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Una visita nella culla dei Malatesta

Post n°9 pubblicato il 05 Ottobre 2010 da eremita80
 

"Romagna solatia, dolce paese, cui regnarono  i Guidi e i Malatesta....."con questi versi il grande Poeta Giovanni Pascoli nato a San Mauro Pascoli decantava la bella terra di Romagna.

Una terra governata per oltre 3 secoli dalla possente famiglia dei Malatesta, il cui capostipite il Mastin Vecchio ebbe la sua dimora a Verucchio.

La Valmarecchia fu la culla del loro dominio, simbolo della loro potenza le  rocche, i castelli, i borghi medievali fortificati, che sorgono ovunque.

Le distese di ulivi e vigneti, i frutteti, i pascoli, i boschi buoni per funghi, castagne, tartufi regalano un paesaggio diversificato e i colori, i profumi  rendono questo paesaggio una campagna perfetta di una bellezza unica.

Chi ama viaggiare  ed è  alla ricerca di luoghi suggestivi, può scoprire nella zona della Valmarecchia , appartenente alla Provincia di Rimini,  un suggestivo entroterra rimasto legato al Medio Evo.

Ognuno di questi antichi feudi con le loro tipiche abitazioni rurali rispecchia il gusto, l'atmosfera di un antico passato.

Un itinerario  per visitare, scoprire e conoscere una vallata così interessante, può essere percorso:

in macchina, o in mountain bike costeggiando il letto del fiume Marecchia fino a Novafeltria  oppure seduti comodamente sui sedili del Bus la Collinea che fa servizio fino alla fine di settembre.

Partendo dal centro storico di Rimini si segue la valle del Fiume Marecchia, un tempo vero e proprio "mare" e si arriva alla zona pianeggiante di Santarcangelo di Romagna e delle amene campagne di Poggio Berni.


Santarcangelo di Romagna è una cittadina piacevole e caratteristica, che è riuscita a mantenere un solido legame con il proprio passato e le proprie profonde tradizioni.
Assolutamente da non perdere la parte cosiddetta "alta" del borgo caratterizzata dalle incantevoli contrade le cui serpentine si snodano sotto gli imponenti profili del Campanone (sec XIX) e della Rocca Malatestiana (edificata nel 1300 e aperta al pubblico solo su prenotazione tel. 081-5751828)


Da visitare: le Grotte tufacee, la Chiesa della Collegiata, il Laboratorio Marchi (per le tele stampate) e, appena fuori l'abitato, l'incantevole Pieve di san Michele Arcangelo, risalente al sec.. VI - VII. d' importanza nazionale il Museo Etnografico: Museo Usi e Costumi d.Romagna, la bottega del Mangano.

Infine la Rocca Malatestiana costruita da Galeotto Malatesta nel 1247,  dell'antica fortezza oggi è rimasto solo il Mastio a base quadrats del 1386 e l'ampliamento con 3 torri poligonali fatte edificare da Sigismondo Pandolfo Malatesta nel 1447. Gli interni del castello, che appartiene ai Colonna,  sono stati più volte rimaneggiati nel corso dei secoli.  Sono visitabili tre sale con mobili del 1600 e un bel cortile interno con cisterna. La visita è su appuntamento 0541/620832


