La città per noi

La laicità


."La laicità, lo sappiamo, non è una tavola di valori da contrapporre semplicisticamente ad altri valori. E' piuttosto una dimensione della libertà, uno strumento per la libera formazione della personalità, un elemento essenziale per la convivenza. Vi è un'antica componente della laicità, in cui certamente si rinviene la sua matrice illuministica, che consiste nel valore della conoscenza piena e critica, liberata da catechismi e censure.  Ma, per muovere in questa direzione, è indispensabile una specifica cornice istituzionale. Così, nella sua storia concreta, la laicità incontra lo Stato, di cui diviene un connotato anche perché questo è l'unico modo per allontanare la tragedia delle guerre di religione, di cui l'Europa non ha solo triste memoria, ma ancora conosce i disastri nella feroce rivendicazione dell'identità religiosa che l'ha sanguinosamente segnata ancora in questi anni. [...] Da queste premesse è possibile muovere in due direzioni. La prima ci porta verso un ripensamento del concetto di tolleranza, che non può essere inteso in un'accezione tutta passiva, che rischia di segnare piuttosto una separazione e una distanza. Sono se accetto che altre culture vivano accanto a me,  a condizione però che siano separati i luoghi di abitazione e di socializzazione, limitandomi ad accettare il precario contatto determinato dalle occasioni di lavoro? Questa sarebbe una società pluralista o un' insieme di ghetti? Sarebbe una società laica o una società dell'indifferenza? Laicità vuole che ci si proietti al di là del suo originario progetto di tolleranza. Non possiamo appagarci di una società che tollera sempre di più, e accetta sempre di meno. A qualcuno la separazione potrà sembrare più rispettosa dell' . Ma non è così.  Anzi, essa sfuma sempre più spesso nell'indifferenza, e incarna non il rispetto, ma il timore. La separazione non  è mai una forma intensa di riconoscimento, ma il tentativo di allontanare l'altro da sé, perché il proprio sistema culturale e la propria identità non vengano scalfiti. Ma la laicità oggi vuole che questo atteggiamento passivo, che prelude alla chiusura, si sostituisca un'attitudine capace di portare all'accettazione dell'altro."Stefano Rodotà "Perché laico", Laterza editore.