miti da sfatare

OHHHHH................ finalmente!!!


Roma - Domani il Capo dello Stato scioglierà le Camere. Come previsto dalla Costituzione convocherà il presidente del Consiglio per la controfirma del decreto. Finirà così, dopo neanche due anni, la XV legislatura, la più breve della storia della Repubblica. Fallito il tentativo, affidato a Franco Marini, di trovare un accordo in extremis per un governo "ponte" per cambiare la legge elettorale e traghettare il paese alle elezioni, non restava altra strada che affidare subito la parola agli elettori. E così sarà. Oggi Giorgio Napolitano ha ricevuto al Quirinale i presidenti del Senato e della Camera: l'articolo 88 della Costituzione, infatti, prevede una procedura rigorosa per porre fine alla legislatura. A decidere il ricorso anticipato alle urne è il presidente della Repubblica ma solo dopo aver sentito i presidenti dei due rami del parlamento che sono anche la seconda e la terza carica dello Stato. Prima Franco Marini poi Fausto Bertinotti sono saliti al Colle, trattenendosi mezz'ora ciascuno. Uscendo dal Quirinale non hanno rilasciato dichiarazioni. Difficile, quasi im possibile che Napolitano affidi a qualcuno un nuovo mandato esplorativo per tentare di formare un governo. Quasi scontato il ritorno alle urne per gli italiani. Dopo la fine ufficiale della legislatura toccherà al Consiglio dei ministri fissare la data delle elezioni.