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Certo come la fa la mamma (la mia) non la fa nessuno è un piatto unico la sua storia è antica, basti pensare che la prima testimonianza scritta della pizza nel mondo risale all’anno 997 ed è contenuta nel Codice Diplomatico Gaetano; la gustosa pietanza pare essere frutto dell’ingegno di Ferdinando IV di Borbone, poi Ferdinando I delle due Sicilie, il Re Brigante, che tanto amava mischiarsi al popolo sotto mentite spoglie, specie a Gaeta dove era meno conosciuto, che proprio durante una di queste sue scorribande, vedendo l’abilità delle massaie del "Borgo" nel lavorare la sfoglia della pizza bianca, che faceva da pane al popolo, sottile e consistente allo stesso tempo, ebbe l’idea di racchiudere e a volte anche combinandoli tra le due sfoglie i prodotti del mare e della terra. La Tiella, rispondeva alla duplice esigenza di rendere più gradevoli le verdure e garantire un apporto nutrizionale completo. Attualmente corrisponde pienamente ai dettami della dieta mediterranea approntati dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità essendo ricca, a seconda del ripieno, di pesce azzurro e di verdure, oltre che di carboidrati; al contrario non contiene zuccheri né grassi, se non quelli buoni contenuti nel pesce azzurro e nell’olio extra vergine di oliva, ed ha un basso contenuto calorico pur potendo corrispondere ad un pasto completo. La ricetta Preparazione impasto per 6 Persone: - 500 gr. di farina Porre lievito, sale e olio in una scodella e stemperare il tutto. Aggiungere la farina gradualmente fino ad ottenere un impasto omogeneo e ammassarlo con le mani per un quarto d'ora. Spolverare l'impasto ottenuto con farina, avvolgerlo in un canovaccio e lasciarlo lievitare per circa mezza ora in luogo tiepido. A lievitazione avvenuta prelevarne la metà e lavorarla di nuovo con le mani su un asse. Con un matterello spianare la pasta fino a ottenere una sfoglia sottile, che non dovrebbe mai superare un centimetro. Ciò fatto, ungere una teglia con olio in abbondanza e foderarla con la sfoglia preparata. Porre su detta sfoglia, in modo uniforme, il ripieno e ricoprire il tutto con una seconda sfoglia di pasta, dello stesso spessore della prima. Ambedue le sfoglie vanno unite alla circonferenza con la pressione dei polpastrelli sì da farle legare. A questo punto ungere la tiella così ottenuta con olio abbondante e praticare con una forchetta tanti forellini sulla sua superficie sì da consentire all'aria che si forma al suo interno di fuoriuscire senza rompere la sfoglia. Mettere quindi la tiella in forno caldo finché non ha preso il bel colore dorato della cottura. Tiella di sarde o alici: - 500 gr di farina Pulire bene le sarde, spinare e togliere la testa, aprire i due filetti e asportare la lisca centrale e la coda, dopo di che porle a scolare e poi ad asciugare entro un panno pulito. Tiella di polpi: - 500 gr di farina tagliuzzare finemente la scarola, cospargerla di sale e metterla a cuocere per 15minuti. Schiacciare la verdura così preparata ben bene con le mani per eliminare tutta l'acqua che contiene e condirla con olio, peperoncino forte, prezzemolo, olive, capperi, con l'aggiunta, per chi lo gradisce, 150 gr di baccalà diliscato e tagliato a pezzi grossolani. Tiella di cipolle e Marzolino (formaggio fresco di capra o pecora): - 500 gr di farina Preparare le cipolle nello stesso modo della scarola. Quando esse sono bene asciutte, unirle al formaggio ( tenute in precedenza per dodici ore in acqua fresca per perdere il sale contenuto) assieme agli altri ingredienti sopra detti. queste sono dal sito http://www.serapea.it/gastronomia/tielle.asp ma appena vado da mia madre metterò le sue ricette. |
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