Tra le mie parole...

La sindrome del toro da monta


La sindrome del toro da monta colpisce il vacanziero medio nel periodo delle vacanze estive.Si tratta di una malattia particolarmente diffusa, senza alcuna distinzione di sesso o età. Normalmente si diffonde a partire dalle prime settimane di luglio, per protrarsi fino alla fine di agosto, con considerevoli picchi specie nelle settimane centrali del mese di agosto.Sintomi: la sindrome del toro da monta si manifesta con i primi caldi, ma raggiunge il picco massimo nel periodo delle vacanze estive fuori porta. Non ci sono sintomi particolari. Apparentemente chi è colpito dalla sindrome del toro da monta non presenta escoriazioni, né sintomi di instabilità mentale. Una volta raggiunta la località turistica si nota una irrefrenabile voglia di avere rapporti sessuali. Il sesso diventa l’unico obiettivo di tutta la vacanza, sia che ci si trovi in Sardegna che al Polo nord perché i monumenti o i bei posti di mare diventano particolari irrilevanti. Tendenzialmente chi è colpito da questa sindrome scruta le sue prede per giorni interi, e normalmente il suo occhio si sofferma su 15/20 persone contemporaneamente. La logica del ‘ndo cojo cojo è fondamentale per chi è colpito da sindrome del toro da monta. Basta un accenno della controparte, un occhiolino non voluto che l’istinto inizia il suo corso. Il malato di questa sindrome può accusare sintomi di instabilità emotiva se, all’inizio del terzo giorno di soggiorno nella località estiva, non è ancora riuscito a soddisfare i suoi appetiti sessuali.La sindrome del toro da monta non è infettiva, anche se gli studi sono ancora in corso. Ci sono strane situazioni di possibile trasmissione quando chi ne è colpito si trova in gruppo. In quel caso alla logica del ‘ndo cojo cojo si sostituisce quella del “volemose bene” o quella del “se non ce stà con te girala a me!”. Sono ancora in studio i possibili effetti su gruppi, per valutare se è il gruppo che influenza il singolo o viceversa.Possibili rimedi: non ci sono medicinali per curare la sindrome del toro da monta. Le uniche soluzioni possibili sono due: o trovare qualcuno disposto a soddisfare i propri appetiti sessuali in un atto di estrema bontà, oppure rivolgersi alle cure tradizionali. E’ stato scientificamente provato che chi ricorre ai metodi tradizionali in vacanza, viene puntualmente colto da manie di autolesionismo per aver speso 1.500 euro e non essere riuscito nel proprio intento. In questo caso la visita dallo psichiatra è fortemente consigliata.Cure alternative: andare in villeggiatura presso una casa di riposo locale con età media di 85 anni.Ulteriori avvertimenti: sindrome del toro da monta o no…USATE IL PRESERVATIVO e non fate i coglioni!!!In principio era il sesso…In principio era il verbo…No, in principio era il sesso.Antonio Gramsci