Poggio Berni


Inoltrandosi fuori nelle verdi campagne a pochi  chilometri, è possibile ammirare palazzi nobiliari (alcune dei quali sono stati finemente ristrutturati ed attualmente adibiti ad eleganti strutture di ospitalità) ed interessanti edifici cosiddetti "popolari" di Poggio Berni.
Fra i primi, citiamo Palazzo Marco Santi (sec. XIII) e Palazzo Astolfi (Sec. XVII), mentre tra il secondo genere di edifici merita una visita il Molino Moroni il quale, grazie ad un ambiente perfettamente conservato, svela mirabilmente le tecniche di lavoro impiegate presso i mulini della Valmarecchia.
Proseguendo l' itinerario lungo la strada provinciale, allontanandosi da Santarcangelo, si giunge i breve tempo a Torriana, l'antica "Scorticara", dominata dall'alto dal Castello di Montebello.
Il borgo di Montebello - nonostante debba gran parte della sua popolarità proprio all'antica Rocca posta sul punto più alto del borgo e resa famosa per la leggenda che la vorrebbe abitata dal fantasma di una bambina di nome Azzurrina - è una realtà molto interessante anche da un punto di vista storico.
Sia il borgo di Torriana che la Rocca di Montebello offrono interessanti testimonianze della famiglia dei Malatesti. Essendo presenti, in entrambi i centri, castelli e ruderi di torri costruite durante la dominazione dell'antica famiglia riminese.
A Torriana, inoltre, non si può tralasciare una visita alla chiesa locale all'interno della quale sono conservate pregiate tele del diciottesimo secolo di scuola romagnola.
La torre quadrata, risalente al 1200 e dalla quale deriva il nome moderno di Torriana, è ubicata sulla sommità di uno dei due colli rocciosi che danno identità al luogo, dominando l'intera valle del fiume Marecchia. Quel che resta dell'antico manufatto, recentemente consolidato, si staglia netto sulla pianura ed è visibile da lontano. Anticamente la costruzione di ponti la collegava alla Rocca.
Scendendo la gradinata della piazza di Torriana, sulla destra, zampilla una fontana singolare, è "L'Albero dell'acqua", una fantasiosa creazione del poeta e sceneggiatore Tonino Guerra. La scultura ricorda il fiume Marecchia e le sue acque vivificatrici che attraversano terre, memorie e sogni.
Raggiungibile a piedi, il santuario della Madonna di Saiano

Verucchio
Di rimpetto ai borghi di Torriana e Montebello, posto un su alto masso che si erige imponente dall'altro lato della vallata, a solo 10 minuti di macchina, si arriva ad una delle capitali malatestiane, da considerarsi la più antica di tutte: Verucchio.
Il borgo di Verucchio è caratterizzato da un bel centro storico dominato dalla presenza di due possenti fortezze. Da visitare assolutamente la Rocca Malatestiana, fatta edificare dal capostipite fondatore della casata dei Malatesta, il leggendario Mastin Vecchio, detto il "centenario" proprio perché ebbe una vita di lunghezza straordinaria per i tempi: 100 anni!
All'interno della  Rocca interamente visitabile sono:
-    La Sala Grande
-    Le varie stanze che ospitano abitualmente mostre e interessanti allestimenti
-    Il Mastio con il suo terrazzo panoramico da cui si ammira uno stupendo panorama
-    Le segrete
-    La capiente cisterna del XIII secolo (28 mc) tuttora perfettamente funzionante
-    Lo spalto
-    La guardiola e la torre dell'orologio

Attualmente la Rocca del Sasso ospita una notevole collezione di armi medievali; è possibile ammirare, oltre al modello della prima bocca di fuoco comparsa in occidente, alcune armi ad avancarica , armature quattrocentesche, archibugi e una possente bombarda del XV secolo
Da visitare, inoltre, la Porta e la Rocca di Passerello, le Mura del Fossato, la Chiesa Collegiata e, appena fuori il centro abitato, la Pieve risalente al X° secolo ed il Convento francescano fondato nel 1215 e famoso per un enorme cipresso di ben 700 anni di vita!
Ma a Verucchio è possibile trovare anche delle ulteriori, straordinarie testimonianze di una particolarissima civiltà che qui si sviluppò  tra il IX ed il VII secolo avanti cristo: la civiltà Villanoviana. I meravigliosi oggetti provenienti dagli scavi delle sue necropoli disseminate attorno all'abitato di Verucchio sono stati splendidamente ricomposti e raccolti presso il Museo Civico Archeologico della città, dando vita ad uno dei "tesori" più preziosi di questa parte d'Italia.

Itinerari che possono essere effettuati in qualsiasi periodo dell'anno.

 
 
 
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