa stanca da una dura giornata e farti amare. Dolcemente. Un uomo rude all'apparenza ma in  quel momento ho fatto una fotografia alla sua anima. E' l'amore del cuore, il cuore che pulsa la vita che fa nascere entusiasmi e senti la vita.

Era bello nella sua complessa semplicita', era lui. Lo immaginavo accanto a me serio, innamorato di me.

Un amore, fatto di verita' di realta' affrontata vissuta insime, vicini ma non dipendenti innamorati veramente. no la passione ma il gioco la liberta dell'amore. il vero no l'illusione. no la paura l' attacamento. La forza di entrambi che diventa voglia di stare vicini senza calpestarsi.

E allora ho sognato..............l'ho visto seduto su di una poltrona leggere un libro di  favole indiane e leggerlo ad alta voce per rendermi partecipe. L'ho visto con gli occhiali , fermo , fiero, orgoglioso, mentre cerca di immaginarsi la scenografia di un musical.

E si e' un artista. Un ballerino. E cavolo come vorrei ballare con lui. Un ballo solo per noi. Ispirare tanto amore da rendere unico il modo di ballare insieme.

E' comunicare................E' l'amore che riconosci, che non hai dubbi e' quello che hai dentro per te stessa e il rispetto che provi per quella persona che non tradiresti mai, che non te ne viene la voglia, che perbacco e' lui solo lui.

Questo amore non lascia spazio alla confusione, che ti capisce al volo senza parlare che non e' egoista, che non si chiude in uno stupido orgoglio, che non ti abbandona. e che ricorderai per sempre................................

Anche dovesse finire.

 
 
 

DEDICATO A TUTTE LE DONNE

Post n°7 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da riunyo0

COME COMINCIARE UNA LUNGA STORIA…………

DALL’INIZIO……….

Tanto tempo fa In un epoca lontana, in un paese chiamato ILLUSIONE,

viveva una bambina………..

Non sapeva ancora quale tesoro ella custodiva, e spesso vagava alla ricerca di qualcosa…........Felicita, amore……..

Non sempre in quel vagare c’era confusione, ma qualche volta regnava assoluta e in quei momenti, allora, tutto diventava polvere e fuoco . Era il suo inferno e tutto intorno Terra bruciata.

Sapeva che quella confusione non le sarebbe appartenuta per sempre e continuava a cercare una risposta a tutto ciò che la circondava.

All’inizio i temi erano l’amore che provava per i suoi genitori, ma che non riusciva ad esprimere e col tempo questa difficoltà diventò ribellione…….rabbia…….cinismo

Crescendo si buttò in ogni situazione che le rendeva carattere, orgoglio, e mise MURI che la separarono da quella ormai lontana bambina carica di amore.

L’amore che sentiva dentro presto venne messo in un angolo, lasciando il posto alla ragione.

NON C’ERA PIU’ LA BAMBINA MA UNA DONNA ORMAI STANCA.

Quando mi hanno chiesto di cantare una canzone per questa occasione ho subito pensato: “bene, posso scrivere in musica qualcosa che da un po’ di tempo vorrei comunicare……..

Quale occasione migliore!”

La prima cosa che pensai con emotivita’ fu “ Scrivero’ un testo che ci rappresenti tutte un testo dove descrivere la DONNA che cerca l’amore e nell’amore realizza se stessa………anche nell’amore travagliato, sofferto, perche’ le donne godono, a volte, a vivere queste storie contorte…………poi ancora la passione, gli incontri che fanno battere il cuore, gli sguardi, i corteggiamenti……le dolci parole sussurrate.

Storie ETERNE o brevi come il battere di ciglia……sempre intense, vissute, stracciate poi dimenticate.

Queste sono le donne, ho detto!

Pausa…………Spingo oltre lo sguardo e Vedo

LA DONNA. 

DONNA MADRE SORELLA NONNA AMICA COMPAGNA DI AVVENTURE E DI SCOPI COMUNI.

Vedo il suo viso, il suo sorriso il suoi dubbi, la sua lotta incessante, costante, calma, armoniosa vedo i suoi SOGNI.

E tutte voi che cosi’ poco conosco.

COMPAGNE DI VITA!

Mi fermo un attimo, con la mente che viaggia veloce su questo binario…….

Ma le immagini si susseguono, non lasciano posto ad altro, ed e’ bellissimo cio’ che vedono i miei occhi.

Immagini di donne con visi a volte stanchi e dolci sorrisi…..

Visi di donne cosi’ lontane cosi’ vicine.

Con ognuna un grande sogno realizzato e un altro ancora.

Avrei  voluto sapervi regalare un pensiero speciale

Avrei voluto dedicarvi una canzone capace di esaltare la vostra unicita’ bellezza  e armonia.

Bussare dolcemente alla porta del vostro cuore, senza scuotervi troppo e aprire insieme a voi la mia vita.

Sentire la grandiosita’ della vita, INSIEME……..COSI DIVERSE! COSI’ SPECIALI!

E ancora sogni, sogni passati coltivati e abbandonati

Sogni presenti, reali, concreti, veri

E sogni futuri ancora da immaginare.

DONNE con tanto entusiasmo fanciullo e saggezza antica che mai si separera’ perche’ le donne sanno dar voce ai loro sogni.

Meravigliose Bambine che conquistano il ritmo MERAVIGLIOSO DELLA VITA-

Mai mi sono sentita cosi’ libera di esprimere cio’ che sto provando.

