Rocche del Crasto

Poesia di Gaetano Zingales


 Dove sei, spirito vagante? Strappavamo insieme i chicchi sull'uva ancora tra i filari e le nostre labbra si toccavano in quell'autunno sul far della notte. Sulla paglia di un casolare di montagna passavamo le notti. Dopo, un'alba così non spuntò mai più. Come il cieco Aedo vagabondo interrogo le nude rocce gli avelli solitari la cima degli olmi che ascoltano le vibrazioni dell' infinito le onde del rivo che s'infrangono su lisce rocce chiedendo a ciascuno le chiavi del tuo cuore. Un turbine maligno in notte di tempesta le ha sepolte nell'antro delle anime dolenti. 18 03 '21 GZ