Tra le mie parole...

Amico


Parli dell’amicizia e non sai mai come descriverla. Perché di amicizia si parla, ma spesso se ne parla a sproposito. Apri l’home page di un blog e trovi la sezione dedicata ai blog amici, ma l’amicizia si vede da un blog o dal numero di visite che il tuo presunto “amico” ti fa? No, non credo.Ok, questione di nomenclatura, nulla di più. Ma esiste l’amicizia in Internet? Ho sempre pensato di no. Perché ho un’idea dell’amicizia così terribilmente alta che mi rimane difficile definire amico chi non ho mai visto nella mia vita e chi, forse, non incontrerò mai nella mia esistenza.Eppure nel fatato mondo di Internet tutti sono amici di tutti. Sono tuo amico se ti vengo a trovare e ti lascio un commento, ma non lo sono più se magari entro non loggato e mi soffermo a leggere i tuoi post senza commentare. Perché l’importante non è leggere ciò che scrivi, ma lasciare una traccia di me magari avendo letto le prime tre righe di un tuo post.Ecco, qui sta l’errore. Ora capisco perché l’amicizia viene così spesso abusata. Perché l’amico non è quello che parla sempre, quello che ha sempre la buona parola. L’amico è quello che, prima ancora di parlare, ti sa ascoltare. L’amico si siede davanti a te, ti guarda e capisce. L’amico non ti dice nulla, aspetta che sia tu a parlare…resta in silenzio a scrutarti e lo fa con uno sguardo così terribilmente penetrante che alla fine le parole ti vengono fuori come d’impeto, senza riflettere. E se l’amico vede che non parli, non si rassegna: ti stressa, ti chiede, ti cerca, perché per lui le tue parole valgono più delle sue. Si, credo che l’amico sia quello che ascolta prima di tutto. Poco importa che poi sappia darti il consiglio giusto: errare è umano. Ma lui non erra mai quando si tratta di carpire ogni piccola emozione dalle tue parole. Lui è sempre lì, curioso come un bambino alle prese con il primo aquilone. E la sua è sempre una curiosità sana, di quelle che assomigliano a una mano tesa quasi a dirti: guarda che ci sono, stupido…prendila!La vera magia dell’amico: ascoltare. E allora quando ne trovi uno, non stai a chiederti dove l’hai incontrato e perché. Non ha importanza che ti ascolti da un monitor, al telefono, o guardandoti in faccia. Anzi a volte saperlo al di là di un monitor è ancora più difficile, perché sai che quando vuoi stringerlo, abbracciarlo, dirgli grazie con una pacca sulla spalla non puoi farlo, perché lui è di là…ti scruta, ti ascolta, percepisce ogni tuo piccolo momento di stanchezza, delusione, tristezza e, come un leopardo che ha avvistato la preda, è pronto a saltare addosso ai tuoi pensieri e a investirli con una forza soltanto pari a quella di un ciclone, ma in cambio non puoi dargli niente, nemmeno il tiepido calore di un abbraccio.Gli amici sono divoratori di emozioni. Instancabili parlivori, si parlivori…quelli che si cibano di parole! A volte si sbilanciano a darti un consiglio, a volte preferiscono tacere. Ma sempre ti ascoltano. E in un mondo in cui tutti parlano, gridano, coniano slogan per farsi sentire…il potere del silenzio vince su tutto. D’improvviso quel silenzio vale oro. Non chiederti dove l’hai trovato, non farlo mai. Non chiederti quanto durerà. Limitati a vivere e a sentire che lui c’è. Lo senti vicino? Ti ascolta? Basta, è sufficiente. Nel mondo impalpabile dell’eccesso, della vanagloria, dell’insoddisfazione e dell’effimero, tu hai trovato qualcosa di più grande. Hai trovato un amico.Amico è uno che sa tutto di te e gli piaci lo stesso.Anonimo