Tra le mie parole...

AAA commessa normale cercasi!


C’è una particolare categoria di lavoratori che proprio non sopporto: le commesse invadenti! Si tratta di quelle simpaticissime ragazze che sembrano perennemente afflitte da una paresi e che ti aspettano come un avvoltoio all’ingresso del negozio.Non fai in tempo ad entrare che…zac! Già ti stanno alle costole e con quel sorriso smagliante che uno si chiede: “Cosa c’avrai da ridere, che già so che ti lascerò almeno 200 euro!”, allegramente ti chiedono…serve qualcosa??? Beh, no…guarda, sono entrato nel tuo negozio perché avevo voglia di vedere di che colore è la moquette sulle pareti! Ma guarda questa!Beh, altrettanto gentilmente rispondo: no, volevo solo dare un’occhiata…ed è lì che inizia il pedinamento. Puoi spostarti in tutto il negozio, attraversarlo per cento volte, ma tanto te la trovi sempre alle calcagna, allora gli fai il sorrisino…come per dire: Non hai capito che ti devi levare dalle palle??? Ma quella NO, imperterrita continua a seguirti come un cane da tartufo! Per ogni capo ha sempre la parola giusta: questo si addice al colore dei tuoi occhi, quello al colore dei capelli, questo ti starebbe benissimo…e che cavolo…stattene maledettamente zitta, altrimenti lo vedi quel capo li??? Tutto nero??? Sarà dello stesso colore dei tuoi occhi tra un po’!Ogni capo che sposti, viene immediatamente piegato e rimesso a posto in un nanosecondo…quasi che ti viene da pensare: Cavolo, a casa mia quando mamma fa le pulizie mi fa meno ansia! Per arrivare al momento clou…quello in cui trovi qualcosa che ti piace! Improvvisamente diventi il George Clooney della situazione, lo provi e quando esci dal camerino quella (sempre con la paresi) ti fa sentire il più figo, il più bono dell’universo!!! D’improvviso comincio a pensare che Hollywood mi attenda…e già mi vedo lì a recitare: “Domani è un altro giorno”…Va beh, dopo cotanta bellezza, non puoi esimerti dal comprare…arrivi alla cassa e sempre quella commessa odiosa ti fa il conto…e quando lo vede scritto sul display della cassa, quel sorriso a 50 denti iniziale, diventa un sorriso a 500 denti (tanto chi compra, se li gioca tutti quando la simpatica signorina ti spara quel conto con tanti zeri da non entrare nel display)!Beh, almeno l’acquisto è fatto, la commessa non dovrai vederla più, per un bel po’…ma arrivi a casa e ti specchi e ti scopri diverso: altro che George Clooney…vedi che quel vestito è orrendo e tu sembri più che altro Lino Banfi in “L’allenatore nel pallone”…ma che fine ha fatto il George che è in me??? Scomparso….e allora la rabbia sale…inevitabilmente perché capisci che quell’avvoltoio ha mentito, ha spudoratamente mentito!Ma che ci vuoi fare…è il suo lavoro, e a te rimane un vestito orrendo, un portafoglio mezzo vuoto…ma anche cinque minuti da George Clooney and the show must go on!Strappa all’uomo medio le illusioni di cui vive, e con lo stesso colpo gli strappi la felicità.Henrik Ibsen