...A SARONNO

Il Fagioli, i carciofi e la sicurezza


Che la Lega abbia costruito la sua fortuna elettorale grazie alla questione - sicurezza - oramai non ci sono dubbi, i saronnesi due anni fa votarono, quello giudicato "il più credibile" risolutore dei tanti episodi di insicurezza (veri o gonfiati ad arte, ora non ha più importanza) che accadevano in città.Ora a distanza di due anni, possiamo affermare con certezza, che i saronnesi si erano sbagliati, in realtà Fagioli non ha risolto nulla, le migliaia di euro spese per mettere i vigilantes in stazione ed aumentare il numero di telecamere in centro non hanno inciso sul - problema sicurezza-. In città lo spaccio e la lotta tra bande è tale e quale a prima.La politica leghista ha portato sino ad oggi solo ad inutili sequestri di carciofi e ad una serie di multe per elemosina molesta.La battaglia di Fagioli contro i poveri e i richiedenti asilo ha poi portato Saronno agli onori della cronaca come città amministrata dal classico Sindaco leghista intollerante, che al fazzoletto verde unisce azioni repressive contro i neri, che, secondo il credo leghista, vengono qui con la pretesa di vivere meglio, colpevoli di essere solo fuggiti dalla  fame, dalla miseria e dalle guerre, rei, secondo il pensiero leghista, di venire a rubare il gradino più basso della scala sociale ai nostri poveri. L'imbarazzante scontro tra il Parroco ed il Sindaco sui 9 richiedenti asilo in arrivo negli appartamenti di proprietà della parrochia, segue quello dello scorso anno; lo sforzo del Fagioli per dimostrare la sua capacità di respingere gli immigrati, arriva alla bassezza di appellarsi al "cavillo" urbanistico, strategia già usata dodici mesi fa ma oggi destinata a fallire.    Così mentre Fagioli se la prende con questuanti, richiedenti asilo e venditori di carciofi, in città prolifera tranquillo lo spaccio.  Fagioli non viene nemmeno invitato al summit della prefettura di Monza sullo spaccio alla Stazione di Ceriano Laghetto e al Parco delle Groane.Scarsa considerazione del Sindaco da parte della Prefettura o non appartenenza della nostra città alla provincia di Monza ?In realtà la questione non ha importanza, ma il mancato invito al summit quando i conflitti a fuoco tra spacciatori e gli incendi nel Parco sono all'ordine del giorno, non è positivo.  Diventa anzi pericolosa dimostrazione di quanto sia scarsa la credibilità del Fagioli nelle istituzioni, pericoloso segnale per i saronnesi, di non avere un Sindaco all'altezza della situazione.Così mentre c'è chi si dichiara soddisfatto per i continui sequestri di carciofi e per i daspo urbani contro i mendicanti, nessun progetto sociale d'inclusione viene approntato e gli immigrati, nonostante siano una realtà ineludibile, dai discorsi leghisti del Sindaco vengono ancora identificati con sospetto e paura. Così facendo si rischia di perdere il tram dell'integrazione, che, piaccia o meno, rimane la sola carta da giocare per guardare fiduciosi al domani.