Mai cosi’ capace di ascoltare la MIA BAMBINA di darle voce carattere.

Mai cosi’ lontana da condizionamenti e giudizi.

Ho guardato dentro me con quel coraggio (non troppo) necessario che ha permesso di dare dignita’ a questa donna.

Non vedevo perche accecata di arroganza.

E poi miracolo……….ho visto gli altri.

E tutto cio’ che c’e’ di bello.

SONO COSI’.

Donne dispettose, timide, prepotenti chiuse schive pettegole, civette, eleganti.

ELEGANTI CIVETTE.

E vi ho amate e ho amato i vostri sogni.

Ho ripercorso la mia vita, ho visto uomini………..andare-tornare.

E poi ho visto che se c’era una costante nella mia vita e’ stato il viso di una donna.

AMICHE che mi hanno accarezzato il cuore, a volte preso a pugni, ma sempre vicine.

Le donne sanno abbracciare una causa fino in fondo con grande passione.

Ho tanti ricordi ed ognuno legato ad una carissima amica……..Sono tante….

Non nel numero, forse, ma di sicuro nella grandiosita’ di questo sentimento.

Donne che sanno superare ogni ostacolo.

Donne che si stringono l’un l’altra.

Donne…………avrei voluto dirvi tutto questo e qualcosa di piu’.

Cantare una melodia che esprima quanto siamo MERAVIGLIOSE.

 

 

 

 
 
 

Il mare della morte

Post n°6 pubblicato il 12 Aprile 2007 da riunyo0

Il Lago di Aral si trova in Asia Centrale a cavallo tra l'Uzbekistan occidentale ed il Kazakistan meridionale. Vedere ciò che resta dello specchio d'acqua - un tempo il quarto Lago più grande del Mondo per estensione - è praticamente impossibile a immaginemeno che non siate nelle condizioni di sorvolare la zona con un elicottero.

Durante il nostro viaggio in Uzbekistan, nell'estate del 2001, ci siamo spinti sino a Moynaq la città che più di altre porta i
segni della scandalosa tragedia del Lago di Aral, anzi dei laghi da quando nel 1987 si è diviso in due.

Un tempo uno dei maggiori porti dell'Aral immagineSea e sede di operose industrie di conservazione del pesce, oggi Moynaq si trova a quasi 80 Km dall'acqua: è un luogo fortemente condizionato dal
disastro ambientale e ciò che resta della potente flotta di pescherecci è un desolante cimitero di navi inclinate e arrugginite che abbiamo visto con i nostri occhi. La popolazione di Moynaq è in diminuzione: oggi ci vivono circa 2000 anime, in massima parte di origine Kazaka, che risentono pesantemente degli effetti della desertificazione e dell'inquinamento: malattie, deformazioni, clima torrido in estate e gelido in inverno, fastidiose tempeste di sabbia e sale.

I
l "benvenuto" in città ve lo darà un
cartello posto all'entrata su cui è disegnato un enorme pesce. Il ricco passato di Moynaq legato alla pesca e alla presenza di industrie ittiche è descritto nel Museo allestito presso la Scuola di Musica: foto, dipinti, plastici, modellini di pescherecci in miniatura e persino qualche scatola ossidata contenente pesce salato vi racconteranno come era un tempo Moynaq. Due i cimiteri delle navi: il primo è vicino un deposito di gas, l'altro è nei pressi della centrale elettrica. Non pensate che la gente del luogo, imbarazzata per l'accaduto, vi aiuti a trovare i siti. Noi - dopo aver visitato i relitti - abbiamo trovato sbarrata la strada del ritorno da copertoni e  vecchie marmitte. Abbiamo pensato ad uno scherzo dei bambini, ma non c'è dubbio sul fatto che gli abitanti del luogo siano scocciati dal continuo andirivieni di turisti.

Gli abitanti, con una buona dose di autoironia, dicono che se ciascuno dei visitatori avesse portato un secchio d'acqua, Aral sarebbe tornato come prima! Paradossi a parte, il disperato e inutile tentativo di ristabilire lo stato dei luoghi risiede in putridi acquitrini in cui si abbeverano le greggi. Poco più lontano sorge un
monumento ai caduti delle guerre: sorge in cima ad una collina che si eleva a picco su quelle che un tempo erano le sponde di Aral.

(dal web)

 
 
 

Tra divino e (molto) profano

Post n°3 pubblicato il 09 Aprile 2007 da riunyo0

immagine

 
 
 
Successivi »
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

DIRE STRAITS

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I MIEI BLOG AMICI

Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

riunyo0MAN_FLYOpen.The.Gatesnoopy02dglBraveHeartiononmale43mappadelmalandrinoHenryVMillercioccatapikky.ggabrielearietefruttiartosgibson21rikrok0orkelio
 

ULTIMI COMMENTI

ti sorrido amica mia meravigliosa... quando non scrivi...
Inviato da: cioccata
il 17/12/2007 alle 00:18
 
A suo modo michelangelo volle unire uomo e dio con...
Inviato da: riunyo0
il 13/04/2007 alle 00:29
 
Dissacrante. Sarebbe da censurare, è un po' troppo...
Inviato da: cioccata
il 11/04/2007 alle 13:28
 
La promessa di saziare più che si può l'anima è un...
Inviato da: cioccata
il 10/04/2007 alle 20:21
 
questa gif è bellissima!
Inviato da: bluewillow
il 10/04/2007 alle 18:50
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963