Creato da rzcucciolo67 il 09/01/2011
sono una grande sognatrice
 

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

piolino5distinto9lorenzo1287wakan.tankacatene_d_amorefaustina.spagnolinorriditascarlassara.pmargheritadgl16fedegrecag.biscaroteolisa62jodermassicensimentoNPmariomaisto55
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

Devastante sisma Giappone 11 Marzo 2011

Post n°17 pubblicato il 12 Marzo 2011 da rzcucciolo67
 

 

Due scosse violentissime, la prima di magnitudo 8.9, la seconda di 7.4, a mezzora di distanza l'una dall'altra. Un terremoto trentamila volte superiore a quello dell'Aquila, il più forte degli ultimi sette anni, con un'intensità tale da spostare l'asse terrestre di dieci centimetri. L'epicentro si trova in mare aperto, a 130 km dalla costa nord-est del Giappone.

Queste le caratteristiche del sisma che ha devastato con particolare intensità l'area nord-orienatale del Paese nella giornata di ieri, venerdì 11 marzo 2011, con Miyagi la prefettura più colpita. Un bilancio al quale vanno sommati i danni e le vittime dello tsunami conseguente alle scosse: onde alte fino a 10 metri che hanno inghiottito navi, treni, case e causato almeno mille morti, in un conteggio che continua a crescere e che segna al momento 547 dispersi.
L'onda lunga dello tsunami, arrivata depotenziata, ha causato danni di lieve entità anche sulle coste degli Stati Uniti.

Paura in Giappone per l'allarme nuclueare lanciato subito dopo il sisma: sebbene il governo affermi la perfetta entrata in funzione dei sistemi di sicurezza degli impianti, in almeno due casi si continua a temere il peggio. Nella centrale di Onagawa è divampato un incendio, domato in serata, mentre secondo quanto riportato dall'agenzia Kyodo News il livello di radiazioni nei pressi della centrale di Fukushima è aumentato a causa del mancato raffreddamento del reattore. Duemila persone sono state evacuate.

Paura nucleare in Giappone, dopo le scosse che ieri hanno devastato il Paese con una potenza di trenta volte superiore al terremoto dell'Aquila. Un sisma di un'intensità tale (magnitudo 8.9 il picco) da spostare l'asse terrestre di dieci centimetri.

Il giorno dopo lo tsunami è partita la conta delle vittime, con un bilancio superiore ai mille morti che continua a crescere, ma l'attenzione oggi è tutta per la centrale nucleare di Fukushima, dove è esploso uno dei quattro edifici dell'impianto, distruggendo la gabbia esterna di contenimento di uno dei reattori.

Sono state evacuate 45mila persone, per metterle al riparo dall'esposizione diretta alle radiazioni: secondo l'agenzia di stampa Kyodo il livello di radioattività nei pressi del reattore numero uno sarebbe mille volte superiore al livello di sicurezza.
L'incidente si è verificato in seguito alla mancata entrata in funzione dei sistemi di raffreddamento automatico del nucleo in seguito alle scosse, impedendo alla temperatura del reattore di scendere sotto i livelli di guardia e innescando l'incendio.
In un primo tempo il primo ministro giapponese Naoto Kan aveva escluso la possibilità di fughe radioattive, ma oggi ha perlustrato in elicottero l'area intorno a Fukushima, città a circa 250 km da Tokyo. 

 
 
 

EFFETTI SPECIALI

Post n°14 pubblicato il 10 Marzo 2011 da rzcucciolo67

 

EFFETTI SPECIALI DAVVERO SUPER

 

Provare per… credere…

e buon divertimento…
 
 
 
 
 

 
 
 

LA FELICITA'

Post n°13 pubblicato il 10 Marzo 2011 da rzcucciolo67

 

 
 
 
 
LA FELICITA’ 
Martin Luther King Jr.
 
 



Forse Dio vuole che incontriamo un po’ di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontreremo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.

Quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.

La miglior specie di amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.

E’ vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.

Dare a qualcuno tutto il tuo amore non è un’assicurazione che sarai amato a tua volta!
Non ti aspettare amore indietro, aspetta solo che cresca nei loro cuori, ma se non succede accontentati che cresca nel tuo.

Ci vuole un minuto per offender qualcuno, un’ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.

Non cercare le apparenze, possono ingannare.
Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.

Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
Sogna ciò che ti va, vai dove vuoi, sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di far le cose che vuoi fare.

Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.

Le più felici delle persone non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa, soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.

La felicità è ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno male, quelli che hanno provato, solo così possono apprezzare l’importanza delle persone che hanno toccato le loro vite.

Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori.

Quando sei nato stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai tu sorrida.

Alla fine non ricorderemo le parole dei nostri nemici, ma i silenzi dei nostri amici.

 

 

 

 
 
 

Adriana Lima

Post n°12 pubblicato il 10 Marzo 2011 da rzcucciolo67

ADRIANA LIMA E IL REGGISENO DA 2 MILIONI DI DOLLARI...

 

Vi starete chiedendo se sia davvero possibile che esista un reggiseno da 2 milioni di dollari. Ebbene si, esiste eccome!

Nell’immagine qui di fianco lo vediamo indossato da una ragazza DOC come Adriana Lima, che sfoggia soddisfatta questo “capo di biancheria intima”.

Se a qualcuno dovesse interessare l’acquisto (anche se ne dubito), il reggiseno si chiama Bombshell Fantasy Bra ed è stato presentato ieri nella boutique di Victoria’s Secret a New York.

 
 
 

mimosa perchè???

Post n°11 pubblicato il 08 Marzo 2011 da rzcucciolo67
 
Tag: mimosa

 

 
 
LA MIMOSA
 
 
STORIA DEL SIMBOLO –  GENERE – USI COLTIVAZIONE E CONSERVAZIONE
 
 
 
 
 
Il simbolo della festa della donna è la mimosa… ovvero l’acacia dealbata. Ma perché e da chi fu scelta?
 
 
 
 
 
Ci sono 2 versioni…
 
La prima più antica risale al 1908
 
Siamo in America… a Chicago… ed è l’8 marzo.
Al passaggio dei funerali delle lavoratrici  morte nell’incendio della fabbrica occupata per difendere i propri diritti, la folla commossa recise dagli alberi rametti di fiori gialli lanciandoli sul corteo.
 


La seconda invece risale al 1946
 
Siamo in Italia a Roma e l’UDI (Unione Donne Italiane) doveva scegliere un simbolo floreale per festeggiare il primo 8 marzo postbellico così come il garofano rosso  lo era per la festa del lavoro. Le donne, essendo i giardini pieni di minose e dunque facilmente reperibili in marzo… oltre ad essrere durevoli e profumate…  optarono per le mimose…
 
 
 
 
 
LA MIMOSA – ACACIA DEALBATA
 
 


Pianta originaria della Tasmania, fa parte del genere Acacia e della famiglia delle Leguminose, ed in particolare alla sottosspecie delle Mimosacee.E’ un albero da fiori gialli e a grappolo, con un profumo dolce e fragrante. Introdotta in Europa nel 1800.

 

 

USI
(MEDICINALI E PROFUMI)
 
 

La sua corteccia è stata adoperata, nell’uso medicinale, come astringente e antidiarroica mentre i fiori nella ccreazione di profumi. Inoltre possiede tannini ed un olio usato per l’aromaterapia e per il trattamento di alcune malattie cutanee.


 

COLTIVAZIONE

E’ possibile acquistare un piccolo alberello di mimosa e  piantarlo in giardino o in un vaso. Così ogni anno avrete la mimosa pronta per la  festa della Donna.

 

COME CONSERVARLA

Eliminare del tutto le foglie dagli steli poi appendere il mazzolino a testa in giù in un locale asciutto, poco luminoso e con buon ricambio d’ aria e tenerlo così finché non è seccato.

 

 
 
 

Spot sulla violenza contro le donne

Post n°10 pubblicato il 07 Marzo 2011 da rzcucciolo67
 

Guardate questo spot di Beppe Fiorello sulla violenza contro le donne

 

 
 
 

8 Marzo2011

Post n°9 pubblicato il 06 Marzo 2011 da rzcucciolo67

 
 
 

