pubblico sul blog copia della lettera che ho inviato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ( https://servizi.quirinale.it/webmail/ )Sig.Presidente,poco tempo fa la Calabria è stata colpita da una grave calamità ma ancora una volta è mancata, a quel pezzo d’Italia, la solidarietà ed il sostegno non delle Istituzioni ma del Paese.Ricordo che per le alluvioni nel Nord Italia il Paese giustamente si mobilitò, lo stesso accadde per il terremoto in Umbria: nessuno fece mancare il proprio sostegno, ognuno sentì l’esigenza di offrire il proprio contributo materiale o spirituale. Quando, invece, a Sarno il fango spezzò tante vite, con orrore constatai che il sostegno del Paese non solo mancò ma il fango della maldicenza umiliò ancora una volta le vittime. Soprattutto ebbi il forte timore che, nel momento del bisogno, il Meridione non avrebbe mai avuto quel sostegno.Il sostegno che il Paese registrò all’indomani della tragedia del Molise sembrava aver ricucito quei vincoli di solidarietà nazionale ma dopo Vibo quel timore è divenuto certezza.Sig. Presidente, lei che incarna l'unità nazionale, per favore intervenga e con la sua autorevolezza indichi la strada giusta perchè non c'è Nazione più sciagurata di quella in cui i Cittadini non si sostengono vicendevolmente nel bisogno.
Lettera a Napolitano
pubblico sul blog copia della lettera che ho inviato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ( https://servizi.quirinale.it/webmail/ )Sig.Presidente,poco tempo fa la Calabria è stata colpita da una grave calamità ma ancora una volta è mancata, a quel pezzo d’Italia, la solidarietà ed il sostegno non delle Istituzioni ma del Paese.Ricordo che per le alluvioni nel Nord Italia il Paese giustamente si mobilitò, lo stesso accadde per il terremoto in Umbria: nessuno fece mancare il proprio sostegno, ognuno sentì l’esigenza di offrire il proprio contributo materiale o spirituale. Quando, invece, a Sarno il fango spezzò tante vite, con orrore constatai che il sostegno del Paese non solo mancò ma il fango della maldicenza umiliò ancora una volta le vittime. Soprattutto ebbi il forte timore che, nel momento del bisogno, il Meridione non avrebbe mai avuto quel sostegno.Il sostegno che il Paese registrò all’indomani della tragedia del Molise sembrava aver ricucito quei vincoli di solidarietà nazionale ma dopo Vibo quel timore è divenuto certezza.Sig. Presidente, lei che incarna l'unità nazionale, per favore intervenga e con la sua autorevolezza indichi la strada giusta perchè non c'è Nazione più sciagurata di quella in cui i Cittadini non si sostengono vicendevolmente nel bisogno.