RIVISTA GIURIDICA

RIVISTA GIURIDICA ONLJNE - DIRITTO EUROPEO - DOTTORE RAPHAEL MOSCHEN


Corte a mettersi sulla difensiva, ponendosi come estremo baluardo di valori costituzionali supremi che nessuno pensa di intaccare.Ritengo pertanto inopportuno l’atteggiamento di gelosa difesa delle proprie prerogative in nome dei principi supremi, che la Corte manifesta nei confronti del giudice comunitario: non sono questi, infatti, in discussione, ma semmai l’equilibrio e il bilanciamento tra diversi principi, interni al sistema costituzionale comune. E’ in discussione, ad es., il rapporto tra diritti individuali, diritti sociali e il mercato, in ordine al quale una Corte che intervenga su un bilanciamento fatto da altri rischia di trovarsi di fronte ad alternative troppo rigide per poter essere efficacemente sciolte.Lo stesso dialogo a distanza, che ormai da qualche anno sembra essersi instaurato tra la Corte di giustizia e quella di Strasburgo, presenta due interlocutori dotati di diverse culture istituzionali: la prima maggiormente attenta ai profili economici dei diritti, l’altra agli aspetti più intimamente costituzionali (libertà, eguaglianza, ecc.): come non auspicare allora che i giudici costituzionali nazionali, la nostra Corte in particolare, trovino gli strumenti adatti per inserirsi in questo dialogo?Le riflessioni prima sviluppate sul rinvio pregiudiziale e sulla sua possibilità di essere impiegato come strumento di comunicazione tra le Corti nella definizione dei controlimiti e quindi per operare bilanciamenti tra interessi costituzionali diversi, che siano accettabili nell’uno e nell’altro ordinamento, possono essere un primo suggerimento.L’altro riguarda la Corte europea dei diritti dell’uomo e la sua recente tendenza a denunciare violazioni strutturali della Convenzione: se, in mancanza di interventi legislativi risolutivi, la Corte costituzionale trovasse il modo di assegnare alle sue decisioni un valore diverso da quello di mere raccomandazioni, sicuramente compirebbe un passo significativo nella direzione auspicata.