club amici di roma

LA CONGREGAZIONE DEGLI ARGUTI I COMPAGNI DI PASQUINO


Pasquino, Marforio, Facchino, Madama Lucrezia, Abate Luigi, Babuino... le "statue parlanti" di Roma! Ai tempi in cui il papa governava la città con pugno di ferro, i potenti tremavano nell'udire i soprannomi di questi eroi di pietra, come se fossero stati paladini in carne ed ossa, ma sopra ogni altra cosa essi temevano le loro lingue taglienti. Infatti queste statue sono l'arma con la quale Roma si è sempre opposta all'arroganza e alla corruzione delle classi dominanti con grande senso dell'umorismo.La statua con cui pasquino intrattiene più rapporti diretti è marfolio , il quale ha un compito preciso è il degno compare e ,infatti dà sempre l'avvio per la secca e sagace battuta  al'suo famoso compagno l'etimiologia è incerta prevalgono due ipotesi essemdo stata rinvenuta in quello che veniva chiamato , foro di marte l'altra fà riferimento alla famiglia marfoli dove fino allo spostamento definitivo si trovava la starua nei pressi di una propieta della sudetta al'carcere mamertino, lì rimase fino al'1588 quando sisto v la sposto nella vicina piaza san marco poi al'capidoglio nel'terrapieno del'aracoeli, ed infine nel'cortile del'palazzo nuovo dove sitrova tuttora , l'opera d'arte di dimensioni considerevoli raffigura il dio oceano o secondo un altra ipotesi la divinità del'fiume nera uno degli affluenti del'tevere.
Dopo pasquino e marfolio  per ordine d’importanza  l'altra statua più conosciuta è l'abate luigi rinvenuta durante l'edificazione di palazzo vidoni si suppone che raffiguri un alto magistrato o  un personaggio importante d'epoca tardo romana è stata collocata  dal'1924 nella sua sede attuale a fianco sinistro della chiesa di sant'andrea della valle il nome della statua è stato imposto per la presunta rassomiglianza con il parroco della chiesa di santa maria del'sudario che a detta del'popolo simile alla statua presa in giro o no abbate luigi è l'unico che sia riuscito a contrapporsi dialetticamente e con un certo successo a pasquino ci e giunto a noi un dialogo ipotetico pubblicato anonimo in cui le due statue si danno  battaglia è alla fine tra invettive e critiche feroci la spunta abate luigi.
Sul basamento vi è  inciso  a lettere rosse il seguente epitaffio :"fui del'antica roma un cittadino ""ora abate luigi ogiun mi chiama""conquistai con marfolio e pasquino ""nelle stire urbane eterna fama""ebbi offese disgrazie e sepoltura""ma qui vita novella alfin sicura " l'ultima previsione non si è avverata già nel'1888 la testa originale venne sostituita da un altra posticcia l'utima volta che la statua ufficialmente parlò fu nel'1966 quando anche questa testa venne rubata alla statua venne affisso un cartello che cosi diceva"o tu che m'arrobasti la capoccia ,vedi d'ariportalla imantinente,sinnò voi vedè come fusse gnente , me manneno ar' guverno e ciò me scoccia " traduzione o tu che mi rubasti la testa vedi di riportalla subito senno vuoi vedere che finisco al'governo e ciò mi infastidisce sottile critica al'governo di allora con cui abate luigi non voleva spartire nulla neanche per sbaglio pare che perdere la testa sia un destino assegnato alla statua infatti recentemente IL 5 aprile di quest'anno un atto vandalico ha portato al'ennesima" decapitazione" atto inutile in quanto cppia dela copia del'originale la stupidità umana talvolta è notevole e attualmente non è stata sostituita Unica rappresentante femminile della congrega è madama lucrezia il  grande busto piuttosto rovinato piazzato nel’ angolo tra piazza venezia e la basilica di s.marco di fronte all'altare della patria la figura è d'incerta prigine si suppone sia una sacerdotessa del'culto di iside  o  iside stessa il nome nasce da lucrezia l'alagno cortigiana e amante di alfonso v d'aragona morto questo e data l'ostilità del'successore ferrante fù costretta a riparare a ospite del'cardinale pietro barbo rinomata per la sua bellezza il popolo le volle dedicare la statua in suo onore
