Tra le mie parole...

Pensieri orientali...


Pazzo agosto. L’agosto orientale. 6 agosto 2008 e il pensiero vola all’est. Si, proprio la dove tra poco milioni di persone punteranno gli occhi su uno stadio. Tutto il mondo a guardare, curioso di conoscere, di scoprire i mille colori dei giochi olimpici. Ma il 6 agosto non è solo il preludio alle Olimpiadi. Sempre all’est, ma un po’ più in là…oggi si ricorda. E’ la giornata del ricordo. Milioni di fiammelle accese a ricordare la distruzione. 6 agosto 1945, ore 8.16…il mondo cambia sotto i bombardamenti di una bomba atomica sganciata a guerra ormai conclusa. Il mondo si sveglia con la notizia di una città o molto di più rasa al suolo, con la notizia di milioni di vite spezzate. La potenza devastante dell’uomo, la follia pura dell’essere umano.E allora guardo all’est, alle Olimpiadi. Ogni volta a celebrarle, a ricordare la pace e la fratellanza che dovrebbe unire i popoli in quest’occasione. I Greci, i saggi Greci bloccavano ogni rivalità. Per un momento ogni guerra si fermava…perché le Olimpiadi valevano di più. Per confrontarsi a colpi di giavellotti o dischi e lasciare da parte armature e scudi.Dov’è quello spirito?! Preparazioni rumorose di una cerimonia d’apertura si contrappongono al silenzio assordante di un popolo in lutto che dopo tanti anni ricorda chi è morto ingiustamente. La pace che non c’è. La pace che tutti cercano ma non si trova. E tutto questo è ancora più strano se si pensa che quelli che dovrebbero essere i giochi della pace e dell’amicizia si svolgono dove i diritti umani sono quotidianamente violati. Centinaia di persone condannate a morte ogni giorno. Crimini efferati passati nel silenzio. Eserciti che sparano sulla folla.E allora mi chiedo…cosa sono le Olimpiadi? Che cosa rappresentano? Vorrei un cerchio rosso per rappresentare l’amore, uno giallo per il sole che porta la luce sulle civiltà, uno verde come i prati fioriti dove la gente possa tornare a camminare, uno azzurro come il cielo limpido senza tracce di aerei o di bombe atomiche. Ma voglio pure quello nero perché quello è il diverso in mezzo alla normalità.Pensieri d’agosto, pensieri che volano all’est. Non ho mai amato le belle facciate che nascondono altro. Alle facciate ho sempre preferito i fatti. E per me, oggi, le migliaia di candele posate a Hiroshima valgono più di tante bandiere, medaglie, fuochi d’artificio. Perché ciascuna di quelle candele ricorda una vita, mentre ciascuna di quelle bandiere rappresenta un paese che 65 anni dopo, non è ancora riuscito a cambiare niente.Buone vacanze a tutti!Dove tuona un fatto, siatene certi, ha lampeggiato un’idea.Ippolito Nievo