Devo paragonarti a un giorno d'estate?
Tu sei più amabile e moderato:
venti impetuosi scuotono gli incantevoli boccioli di maggio
e il corso dell'estate ha durata troppo breve;
talvolta l'occhio del cielo splende troppo intensamente,
e spesso il suo volto aureo viene oscurato;
e ogni bellezza dalla bellezza talora declina,
sciupata dal caso o dal mutevole corso della natura.
Ma la tua eterna estate non dovrà appassire,
né perdere la bellezza che ti appartiene;
né la morte dovrà vantarsi del tuo vagare nella sua ombra,
poiché crescerai, col passare del tempo, in versi eterni.
Finché ci saranno un respiro e occhi per vedere,
questi versi vivranno e ti manterranno in vita.
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Il mio occhio si è fatto pittore e ha fissato
i tratti della tua bellezza nel quadro del mio cuore.
Il mio corpo è la cornice in cui essa è racchiusa,
e , in prospettiva, è la migliore arte del pittore:
poiché attraverso il pittore devi vedere la sua abilità,
per scoprire dove giace la tua vera immagine dipinta,
che sempre è appesa nella fucina del mio petto,
le cui finestre sono i tuoi occhi.
Ora vedi quali buoni servizi hanno reso gli occhi agli occhi:
i miei occhi hanno disegnato la tua figura, e i tuoi per me
sono finestre sul mio petto, attraverso cui il sole
si diletta a sbirciare per ammirarti.
Ma gli occhi sono privi della capacità di dare grazia
alla loro arte:
essi ritraggono solo ciò che vedono, sono ignari
del cuore.
Inviato da: Serena Della Bartola
il 09/12/2016 alle 08:15
Inviato da: roccia1962
il 25/03/2016 alle 23:49
Inviato da: roccia1962
il 25/03/2016 alle 23:48
Inviato da: vera
il 28/02/2016 alle 11:29
Inviato da: animasolare2
il 23/10/2011 alle 08:45