èmio

FILO D'ERBA


Ciao.Devo dirti una cosa.Potrà sembrarti un lungo monologo, ma, ti prego, non m'interrompere.Stavo camminando per venire qui e mi guardavo intorno.C'erano persone, fili d'erba, granelli di sabbia, macchiette scure sull'asfalto ed infinite imperfezioni, nasi grossi, orecchie piccole, occhi grigi verdi bruni azzurri capelli rossi verdi fucsia viola tinti.C'era la vita e mi correva intorno.La vita correva, capisci?Così ho capito. Ogni cosa è una luce, che non brilla di riflesso eppure irradia le altre e si fa irradiare e scalpita freme si espande splende.Ogni luce è una moltitudine.No, non è vero.E' LA moltitudine.Così, nel mezzo della vita che correva, io mi sono fermata.La vita ha continuato a correre, perchè la vita può correre anche senza di me.Ferma tra mille moltitudini mi sono guardata dentro.Dov'è la mia luce?Oh....la mia luce è opaca...Allora mi sono chiesta: "Perchè?Perchè la mia luce è opaca?".Sono dovuta andare più a fondo.Il fango. La mia luce non è luce.E' fango.Ho visto la mia pochezza, ma, bada bene, non LA pochezza, non sono così presuntuosa da pensare questo.Finalmente avevo capito.E' inutile immergermi nella moltitudine, poichè il fango non rimane che fango.Ma non finisce qui.Ancora ferma nel mezzo della vita che correva, mi sono domandata, alla luce delle ultime riflessioni, se sono, così poca, capace di amare.Amare, capisci?Amare.Ho pensato e pensato, nuotando in un filo d'erba che cresceva nell'aiuola lì vicino, e mi sono detta beh sì.Io amo, di un amore viscerale, di quelli che mettono tutto in discussione.Sì, amo.No, non è possibile.L'amore non è pochezza, è moltitudine.Allora ho capito.Amo l'amore. Mi sono rimessa in moto, ma la vita aveva corso troppo per me.Inutile inseguirla, non chiedermi nemmeno perchè non l'ho fatto.La vita è irraggiungibile. (18/06/06, ore 02:33)