Presenza d'Assenzio

Chiuso.


E ritorno a scrivere, ma scrivo di una pausa a tempo indeterminato, quasi la stessa "pausa di riflessione" che prendono due amanti giunti ad un rapporto freddo e senza senso.Nella comunità di Libero ho trovato tante persone capaci di scrivere mille post di mille righe e, in molti casi, fiumi di inutili parole. Ovviamente 'inutili' è relativo solo al mio interesse. Ho sempre scritto poco. Non ho superato il centinaio di post e alcuni di questi talvolta comportavano un notevole sforzo.Ricordo come fosse ieri la mia foga iniziale nello scrivere i primi post, anche uno o due al giorno.Ricordo le prime conoscenze di rete fatte, salotti di botta e risposta fatti di commenti esilaranti, momenti di panico, momenti di ansia, ma anche momenti di foga nello scrivere un commento comico, post che si improvvisano salotti di esilaranti gag e discussioni. Ma adesso scrivere un post è diventata un'azione pesante. Non riesco ad aprire un editor di testo per scrivere qualcosa. Il cursore stesso è diventato pesante.Il tempo corre, corre e ad ogni compleanno ci presenta il conto di quello che non abbiamo fatto. E il tempo dedicato al blog e alla comunità è tempo che ti allontana dalla tua realizzazione personale, sia nato come motivo di ilarità, sfogo personale o morfina contro la malinconia. Lo è anche il tempo che sto dedicando adesso. E' un concetto opinabile, ci si potrebbero muovere diverse argomentazioni contro, ma non importa: è una mia considerazione.Ora pago il conto e vado via. Il conto è stato amaro. Questo spazio mi ha insegnato tanto, più di quanto potessi immaginare. Mi ha fatto crescere, mi ha sbattuto in faccia una realtà di false amicizie, falsi sentimenti, mi ha insegnato in meno di un anno lezioni che neanche ventisette anni di persone conosciute, cinque anni di animazione, quasi due anni di lavoro mi hanno insegnato. Ogni persona è diversa da come a te appare: ha tante facce quanto una sfera. E io di queste facce negli altri evidentemente non ne azzecco neanche una. E quando pensi di aver appreso la lezione, ti accorgi che questa è ancora più complessa di quanto a te appaia effettivamente. Le persone le prendo e le dipingo a modo mio. Finché risponderanno al mio dipinto tutto andrà bene. Quando non coincideranno, mi avranno deluso. Ma non sarebbe giusto neanche prendersela con loro, perché loro non mi hanno chiesto di essere dipinte come ho fatto.Ho imparato a non donare incondizionatamente finché non ci si accorge che ne valga la pena; ho imparato a non fidarmi di alcuno; ho imparato a misurare una persona dai gesti e non dalle parole; ho imparato che una persona può ferirti ancor prima per mancanza di rispetto che per mancanza d'affetto, ho imparato che un tesoro non va sparso perché possa essere trovato; ho imparato che quando uno dice di esserti amico, senza dimostrartelo appena possibile con i fatti, si tratta di un'amicizia interessata; ho imparato che, se qualcuno ti elogia e ti lusinga senza conoscerti approfonditamente, le probabilità che ti stia calunniando in altre situazioni possono essere quanto meno pari.E' arrivato il momento di chiudere. Qual momento migliore? Attorno a me c'è terra bruciata: molti blog amici vengono aggiornati lentamente, molti sono stati chiusi, i blog amici diminuiscono, i profili spariscono.Chiudo, ma lo faccio al modo di UltimaVez. Non voglio che sia irreversibile. Voglio che rimanga una tentazione, perché la scelta non diventi un rimorso.Robb¹¹