“Trovare in ogni avversità un’opportunità“, deve essere questo il filo conduttore che perseguono gli organizzatori e quanti prendono parte all’Earth Day. Il giorno della Terra è la manifestazione di scena ogni anno il 22 aprile nell’emisfero nord del pianeta, che punta i riflettori sull’ambiente, promuovendo azioni ed eventi volti alla salvaguardia dell’ecosistema, le cui sorti sono terribilmente a repentaglio. Per celebrare la Terra, la festa, giunta quest’anno alla sua 41 esima edizione, prevede diverse iniziative, organizzate ai quattro angoli del globo. A guardare i disastri che negli ultimi tempi affliggono la Terra, come quello della centrale di Fukushima profondamente danneggiata dal sisma dell’11 marzo scorso, sembrerebbe non esserci proprio nulla da celebrare; eppure la manifestazione si basa sulla convinzione che “tutti, a prescindere dalla razza, dal sesso, da quanto guadagnino o dal luogo in cui vivono, hanno il diritto ad un ambiente sano e sostenibile.” LA STORIA- Una convinzione tutt’altro che nuova. La festa, infatti, ha avuto origine nel lontano 1970, quando a seguito di un appello del senatore democratico Gaylord Nelson, 20 milioni di americani organizzarono manifestazioni ed eventi per la salvaguardia del pianeta: gli eventi posero per la prima volta l’accento sulla necessità di intraprendere azioni volte alla conservazione delle risorse naturali della Terra, azioni necessarie per conservare il pianeta. Edizione dopo edizione la festa ha inteso proporre una riflessione sulle attività dell’uomo sulla Terra e sulle modalità attraverso cui limitare gli effetti negativi di tali azioni. Soltanto recentemente, nel 2009, la celebrazione ha avuto il riconoscimento delle Nazioni Unite e per l’edizione del 2011 è prevista l’adesione di 114 paesi. Dal 2009, inoltre, è cominciata un’imponente campagna di sensibilizzazione, la “Green Generation Campaign“ volta a promuovere l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e a limitare le emissioni di anidride carbonica. Non solo, l’obiettivo della maxicampagna verte sulla creazione di una green economy, in cui la responsabilità ambientale diventi una priorità da perseguire con dedizione e determinazione.Nel 2010 anche Hillary Clinton, ha voluto dedicare un pensiero all’Earth Day: “E’ il 40esimo anno che gli Stati Uniti partecipano all’Earth Day, un giorno per educare le persone sulle sfide che il nostro pianeta si trova a fronteggiare ogni giorno.[...] L’amministrazione di Obama ha fatto passi concreti sul tema della salvaguardia e tutela dell’ambiente. Sotto la guida del Presidente è stato rinnovato l’impegno nei negoziati internazionali sull’ambiente e si sta lavorando duramente per ridurre le emissioni di gas serra. [...]Oggi la consapevolezza ambientale e l’attivismo sono in aumento in tutto il mondo, questo vuol dire che qualcosa sta cambiando, sebbene ci sia ancora molto da fare. [...]Buon Earth Day, facciamo in modo che il nostro Paese e il nostro mondo siano più verdi possibile negli anni a venire“.QUARANTUNESIMA EDIZIONE- Per l’edizione del 2011, tutto ruota attorno al “Billions Act of Green“, ovverosia un “Miliardo di azioni verdi”: un miliardo di iniziative che prevedono l’impegno di singoli cittadini, imprese, associazioni, che l’Earth Day Network mira a raggiungere prima del Summit della Terra che si terrà in Brasile dal 14 al 16 maggio del 2012. In prima linea, come sempre il WWF che, dopo l’Earth Hour dello scorso 26 marzo in cui l’obiettivo era spegnere le luci e limitare il consumo elettrico per più di un’ora, combatte per la creazione di una coscienza green. Più che a istituire singoli avvenimenti, l’organizzazione mira, infatti, ad accrescere la consapevolezza degli abitanti terrestri sull’ambiente e sulla necessità di una svolta epocale. Come farlo? Proprio sul sito del WWF, sono presenti una serie di consigli ecologici ai quali le aziende e i singoli dovrebbero attenersi per inseguire il sogno green. Si va dai gesti quotidiani come spegnere le luci nelle stanze da cui si esce, chiudere i rubinetti mentre ci si lava i denti fino ai consigli per le aziende, come la stampa fronte retro e l’istituzione di singoli punti luce piuttosto che di impianti d’illuminazione centralizzati. Piccole accortezze, come singole gocce nel mare apparentemente insignificanti, che possono fare la differenza nel percorso verso la salvaguardia del pianeta.
