sentirsi dentro

Sentieri impervi


Osservo dall'alto i sentieri dei monti, si vedono da lontano la vari fasi della natura sentieri nuovi appena formati dal continuo passare degli uomini e degli animali. Sentieri vecchi sbriciolati spazzati via dalle acque oppure dalle frane, sembano l'anima di alcune persone che salgono con me, vedo che cercano la strada ed invece di prendere la più tracciata la più lunga, cercano quella tracciata male impervia , che sembrà però, la più breve. Qante volte nella vita abbiamo preso quelle strade, qualcuno dall'alto ci gridava "NO, no l'altra, l'altra" ma noi nulla imperterriti, abbiamo preso il sentiero non segnato, scivoloso per il fango, pieno di sassi mirtilli pungenti, siamo caduti con lo zaino sempre più pesante ci siamo rialzati, qualcuno è rimasto li, qualcuno è caduto. Adesso siamo lì dall'alto guardiamo altre file di lunghi lombrichi, salire per le vie tracciate, altri no, sto per sbraciarmi e gridare "No, no di la di la" poi guardo le mie scarpe infangate, le mie mani rovinate, le mie gambe graffiate, il mio volto cotto dal sole, e ripenso e rimango li insieme a chi con me è arrivato, seduto ad aspettare senza sbracciare, magari pronto a lanciare la corda a chi girandosi dietro vede il vuoto, il burrone, il baratro, e colto dal terore si aggrappa rigido alla parete. Se volgerà lo sguardo a noi e chiederà aiuto chi è riuscito a salire avrà sempre una corda da lanciare, ma su dieci corde una sarà veramente quelle che ti aiuterà a salire, le altre sono l'invidia, la perfidia, la tracotanza, e sono legate a mani che sembrano amiche ma che appena sei vicino con un sorriso beffardo lasceranno la presa solo per il gusto di vedere il terrore negli occhi del malcapitato, speriamo che ci sarà chi nonostante tutto, all'ultimo momento vi dia la mano e vi aiuti nell'ultimo tratto che porta alla vetta, e da li anche voi con le vostra gambe rovinate, le mani sbrecciate ed il volto cotto dal sole, guarderete con altri occhi il passare degli uomini e degli animali.