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Creato da rzcucciolo67 il 09/01/2011
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Due scosse violentissime, la prima di magnitudo 8.9, la seconda di 7.4, a mezzora di distanza l'una dall'altra. Un terremoto trentamila volte superiore a quello dell'Aquila, il più forte degli ultimi sette anni, con un'intensità tale da spostare l'asse terrestre di dieci centimetri. L'epicentro si trova in mare aperto, a 130 km dalla costa nord-est del Giappone. Paura nucleare in Giappone, dopo le scosse che ieri hanno devastato il Paese con una potenza di trenta volte superiore al terremoto dell'Aquila. Un sisma di un'intensità tale (magnitudo 8.9 il picco) da spostare l'asse terrestre di dieci centimetri. |
Post n°14 pubblicato il 10 Marzo 2011 da rzcucciolo67
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Post n°13 pubblicato il 10 Marzo 2011 da rzcucciolo67
LA FELICITA’ Martin Luther King Jr. Forse Dio vuole che incontriamo un po’ di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontreremo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo. Quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi. La miglior specie di amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta. E’ vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi. Dare a qualcuno tutto il tuo amore non è un’assicurazione che sarai amato a tua volta! Ci vuole un minuto per offender qualcuno, un’ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo. Non cercare le apparenze, possono ingannare. Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero! Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice. Le più felici delle persone non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa, soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino. La felicità è ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno male, quelli che hanno provato, solo così possono apprezzare l’importanza delle persone che hanno toccato le loro vite.
Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori. Quando sei nato stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano. Alla fine non ricorderemo le parole dei nostri nemici, ma i silenzi dei nostri amici.
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Post n°12 pubblicato il 10 Marzo 2011 da rzcucciolo67
ADRIANA LIMA E IL REGGISENO DA 2 MILIONI DI DOLLARI...
Vi starete chiedendo se sia davvero possibile che esista un reggiseno da 2 milioni di dollari. Ebbene si, esiste eccome! Nell’immagine qui di fianco lo vediamo indossato da una ragazza DOC come Adriana Lima, che sfoggia soddisfatta questo “capo di biancheria intima”. Se a qualcuno dovesse interessare l’acquisto (anche se ne dubito), il reggiseno si chiama Bombshell Fantasy Bra ed è stato presentato ieri nella boutique di Victoria’s Secret a New York. |
LA MIMOSA STORIA DEL SIMBOLO – GENERE – USI COLTIVAZIONE E CONSERVAZIONE ![]() Il simbolo della festa della donna è la mimosa… ovvero l’acacia dealbata. Ma perché e da chi fu scelta? ![]() Ci sono 2 versioni… La prima più antica risale al 1908 Siamo in America… a Chicago… ed è l’8 marzo. Al passaggio dei funerali delle lavoratrici morte nell’incendio della fabbrica occupata per difendere i propri diritti, la folla commossa recise dagli alberi rametti di fiori gialli lanciandoli sul corteo. La seconda invece risale al 1946 Siamo in Italia a Roma e l’UDI (Unione Donne Italiane) doveva scegliere un simbolo floreale per festeggiare il primo 8 marzo postbellico così come il garofano rosso lo era per la festa del lavoro. Le donne, essendo i giardini pieni di minose e dunque facilmente reperibili in marzo… oltre ad essrere durevoli e profumate… optarono per le mimose… ![]() LA MIMOSA – ACACIA DEALBATA Pianta originaria della Tasmania, fa parte del genere Acacia e della famiglia delle Leguminose, ed in particolare alla sottosspecie delle Mimosacee.E’ un albero da fiori gialli e a grappolo, con un profumo dolce e fragrante. Introdotta in Europa nel 1800.
USI (MEDICINALI E PROFUMI) La sua corteccia è stata adoperata, nell’uso medicinale, come astringente e antidiarroica mentre i fiori nella ccreazione di profumi. Inoltre possiede tannini ed un olio usato per l’aromaterapia e per il trattamento di alcune malattie cutanee.
COLTIVAZIONE E’ possibile acquistare un piccolo alberello di mimosa e piantarlo in giardino o in un vaso. Così ogni anno avrete la mimosa pronta per la festa della Donna.
COME CONSERVARLA Eliminare del tutto le foglie dagli steli poi appendere il mazzolino a testa in giù in un locale asciutto, poco luminoso e con buon ricambio d’ aria e tenerlo così finché non è seccato.
