My Moleskine

Ashes to ashes, dust to dust


 Sono tornato da poco dal cimitero di Zelarino. Ho accompagnato nel suo ultimo viaggio la madre della mia amica e collega Denise, uccisa la sera di mercoledì da un suo nipote che poi ha anche tentato di sterminare il resto della famiglia. Sul momento non avevo fatto il collegamento fra quell'omicidio e Denise: come sempre, non si pensa mai che certe cose possano succedere alle persone che conosci. Conosco Denise da una decina d'anni: all'epoca aveva frequentato un corso di formazione a cui partecipavo in qualità di docente, poi dopo qualche anno era venuta a lavorare da noi - inutile dire come mi sono sentito, quindi. L'ultima volta che ho messo piede in una chiesa è stato, credo, nel '99, ma oggi ero lì anch'io, per lei, e ho sopportato serenamente tutti i sermoni sulla Pace, il Bene, l'Amore e - soprattutto - il Perdono. Il perdono, certo, come no. Poiché egli conosce il nostro corpo: egli ricorda che siamo polvere. In quanto all'uomo, i suoi giorni son come erba: come fiore di campo egli fiorisce. Il vento vi passa sopra ed esso si dissolve: quel luogo più non lo conoscerà.