Poesie sulla donna

Post n°8 pubblicato il 06 Marzo 2011 da rzcucciolo67
 

Cuore di donna

Ci sono donne che camminano controvento da una vita….
Ci sono donne che hanno occhi profondi e sconosciuti come oceani…
Ci sono donne che cambiano pelle per amore….
Ci sono donne che donano il loro cuore
...per poi ritrovarsi a raccattarne i cocci da sole…
Ci sono donne che in silenzio fanno ballare la propria anima
su una spiaggia al tramonto…
…se ti fermi un istante le puoi sorprendere…
…mentre lottano contro il proprio istinto…
…mentre fanno passeggiare il proprio dolore a piedi nudi…
…affrontando onde che ad ogni mareggiata sono sempre più minacciose...
Ci sono donne che chiudono gli occhi…ascoltando una musica lenta...
…che rende ancora più salate le loro lacrime...
Ci sono donne che con orgoglio ma con il nodo in gola….rinunciano alla felicità...
Ci sono donne che con i loro occhi fotografano quegli splendidi ma così
fugaci attimi in cui si sentono abbracciate dall'amore…
…sperando di mantenerli vivi e colorati per sempre…..
…se apri gli occhi un istante le puoi osservare…
...mentre disseminano briciole di se stesse
lungo il percorso verso quel treno che le porterà via...
...mentre urlano la loro rabbia contro vetri tremolanti di una casa diventata prigione...
...mentre sorridono di disperazione a chi le vorrebbe far tornare alla vita di sempre…
Ci sono donne che non si fermano davanti a nulla…
...perché non troveranno mai la fine di quel filo…
Ci sono donne che hanno fatto un nodo per ogni loro lacrima…
...sperando che arrivi qualcuno a scioglierli….
…non fermare il cuore di una donna….niente vale di più
…non far piangere una donna….ogni lacrima è un po' di lei stessa che se ne va…
...non farla aspettare da sola ed impaurita seduta sul confine della pazzia...
...e se la vuoi amare...fallo davvero...con tutto te stesso….
stringila e proteggila….lotta per lei…uccidi per lei….piangi con lei...
…donale il più bel raggio di sole….ogni giorno…
...tieni sempre accesa quella luce nei suoi occhi…
...quella luce è speranza…è amore…è puro spirito…è vento…
...è la più bella stella di qualsiasi notte…

 
 
 

AISM

Post n°7 pubblicato il 05 Marzo 2011 da rzcucciolo67

                             5 e 6 MARZO una gardenia per l'AISM

 
 
 

Paulo Coelho

Post n°6 pubblicato il 05 Marzo 2011 da rzcucciolo67

Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:

Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici
cambiano.
Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo
responsabili di noi stessi.
Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era
necessario fare, affrontandone le conseguenze.
Che la pazienza richiede molta pratica.
Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come
dimostrarlo.
Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale,
quando
cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che
non ti ami con tutto se stesso.
Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze:
sarebbe una tragedia se lo credesse.
Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella
maggior
parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo
non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di
incontrare quella giusta, cosi quando finalmente la incontriamo,
sapremo
come essere riconoscenti per quel regalo.
Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante
volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella
che è stata aperta per noi.
La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un
portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via
senti come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche
vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e
una vita per dimenticarlo.
Non cercare le apparenze, possono ingannare.
Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso
per far sembrare brillante una giornataccia. Trova quello che fa
sorridere il tuo cuore.
Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che
vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai
solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare. Puoi
avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza
da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza
sufficiente a renderti felice.
Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono cosi.
Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di
ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro
cammino.
La felicita è ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno
male, quelli che hanno provato, solo così possono apprezzare
l'importanza delle persone che hanno toccato le loro vite.
L'amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un
the.
Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare
bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi
dolori.
Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride
e ognuno intorno a te piange."

 
 
 

e basta con le scuse!!!

Post n°5 pubblicato il 05 Marzo 2011 da rzcucciolo67

 

Leggete questo bellissimo articolo di Lella Costa in difesa della libertà e dignità della donna, che sfata con splendida amara ironia... i ridicoli luoghi comuni assolutori...
Sembrano cose scontate ma ancora oggi sotto la vernice perbenista della nostra Società si nasconde di tutto... e di più...
perfino donne che sono contro le donne


 

SMETTETELA!  E PER SEMPRE!
 
La prima volta che per la strada, tornando da scuola, un tale ti si è avvicinato e ha cominciato a dirti cose, e tu non le capivi nemmeno, ma hai intuito lo schifo prima ancora del pericolo, e sei scappata via, e la notte non riuscivi a dormire, ma neanche a dirlo.
Come se un po’, almeno un po’, te la fossi andata a cercare.
 
 

 
 
 
La manomorta sull’autobus, e se provi a reagire intorno c’è solo scherno, e donne più grandi che stringono le labbra contrariate – da che mondo e mondo – son cose che succedono, non sei nè la prima nè l’ultima, fai finta di niente che è meglio, e poi a vestirti in quella maniera un pò, almeno un pò, te la sei andata a cercare.
 
