Tra le mie parole...

La galleria d'arte della vita


Le vite sono opere d’arte. Ogni vita è come un quadro nel quale linee, colori e sfumature si uniscono in una perfetta combinazione. Osservare una vita è come entrare in una galleria d’arte.A volte la vita sembra ricomporsi in un bellissimo quadro di Caravaggio. Sono i momenti della vita in cui è l’equilibrio a fare da padrone. Non ci sono colori forti…tutto si ricompone dentro una perfetta combinazione di tonalità. Osservando si ha l’idea di un’immensa tranquillità e di pace dei sensi.
Continuando nella visita, si trova la sezione dedicata a Picasso. Sono i momenti della vita in cui ci si sente confusi, rabbiosi…in cui le linee diventano improvvisamente spezzate, i colori scuri. La tranquillità viene meno, e tutto è scombinato…in un disordine che sembra non modificabile. La rabbia si mescola alla sensazione di confusione e sembra non volersi placare, sembra non volersi modificare.
La visita continua, e si entra nella sezione di Van Gogh. Quella in cui la vita diventa una scommessa: si attenuano le linee spezzate, i colori scuri ed opachi…ma non torna neppure la tranquillità del Caravaggio. Si ha l’impressione di aver perso le redini e l’unico modo per andare avanti è vivere giorno dopo giorno, istante dopo istante, pennellata dopo pennellata. Lentamente le sfumature cominciano a riaffiorare, nel susseguirsi delle pennellate che vanno componendo il disegno sulla tela.
Il giro continua tra le opere di Munch. E’ il momento della disperazione, quegli istanti della vita in cui ci si chiede il perché ma non si trova una risposta. I colori si fanno improvvisamente tenui, quasi inesistenti. Le linee scompaiono: nessun contorno a definire ciò che sta succedendo. E’ la sensazione di smarrimento, quella che non lascia spazio ad altro, che rende tutto così insignificante.
Poi si arriva alla sezione di Dalì. Sono quegli istanti della vita in cui si capisce che le cose non sempre sono così come ci appaiono. Quando, maturando, ci si rende conto che a volte le cose bisogna imparare a vederle anche sotto un’altra luce, sotto un’altra angolazione. Non fermarsi a ciò che pensiamo a primo acchito. Sono i momenti della vita in cui siamo chiamati a dare un’interpretazione a ciò che ci accade, anche se all’inizio ci sembra tutto così sfuggente, perché fermandosi all’apparenza, si vede un solo lato delle cose. Ma la luce comincia a tornare … lentamente.
Per arrivare, infine alla parte della galleria dedicata al Botticelli, dove l’allegria, il sorriso e la gioia tornano a farla da padroni. I colori si riaccendono, le sfumature tornano a dominare e tutto si ricompone sulla tela come un bellissimo spezzato di vita dove ogni soggetto sembra collocato perfettamente al suo posto e l’aria sa di gioia, in un turbinio continuo di colori vivi.
Siamo fortunati. Questa galleria noi la attraversiamo tutti i giorni e abbiamo la possibilità di vedere tutte le opere. C’è chi si sofferma di più in una sezione, chi più in un’altra…ma alla fine non c’è opera che ci sfugga. Non ci hanno chiesto di pagare un biglietto…è una visita gratuita…a noi l’incarico di interpretare ogni opera perché tutto, alla fine, si ricompone nella grande tela della nostra vita.Non v’è rimedio per la nascita e la morte salvo godersi l’intervallo.George Santayana