Come le altre è stata coinvolta nelle " pasquinate"pochè certe le sono attribuibili  ,nel 1591 gregorio 14° in fin di vita si fece trasferire a palazzo venezia pensando che la relativa quiete del'luogo circondatp da un alto steccato gli giovasse  il 17 ottobre il papa morì un cartello apposto sentenziò  " la morte passo attraverso i cancelli " . Un altra  accadde  durante l'occupazione napoleonica nel'1799 in uno dei frequenti disordini del'epoca la statua cadde a terra e si ruppe in otto parti il giorno dopo apparve il seguente messaggio " non nè posso più vede " come a dire perfino la statua era stufa del'governo francese! succesivamente restaurata come anche pasquino anche madama lucrezia aveva il giorno in cui veniva festeggiata il 1 maggio  ornata con cipolle carote e peporoncini presiedeva alla festa dei "poveretti o dei guitti "  festa dei storpi gobbi e gobbeil primato della più brutta lo detiene la statua del'babuino che si trova nel'omonima via nei pressi della chiesa di rito greco di s'attanasio  rappresenta  un sileno straiato con una zampogna in mano che fà da decorazione a una vasca  usata come abbeveratoio per i cavalli iniziata nel'1571 dal'nobile alessandro grandi il quale ebbe in concessione di poter usare poche once del'acquedotto del'aqua vergine allora l'unico acquedotto funzionante a roma  la fontana venne terminata quando il palazzo apparteneva alla famiglia boncompagni   fin da subito la statua attirò l'attenzione dei romani tanto che il nome della via mutò da paolina a via del'babbuino  per la presenza della statua  cominciarono a fiorire tramite essa dei scritti irriverenti e denigratori con una piccola differenza che queste venivano chiamate "babbuinate" questa esiste poichè nella tradizione popolare er babbuino come lo chiamano i romani  è tradizinalmente avverso e acerrimo oppositore di pasquino del'quale nè invidia la vericità e la popolarità
A testimonianza di ciò la nostra statua così si sfoga " dunque vi andrà per la città latina " "sempre pasquin pasquino trionfante ""in sala decantato et in cucina come se babuin fosse un birbante ""e non havesse anch' ei presso le sponde ""del'fonte caballin sfidato dante"" s' interroga pasquin  pasquino risponde " " altri lo fan zelante . altri profeta "" il nome suo quello di ogni altro nasconde ..."in effetti un pizzico di verità c'è  pasquino è il dominatore incontrastato della scena e di fatto  la principale star , uno delle principali funzioni  delle altre è di accogliere le pasquinate quando la statua di pasquino veniva strettamente sorvegliata  e accadde ripetutamente  benchè spesso le pasquinate apparvero persino quando la statua veniva sorvegliata a vista  addirittura ogiuna delle statue in alcuni casi potava una parte del'messaggio  poco altro c'è da dire durante i lavori della costruzione delle fognature nel'1877 il complesso venne rimosso la vasca usata per un altra fontana di via flaminia e la staua destinata a a pallazzo buoncompagni solo nel'1957 la fontana venne riportata al posto dove si trova ora dopo una campagna di sensibilizzazione promossa da dei importanti cittadini romani nel'2007 la  stessa e stata restaurata con l'aggiunta di un inferriata sorretta da due colonnine di marmo l'ultimo di questa congrega di grandi parlatori è er facchino Posta originariamente in via del'corso, sulla facciata principale del Palazzo del Banco di Roma, nei pressi di piazza Venezia, nel' 1874 fu spostata nella posizione attuale, sulla facciata laterale dello stesso palazzo, in via Lata. Rappresenta una figura maschile, con il viso quasi completamente rovinato, mentre versa acqua da una botte. È la più giovane delle statue parlanti, risalendo infatti al 1580, anno in cui Jacopo Del Conte la realizzò su incarico della Corporazione degli Acquaroli .  quelle figure che, fino a quando, alla fine del '500, quando i pontefici ripristinarono gli acquedotti, prendeva l'acqua dalle fontane pubbliche e la rivendeva porta a porta
La foggia dell'abito ed un'epigrafe scomparsa in occasione dell'ultimo trasferimento a via Lata, riconduce però alla corporazione dei facchini, da cui avrebbe quindi preso il nome. L'attribuzione  sembra  corretta, infatti l'epigrafe dedicatoria, in latino, recita: "Ad Abbondio Rizio, coronato [facchino] sul pubblico selciato, valentissimo nel legar fardelli. Portò quanto peso volle, visse quanto poté; ma un giorno, portando un barile di vino in spalla e dentro il corpo, contro la sua volontà morì."il poeta g.b. marino ha dedeicato alla statua questo matrigale"o con che grato cigliovillan cortese agli assetati ardenti offri dolci aligenti io ben mi meraviglio se vivo sei qual tu rassembri a noi come in lor mai bagni i labbri tuoi forse non ami i cristallini humori ma di bacco i licori"