non tramontare mai

Aria buona


Il fango si attaccava agli scarponi rendendo ancor più difficoltosa la passeggiata.Finalmente Sabato, sono tornato a fare visita al boschetto sotto casa mia.Così, dopo tanto tempo, mi sono deciso e senza nemmeno pranzare, alle 12.40, mi sono infilato una tuta, legato gli scarponi ai piedi e con tanta voglia di riprendere le mie "vecchie" passeggiate, mi sono incamminato per il sentiero che si spinge fin dentro ad un boschetto.Per percorrerlo tutto, si scende fino a raggiungere il fiume poi si risale dall'altra parte in un susseguirsi di impegnativi saliscendi.Si possono arrivare a percorrere nell'arco della giornata, 25 km senza nemmeno accorgersene. La scorsa primavera, una volta sono riuscito a farlo tutto l'anello che misura 25 km.Sono quattro le direzioni che si possono prendere e io li ho fatti tutti. Ogniuna ha un suo meraviglioso tragitto immerso nel verde, a contatto con una natura diventata da poco parco naturale, dove cinghiali, caprioli, volpi, istrici e altri animali ancora, possono liberamente circolare indisturbati sorvegliati a vista dall'alto dai rapaci.L'aria che avevo bisogno di respirare mi si parava davanti come un mare di plancton si presenta alla balena e come una balena affamata, ho spalancato la bocca respirandone in grande quantità.Le querce, spoglie del loro fogliame, avevano rami che imperavano fino a toccare il cielo che minacciava si pioggia ma non così tanto da impedirmi una passeggiata.Come sempre in passato in questi miei giri, raccolgo degli aghi d'istrice. Anche questa volta ne ho trovati. Tre, grossi, sicuramente di un'istrice adulto. Uno è lungo 27 cm, praticamente un'arma bianca capace di perforare la pelle se solo si provasse a spingere a fondo.Affaticato ma non stanco, dopo un'ora e mezza, ho fatto ritorno a casa dove mi aspettava una bella doccia. Tutto, prima di andare a fare visita a mio padre.