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Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 13 Dicembre 2008 da asroma4ever_2008

Aquilani: "Ci vuole tempo"
GIANLUCA PIACENTINI
«Io sono cresciuto qui dentro e qui ho passato metà della mia vita. E’ovvio che la mia priorità rimangono Roma e la Roma, per sempre». Torna a parlare Alberto Aquilani. Lo fa, il centrocampista, ai microfoni di Sky dopo le tante polemiche delle scorse settimane sul (mancato) rinnovo del suo contratto in scadenza il 30 giugno del 2010. Aquilani è in attesa di una chiamata da parte della società perché la sua volontà è quella di rimanere a vita alla Roma, come De Rossi e Totti. Il capitano in un’intervista apparsa sul "Corriere dello Sport" ha voluto dire la sua sulla questione. «Non mi piace entrare in queste trattative è una questione tra lui e la società. Posso dire, da capitano e da amico: spero che resti. E’ un giocatore fondamentale, un campione di livello internazionale che ha tanta voglia di far bene nella Roma». Una carriera tutta giallorossa è quello che si augura Alberto. «Ci sono tantissime motivazioni che portano a questo, però il discorso del contratto è un discorso particolare, che stiamo portando avanti e che richiede tempo. Poi vediamo, io sono fiducioso». Una fiducia che per adesso rimane circoscritta alle questioni contrattuali, perché il campo Alberto lo rivedrà a gennaio. In accordo con la società ha deciso di fermarsi per evitare inutili rischi e ricadute che a questo punto sarebbero ancora più dannose. «Ero pronto per giocare ma ho parlato con l’allenatore e abbiamo deciso che è inutile rischiare adesso e compromettere quello che poi succederà a gennaio. Mi alleno, faccio tutto ma ricomincerò a giocare a gennaio. Da questo infortunio ho capito che devo fare molto di più di quello che faccio qui. E quindi, devo curarmi di più anche a casa, dopo gli allenamenti, devo fare esercizi di stretching, non è che sono malato e che sono così fragile. Adesso tutti possono pensare questo perché ho saltato tante partite e sono stato male parecchie volte, ma io non penso che sia così e solo il campo potrà dire questo. Sono molto felice che la Roma voli, vada bene e che abbia trovato un modulo vincente. Non sono felice che Aquilani stia a guardare, questo è poco ma sicuro. In questo modulo penso di poter ricoprire tutti e quattro i ruoli, a parte forse quello di vertice basso, che ho fatto un po’ di meno. Gli altri li ho fatti un po’ tutti».
    E chissà se a gennaio Aquilani oltre che per il ritorno in campo potrà essere felice anche perché avrà ricevuto la chiamata da parte della società che tanto attende. Alberto comunque non è il solo che deve affrontare il discorso rinnovo. Nelle sue condizioni ci sono altri 11 giocatori, una squadra intera e il direttore sportivo Pradè dovrà lavorare parecchio durante le vacanze natalizie per riceverli tutti. Anche perché ci sono alcune situazioni che vanno risolte il prima possibile, lo ha detto anche Spalletti qualche giorno fa. «Mi farebbe piacere - le parole del tecnico - che si pensasse al rinnovo contrattuale per alcuni calciatori con cui ho cominciato e poi condiviso il lavoro a Roma». Ma le "chiamate" sono arrivate anche dalla viva voce dei calciatori. Mexes, ad esempio, ha il contratto in scadenza nel 2011 ma c’è una clausola che gli consente di liberarsi con circa 18 milioni alla fine della stagione. L’unico modo per annullare la clausola è rinnovare. «Mi basta avere la maglia giallorossa addosso - le parole del francese - se poi la società ha bisogno di vendermi, valuteremo. Se dovessi partire, sarebbe per amore verso la Roma». Discorso praticamente identico per Juan: stessa scadenza (2011), ma clausola inferiore fissata a poco più di 6 milioni. Anche per lui la garanzia migliore sarebbe il rinnovo. «E’ mia intenzione - ha dichiarato il brasiliano - è rispettare il vincolo che ho con la Roma. Il contratto? Parliamone, ma non dipende solo da me. Io ho tutta la volontà di restare». Poi c’è Panucci che in mancanza di rinnovo, dal primo febbraio potrebbe firmare con un’altra società. «Non credo ci saranno problemi - le parole del procuratore Damiani - perché Christian ha sempre detto di voler finire la carriera a Roma, però siamo ancora in attesa di una chiamata».
    Stesso discorso per Cassetti, Tonetto, Perrotta, Pizarro, Taddei e Artur, tutti in scadenza nel 2010. Come Montella, che sarà lasciato libero alla fine del contratto, e Totti. «Il mio contratto? - le parole del capitano - Vorrei andare avanti fino al 2014. Penso e spero che non ci siano problemi.». Almeno per lui, si spera, non dovrebbero essercene.

 
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