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Post n°9 pubblicato il 06 Marzo 2011 da rzcucciolo67
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Cuore di donna |
Post n°7 pubblicato il 05 Marzo 2011 da rzcucciolo67
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Post n°6 pubblicato il 05 Marzo 2011 da rzcucciolo67
Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita: |
Post n°5 pubblicato il 05 Marzo 2011 da rzcucciolo67
Leggete questo bellissimo articolo di Lella Costa in difesa della libertà e dignità della donna, che sfata con splendida amara ironia... i ridicoli luoghi comuni assolutori... Sembrano cose scontate ma ancora oggi sotto la vernice perbenista della nostra Società si nasconde di tutto... e di più... perfino donne che sono contro le donne
SMETTETELA! E PER SEMPRE! La prima volta che per la strada, tornando da scuola, un tale ti si è avvicinato e ha cominciato a dirti cose, e tu non le capivi nemmeno, ma hai intuito lo schifo prima ancora del pericolo, e sei scappata via, e la notte non riuscivi a dormire, ma neanche a dirlo. Come se un po’, almeno un po’, te la fossi andata a cercare. La manomorta sull’autobus, e se provi a reagire intorno c’è solo scherno, e donne più grandi che stringono le labbra contrariate – da che mondo e mondo – son cose che succedono, non sei nè la prima nè l’ultima, fai finta di niente che è meglio, e poi a vestirti in quella maniera un pò, almeno un pò, te la sei andata a cercare. (Quale maniera, di che cosa state parlando, avevo i jeans, faceva freddo, non si vedeva niente.) ![]() Le facce delle madri degli imputati nei processi per stupro. Ti aspetteresti che maledicessero i figli, che li disconoscessero, bibliche, inesorabili, che stringessero tra le braccia la vittima, e la consolassero, e le chiedessero scusa e avessero cura di lei. E invece la guardano con odio e disprezzo lei, la rovina dei loro bravissimi ragazzi, lei che ci stava, altroché se ci stava, lei che li ha provocati, lei che se l’è andata a cercare. ![]() Le donne, le bambine violentate dai padri, dai mariti, dai fratelli, dagli amici di famiglia, che preferiscono tacere, subire, sperare che la smettano da soli, perché mai, mai potrebbero sopportare che si sapesse, che se ne parlasse. Troppa vergogna. Le vittime che si vergognano al posto dei loro carnefici. Niente da dire, è il crimine perfetto. Complimenti. E poi, si fa presto a dire violenza, a dire stupro, ma insomma si sa che a volte si trascende, ma il desiderio acceca, travolge e poi che diamine, alle donne piace… è sempre stato così. Vis grata puellae, no? No. Che siate stramaledetti, no. ![]() Non provate a spacciare per complicità il sopruso, per gioco la brutalità. E soprattutto smettetela di tirare in ballo l’istinto, la provocazione, il desiderio irrefrenabile. Balle. Non c’è desiderio in uno stupro, mai. Non c’è nemmeno sguardo. Una donna vale l’altra, con buona pace dei moralisti e dei prefetti. Non c’entra l’abbigliamento, l’ora, il posto, l’incoscienza, neppure l’età – andate a chiederlo a chi lavora nei centri di soccorso – alle donne stuprate. Andate a leggere i resoconti di donne più che adulte, più che modeste, a volte precocemente piegate da una vita di torti e miseria. Andate a dirlo a loro, che se la sono andata a cercare. Andate a dirlo alla ragazza omosessuale che è stata violentata perché “imparasse la lezione”, che si è trattato di attrazione fatale e incontrollabile. Andate a dirlo alle donne vittime di quelli che chiamiamo stupri etnici, e neanche ci rendiamo conto dell’abominio, dell’orrore assoluto che evochiamo. E poi smettetela, per sempre. ![]() Lella Costa |
Post n°3 pubblicato il 05 Marzo 2011 da rzcucciolo67
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Post n°2 pubblicato il 05 Marzo 2011 da rzcucciolo67
Questo triste accadimento, ha dato il via negli anni immediatamente successivi ad una serie di celebrazioni che i primi tempi erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica. Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative, che vedevano come protagonistele rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell'8 marzo assunse un'importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto. Per celebrare la festa della donna, bisogna comportarsi come gli uomini?
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Inviato da: chiaracarboni90
il 26/07/2011 alle 10:16
Inviato da: ballu1978
il 22/07/2011 alle 12:10
Inviato da: nuovavita2011
il 05/03/2011 alle 14:11