Ermac

Il Bacio della Morte


Come il vascello spagnologiace nelle più splendideprofondità del mare,così sta il mio corpo,relitto dell'oblìo perpetuo delle tenebre,dove nemmeno la luce delle fiamme degli Inferi può divampare...La spada del grande Re Artù,inchiodata nella roccia del suo splendore,questo fu per me l'amore,così essodonandomi la sottile ossessionetrafisse il mio cuore...Come la quercia dispersa nella foresta nera,dalle tenebre avvolta,proiettando al suolo i suoi rami cupi,attraverso la luce fioca e dolce della Luna,così stava la mia anima,tra le braccia della dea Kaly,porgendole prima le labbra,in un caldo bacio di folle amore,poi il collo per quellodell'agognata fredda morte,lunga...sofferta...goduta in quell'agonizzante piaceredel mio sangue che dalle mie venedefluiva nelle sue viscere,per un attimo il mio sguardos'incontrò col suo,prima di spegnersiper il viaggio verso l'Inferno....e quello fu l'amore eterno! Ermac Bonomo Roberto