(Quale maniera, di che cosa state parlando, avevo i jeans, faceva freddo, non si vedeva niente.)
 
 
 
 
 
 

Le facce delle madri degli imputati nei processi per stupro.

Ti aspetteresti che maledicessero i figli, che li disconoscessero, bibliche, inesorabili, che stringessero tra le braccia la vittima, e la consolassero, e le chiedessero scusa e avessero cura di lei.

E invece la guardano con odio e disprezzo lei, la rovina dei loro bravissimi ragazzi, lei che ci stava, altroché se ci stava, lei che li ha provocati, lei che se l’è andata a cercare.
 
 
 
 
 
Le donne, le bambine violentate dai padri, dai mariti, dai fratelli, dagli amici di famiglia, che preferiscono tacere, subire, sperare che la smettano da soli, perché mai, mai potrebbero sopportare che si sapesse, che se ne parlasse.

Troppa vergogna. Le vittime che si vergognano al posto dei loro carnefici. 

 

 
Niente da dire, è il crimine perfetto. Complimenti.

E poi, si fa presto a dire violenza, a dire stupro, ma insomma si sa che a volte si trascende, ma il desiderio acceca, travolge e poi che diamine, alle donne piace…
è sempre stato così.
Vis grata puellae, no?
 
No. Che siate stramaledetti, no.
 
 
 
 
Non provate a spacciare per complicità il sopruso, per gioco la brutalità.


E soprattutto smettetela di tirare in ballo l’istinto, la provocazione, il desiderio irrefrenabile.
Balle. Non c’è desiderio in uno stupro, mai.

Non c’è nemmeno sguardo.
Una donna vale l’altra,
con buona pace dei moralisti e dei prefetti.
Non c’entra l’abbigliamento, l’ora, il posto, l’incoscienza, neppure l’età – andate a chiederlo a chi lavora nei centri di soccorso – alle donne stuprate.

 
 

 
 
Andate a leggere i resoconti di donne più che adulte, più che modeste, a volte precocemente piegate da una vita di torti e miseria.
Andate a dirlo a loro, che se la sono andata a cercare.

Andate a dirlo alla ragazza omosessuale che è stata violentata perché “imparasse la lezione”, che si è trattato di attrazione fatale e incontrollabile.
Andate a dirlo alle donne vittime di quelli che chiamiamo stupri etnici, e neanche ci rendiamo conto dell’abominio, dell’orrore assoluto che evochiamo.
 
 
E poi smettetela, per sempre. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 Lella Costa

 
 
 

No alla violenza sulle donne

Post n°3 pubblicato il 05 Marzo 2011 da rzcucciolo67

IO SONO CONTRO OGNI TIPO DI VIOLENZA!

 

violenza

 
 
 

Festa della Donna

Post n°2 pubblicato il 05 Marzo 2011 da rzcucciolo67


festa della donna Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia.

 

Questo triste accadimento, ha dato il via negli anni immediatamente successivi ad una serie di celebrazioni che i primi tempi erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica.

Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative, che vedevano come protagonistele rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell'8 marzo assunse un'importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto.

Ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa , le associazioni di donne organizzano manifestazioni e convegni sull'argomento, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi sulla condizione della donna, ma è attesa anche dai fiorai che in quel giorno vendono una grande quantità di mazzettini di mimose, divenute il simbolo di questa giornata, a prezzi esorbitanti, e dai ristoratori che vedranno i loro locali affollati, magari non sanno cosa è accaduto l'8 marzo del 1908, ma sanno benissimo che il loro volume di affari trarrà innegabile vantaggio dai festeggiamenti della ricorrenza. Nel corso degli anni, quindi, sebbene non si manchi di festeggiare queste data, è andato in massima parte perduto il vero significato della festa della donna, perché la grande maggioranza delle donne approfitta di questa giornata per uscire da sola con le amiche per concedersi una serata diversa, magari all'insegna della "trasgressione", che può assumere la forma di uno spettacolo di spogliarello maschile, come possiamo leggere sui giornali, che danno grande rilevanza alla cosa, riproponendo per una volta i ruoli invertiti.

festa della donna

Per celebrare la festa della donna, bisogna comportarsi come gli uomini?


 

 

 

 


 

 

 
 
 
« Precedenti
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963