R.O.A.R.

CORTO CIRCUITO.(See You On The Other Side).


Un vago odore di ozonocome un NON ricordo di vecchi trenivecchi impianti di ventilazionel'immagine allungatariflessa sulla placca in acciaiolevigata a specchiogelidamente impeccabiledeliberatamente sciattovolutamente volgarema cosa conta poi l'apparenza?istintiva spavalderiacontinui sottintesiallusioni preziosamente remoteprecipitano come soluzioni chimichecon effetti parossisticicircondato da occhi arrossati dal piantoil momento totalmente inappropriatomi viene in mente un estate di tanti anni fasolo in una grande cittàappiccicato ad uno scadente futondevastato da illegali alchimieleggo a fatica jorge louis borges in spagnolouna pesante edizione rilegata in cuoiolasciata lì da qualcunodei precedenti chissà quanti inquiliniun altro pianeta distante anni luceoltre i confini della cultura occidentaledavvero troppo lontano per andarci a piediprivilegi irraggiungibiliun vero abisso tra gli individuie ora invece tutta questa genteconfusione affollamento troppa gentenon sento nullanon distinguo una voce dall'altraper ottenere valutazioni positivebasta capire cosa gli altri si aspettano da te e accontentarlivale sempre in ogni situazioneè facile ma io non ho mai avuto voglia di farloimprovvisa un immagine nel cervellovivida come la migliore delle allucinazioniun'altra stanza meno squallida della primasempre sotto una chimica influenzama non sono soloricordo gli odorii disegni sulle mattonelle così banalila colla leggermente sbavata in alcuni punti che le tiene suuna batteria smontata in un angolorappresenta la fine dei sogniricordo tutto come fosse ierie ricordo le tue parole quelle si per niente banalicercavi di spiegarmi la vitache da lì in poi avresti voluto viverei risultati che volevi otteneresi è giusto dicevo mentre ti ascoltavo distrattoe ti auguravo sinceramente questo sidalla mia indolenza drogatadi creare la tua vita perfettafingevo di non capire che il tuo discorsofosse in realtà il tentativo discreto di dirmiche c'era un modo per tutti di cambiarema forse non ero prontoe le nostre storie presero strade molto diversesono stato via a lungo da alloratu rendevi reali le parole pronunciate quel giornomentre io cercavo di perdere il sennoo almeno attenuare quel senso di enorme conflittoche da sempre mi porto dentroguerra totaleinterna e contro il mondosenza nessuna ragione produco veleno e cattiveriaè più facile perdonare chi sbagliache assolvere chi ha sempre ragionescavo il mio inconscio in cerca di emozionitrovo rabbia cieca e delusionedopo anni di assenza tornoe ti trovo a lottare in un letto di ospedalecavia per numerosi interventi e terapie sperimentaliche cercano speranza uccidendo le illusionitirandoti per quei pochi capelli rimastifuori dalle asettiche stanze per brevi periodi di angosce ulteriori e atroci dolorimi raccontavi di come ti avevano sventratoso però riconoscere una causa persa quando ne vedo unae per quanto irrazionale o disturbatoho ancora le mie opinioniscivolo nel buco nero dei miei cattivi pensieri mai del tutto rimossiconfusamente commossodovrei piangeregli occhi bruciano ma non succede nientementre un odore pungente mi riempie il nasocome un corto circuitoqualcosa che sa di bruciatoe torno dal mio viaggioin mezzo alla confusionementre l'ultimo punto di zincoti sigilla per sempre all'interno della tua bara.-to my dear friend and brother Franco.(Syotos my man).-_icknos@the-last-party.ciao.FUCK.com_