Earth Day
“Trovare in ogni avversità un’opportunità“, deve essere questo il filo conduttore che perseguono gli organizzatori e quanti prendono parte all’Earth Day. Il giorno della Terra è la manifestazione di scena ogni anno il 22 aprile nell’emisfero nord del pianeta, che punta i riflettori sull’ambiente, promuovendo azioni ed eventi volti alla salvaguardia dell’ecosistema, le cui sorti sono terribilmente a repentaglio. Per celebrare la Terra, la festa, giunta quest’anno alla sua 41 esima edizione, prevede diverse iniziative, organizzate ai quattro angoli del globo. A guardare i disastri che negli ultimi tempi affliggono la Terra, come quello della centrale di Fukushima profondamente danneggiata dal sisma dell’11 marzo scorso, sembrerebbe non esserci proprio nulla da celebrare; eppure la manifestazione si basa sulla convinzione che “tutti, a prescindere dalla razza, dal sesso, da quanto guadagnino o dal luogo in cui vivono, hanno il diritto ad un ambiente sano e sostenibile.” LA STORIA- Una convinzione tutt’altro che nuova. La festa, infatti, ha avuto origine nel lontano 1970, quando a seguito di un appello del senatore democratico Gaylord Nelson, 20 milioni di americani organizzarono manifestazioni ed eventi per la salvaguardia del pianeta: gli eventi posero per la prima volta l’accento sulla necessità di intraprendere azioni volte alla conservazione delle risorse naturali della Terra, azioni necessarie per conservare il pianeta. Edizione dopo edizione la festa ha inteso proporre una riflessione sulle attività dell’uomo sulla Terra e sulle modalità attraverso cui limitare gli effetti negativi di tali azioni. Soltanto recentemente, nel 2009, la celebrazione ha avuto il riconoscimento delle Nazioni Unite e per l’edizione del 2011 è prevista l’adesione di 114 paesi. Dal 2009, inoltre, è cominciata un’imponente campagna di sensibilizzazione, la “Green Generation Campaign“ volta a promuovere l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e a limitare le emissioni di anidride carbonica. Non solo, l’obiettivo della maxicampagna verte sulla creazione di una green economy, in cui la responsabilità ambientale diventi una priorità da perseguire con dedizione e determinazione.Nel 2010 anche Hillary Clinton, ha voluto dedicare un pensiero all’Earth Day: “E’ il 40esimo anno che gli Stati Uniti partecipano all’Earth Day, un giorno per educare le persone sulle sfide che il nostro pianeta si trova a fronteggiare ogni giorno.[...] L’amministrazione di Obama ha fatto passi concreti sul tema della salvaguardia e tutela dell’ambiente. Sotto la guida del Presidente è stato rinnovato l’impegno nei negoziati internazionali sull’ambiente e si sta lavorando duramente per ridurre le emissioni di gas serra. [...]Oggi la consapevolezza ambientale e l’attivismo sono in aumento in tutto il mondo, questo vuol dire che qualcosa sta cambiando, sebbene ci sia ancora molto da fare. [...]Buon Earth Day, facciamo in modo che il nostro Paese e il nostro mondo siano più verdi possibile negli anni a venire“.QUARANTUNESIMA EDIZIONE- Per l’edizione del 2011, tutto ruota attorno al “Billions Act of Green“, ovverosia un “Miliardo di azioni verdi”: un miliardo di iniziative che prevedono l’impegno di singoli cittadini, imprese, associazioni, che l’Earth Day Network mira a raggiungere prima del Summit della Terra che si terrà in Brasile dal 14 al 16 maggio del 2012. In prima linea, come sempre il WWF che, dopo l’Earth Hour dello scorso 26 marzo in cui l’obiettivo era spegnere le luci e limitare il consumo elettrico per più di un’ora, combatte per la creazione di una coscienza green. Più che a istituire singoli avvenimenti, l’organizzazione mira, infatti, ad accrescere la consapevolezza degli abitanti terrestri sull’ambiente e sulla necessità di una svolta epocale. Come farlo? Proprio sul sito del WWF, sono presenti una serie di consigli ecologici ai quali le aziende e i singoli dovrebbero attenersi per inseguire il sogno green. Si va dai gesti quotidiani come spegnere le luci nelle stanze da cui si esce, chiudere i rubinetti mentre ci si lava i denti fino ai consigli per le aziende, come la stampa fronte retro e l’istituzione di singoli punti luce piuttosto che di impianti d’illuminazione centralizzati. Piccole accortezze, come singole gocce nel mare apparentemente insignificanti, che possono fare la differenza nel percorso verso la salvaguardia del pianeta.