Rocche del Crasto

Poesia di Gaetano Zingales


 Ode a Giò Son cento giorni che non odo più le tue parole. Nel tuo letto di dolore t'han tolto pure l'unico filo che ci teneva uniti nell'obbligata lontananza per questa invasione d'un nemico sconosciuto. Ho saputo che la tua vita è appesa al filo della Parca a cagione della tua grave condizione per un impossibile intervento su un nefasto male. Potessi almeno venire a trovarti per guardarti negli occhi per accarezzare la tua mano per un lieve bacio per parlarti ancora d'amore. Ma la mia salute non consente il lungo viaggio e, poi, c'è questo maledetto virus. Non so se tu ed io potremo tornare a guardare insieme il mare di Cefalù. A proposito oggi sono andato a respirare la salsedine mentre la serena onda veniva a riva. C'era una giovane coppia sulla battigia distesa al sole vespertino sulla rena ancora fredda: discutevano e di tanto in tanto si abbracciavano così dolcemente per scambiarsi un fuggevole bacio. Ricordi? Anche noi ascoltavamo "u scrusciu du mari" nel notturno arenile sul Tirreno. E parlavamo di quando ci siamo conosciuti nella giovane età dei tuoi vent'anni. I lunghi viaggi per stare insieme qualche giorno od anche poche ore come in quel san Valentino gelese. Il distacco imposto il lungo silenzio e, poi, ritrovarsi dopo oltre trent'anni con il tremolio delle gambe ed uno strano dolore addominale. Poteva essere la realizzazione di quell'incompiuto sogno interrotto su quella piazza della tua marina, che uccidemmo, o io non volli. Dopo lunghi anni di silenzio ti ritrovai e abbiamo vissuto insieme a tratti, lungo sei anni, che quel maledetto covid interruppe. Ora siamo qui, tu che non sai se tornerai a cantare e sorridere tra le tue pareti, io, malato e stanco, da non sapere se potrò ancora vedere la mia residenza di montagna. Vorrei tanto ricevere tue buone notizie vorrei poterti parlare per dirti: "coraggio, amore mio, ce la farai". Affido alla brezza del vento la carezza di un bacio perchè solo lui nel sereno etere può venire a deporlo sulle tue labbra. 18 03 '21 Poi, invece:   Non ho mai amato nessuna come te. Metti un cuscino accanto al tuo bel volto: dormiremo insieme nel "paradiso perduto". 26 03 '21 ,h. 19,30 T.